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Daily 4ward di Davide Conte del 28 novembre 2024



L’Europa promuove i conti pubblici italiani, boccia quelli olandesi e semi-boccia quelli tedeschi. E se non è notizia questa, allora si è proprio recalcitranti all’obiettività dell’informazione!
Il Governo guidato da Giorgia Meloni e i cui numeri sono affidati a un mastino dall’alta cattiveria e intransigenza contabile come Giancarlo Giorgetti intasca un risultato importantissimo, giudicato in linea con la clausola di salvaguardia e con il famoso patto di stabilità, attraverso un programma idoneo a puntare al risanamento del debito pubblico.
In questo momento sono decisamente poco interessato a tessere le lodi della parte politica a cui mi sento più vicino e non solo perché ho sempre sostenuto che le idee, migliori o peggiori che siano, camminano sempre e comunque sulle gambe degli uomini e, di conseguenza, quando qualcuno produce atti positivi per l’intera collettività il gioco delle parti deve essere posto in secondo piano rispetto all’interesse di tutti. Mi riporto, pertanto, alla mia solita valutazione sulla qualità del processo informativo nel nostro Paese, che al pari delle altre grandi realtà mondiali soffre non poco in termini di attendibilità ed affidabilità.
Questa notizia non è andata più di tanto oltre le mere citazioni e i comunicati stampa di prammatica. Ormai anche i partiti politici e gli esponenti di Governo sembrano rassegnati a ricorrere ai propri canali social per raggiungere le persone e manifestare la soddisfazione per i risultati raggiunti piuttosto che il dissenso verso quanto di negativo, a loro giudizio, hanno posto in essere gli avversari di turno. E questo tipo di remissività riguarda molto di più il centrodestra che il centrosinistra, quest’ultimo incomparabile maestro nell’accompagnare con grande clamore mediatico tutto quel che intende strombazzare ai quattro venti ovvero sottacere quel che non conviene diffondere più di tanto.
Ma il mondo dell’informazione globale non si rende conto che è proprio la sua scarsa qualità operativa il peggior nemico da combattere, non certo l’avversario o il concorrente: pensate alla caduta verticale delle vendite dei giornali in edicola (a proposito, a Ischia ne chiudono sempre più di frequente): il Corriere della Sera è ancora la testata più venduta in Italia e tiene ben distante da sé la seconda e la terza classificata con un gap apparentemente irraggiungibile, ma con le sue circa centosessantamila copie quotidiane è di per sé stesso lontano anni luce dai tempi d’oro neppure troppo remoti in cui ne piazzava oltre seicentomila. E Vi prego, non date solo la colpa all’avvento di internet, delle breaking news ovunque tu sia e della tanto sbandierata informazione oggettiva veicolata grazie ai social: c’è dell’altro, oltre le redazioni dalle notizie pilotate e delle imbeccate ad orologeria, dentro e fuori dai palazzi che contano!

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