Polemiche a gogo a Lacco Ameno per talune sfaccettature dell’azione amministrativa del sindaco Giacomo Pascale. Nel mirino la privatizzare della spiaggia e di un’area, una piazzola, finora lasciata alla libera fruizione di residenti e turisti .
Spiagge lacchesi ormai tutte in concessione ai privati e sottratte alla comunità. L’ultima cessione riguarda la piccolissima lingua di sabbia e l’accesso antistante con panchine e fioriere davanti la Chiesa della Madonna delle Grazie, sul corso “Angelo Rizzoli”. Si tratta di un piccolo pezzo di arenile di appena quarantadue metri quadrati ceduti in favore dell’imprenditore balneare Catuogno,mentre fin’ora era stata meta prediletta delle famiglie e dei tanti bambini di Lacco Ameno. “Ci hanno privatizzato una delle pochissime e piccolissime spiagge che erano ancora libere, dateci una mano per evitare questa vergogna!A Lacco non si può neppure andare al mare, è assurdo…“ ci scrive un lettore sulla nostra pagina FB il dispari due. La verità è che il sindaco Pascale aveva già preso accordi in tal senso dandone addirittura notizia all’atto del suo insediamento. A chi in questi giorni ha fatto la spola verso il Palazzo Municipale, il primo cittadino ha risposto che il suo obbiettivo è togliere da quella piazzola la gentaglia che pela le verdura in pieno centro. Di certo un messaggio politico cifrato che nulla a che fare che non le richieste di tutta la comunità e non solo degli elettori stretti del sindaco. I lacchesi chiedono un pezzo di spiaggia libera, come le velleità imprenditoriale di alcuni, sussiste la necessità di garantire anche e sopratutto i diritti e la libera fruizione degli spazi demaniali a ogni singolo cittadino e non solo a pochi eletti.

Sindaco dia ai lacchesi ciò che era loro, gli restituisca almeno una spiaggia libera. Al lei il compito di essere giusto ed equo, il sindaco di tutti.