■ Questione Personale. I social hanno bisogno di buoni argomenti da condividere…
Non è mai venuto ad Ischia. Richard Gere al porto di Ischia è uno dei tanti fotomontaggi, ben eseguiti di Miro Iacono. Eclettico artista modero che ama giocare con robot, dinosauri e personaggi famosi più o meno realistici sul web. Una bufala. Uno scherzo. Una non notizia. Eppure, sul web, grazie alla resa della foto e alla notizia quasi vera ha avuto un successo di non poco conto. Ripreso dalla maggior parte dei siti internet (su alcuni, poi smentita) la notizia ha fatto il giro del web.
L’articolo sul Mattino ha collezionato più di 4.400 like. Non so quante visualizzazioni. Su un altro portale nazioanle, aduso alle pessima politica social di acchiappa clic, Rete News 24 oltre 300 condivisioni. Un dato che non possiamo non calcolare.
Certo, arrivare a scrivere “Bagno di folla per Richard Gere al suo sbarco ad Ischia. La star di Hollywood è arrivato sull’isola verde per alcuni giorni di vacanza a bordo dell’aliscafo dell’Alilauro e non si è sottratto alle numerose richieste di autografi da parte di passeggeri e fan che, superato il primo momento di sbigottimento, non hanno esitato a manifestare il loro caloroso benvenuto a questo attore fra i più amati del grande schermo» ci vuole solo fantasia o essere giornalisti incapaci come chi ha scritto il pezzo. Ma il dato che mi piace evidenziare è un altro. Ischia, per un giorno, grazie ad un fake è diventata una meta risonante. Un posto dove i VIP sono di casa. Certo, l’informazione ha fatto una pessima figura e ha tradito il suo mandato verso i lettori, nel frattempo, però, i followers si sono sentiti entusiasti della nostra località. Magari siamo stati solo noi ischitani a condividere la notizia, ma va anche bene. Che dire, è giusto diffondere notizie false? No! Anzi!
Ma nasce un’evidenza. Abbiamo bisogno di buoni contenuti social da condividere. L’esempio e la lezione di Richard Gere serva a tutti per capire dove andare e come muoverci.
I commenti, i like e gli share servono a creare l’identità. Parlando di cose “negative”, spesso, guardando alcuni contenuti virali ci chiediamo se è una notizia sia vera o falsa. E la stessa cosa vale per quelle positive. Abbiamo bisogno di imparare.
