Nuova puntata per il caso Serpico-Romano a Forio che, come vi abbiamo raccontato, viene seguita in prima persona dal Prefetto di Napoli, il dott. Michele Di Bari. La storia, è bene ricordarlo al lettore, assume carattere di notizia per la sua rilevanza generica e non relativa al singolo caso. Così come per Forio, infatti, la “patata bollente” è tra le mani del sindaco di Ischia che si trova a fare i conti con un’altra guerra tra vicini, quella tra Mazzella-Di Iorio e i De Angelis a Campagnano. Ma, prima di vedere il particolare di questo nuovo aggiornamento, è quanto mai opportuno chiarire che il ruolo della Prefettura nell’esecuzione delle ordinanze di demolizione non eseguite dai comuni è, oggi, un argomento centrale per tantissimi altri casi.
Capire quale sarà l’esito finale di questa interlocuzione tra denunciate, ente comunale e Prefettura, infatti, è il nodo centrale per fotografare quello che potrebbe essere lo sviluppo di tantissime altre situazioni sovrapponibili a queste due citate. È un argomento che riguarda tantissimi ischitani in lotta con parenti o vicini che si contendono, a colpo di carte bollate, la loro singolare battaglia per la giustizia. Capire come si comporta la Prefettura e, meglio, capire quali saranno gli orientamenti del Ministero e della Magistratura sul punto è un punto focale della nostra comunità che, come sappiamo, è infestate in maniera invasiva di casi simili a quello Romano contro Serpico e a quello Mazzella-Di Iorio contro De Angelis.
Tuttavia, nel merito della guerra che si vive in località Fortino a Forio e di cui nei giorni scorsi vi abbiamo ampiamente raccontato tutti i dettagli, la Prefettura di Napoli ha risposto ai Romano nel merito della “Esecuzione ordinanza di demolizione n. 190/2016 Serpico. Mancato avvio opere di autodemolizione. Richiesta di esecuzione coattiva immediata”
“Con riferimento alla missiva del 6/9/2024 – scrive il Prefetto Di Bari nel rispondere all’avvocato Raffaele Bernardo – relativa all’oggetto, acquisita al protocollo di quest’Ufficio al n. 337846 del 9/9/2024, si comunica di aver nuovamente interessato l’Amministrazione comunale di Forio, ai fini dell’adozione delle iniziative di esclusiva competenza. In ordine a quanto richiesto dalla S.V. e si ribadisce quanto già rappresentato da questo Ufficio con la prefettizia n. 315757 del 21/8/2024, relativamente all’assenza, allo stato, dei poteri sostitutivi, in relazione ad espressa direttiva ministeriale, tutt’ora vigente, significando, allo stesso tempo, che, in caso di inadempimento dell’Ente, sussistono i poteri sostitutivi della Regione Campania ai sensi e per gli effetti dell’art. 40 del D.P.R. n. 380/01. Tanto si doveva, in maniera definitiva, ad evasione di quanto richiesto”.
A questa nota, tuttavia, ha replicato la Regione Campania che, in qualche modo, ha detto l’ultima parola sul caso Serpico-Romano. Un esito non del tutto scontato. La Regione Campania, infatti, ha informato il sindaco del Comune di Forio, il Prefetto di Napoli e le parti Serpico Elvira e Romano Maria rappresentate dall’avvocato Carmine Bernardo.
LA RISPOSTA DELLA REGIONE CAMPANIA
“In riscontro alla nota prot. n. PG/2024/0383188 del 05.08.2024 avente ad oggetto “atto stragiudiziale di diffida e messa in mora” trasmessa anche a questa Amministrazione regionale a mezzo pec dalle sig. re Serpico Elvira e Romano Maria, si precisa quanto di seguito.
Premesso che, come si evince dall’istanza, le richiedenti sono proprietarie dell’immobile sito in Forio al Vico 3 Fortino n. 10, sottostante la proprietà del sig. Serpico Giuseppe, ad oggi donato alla sig.ra Serpico Raffaella. Con ordinanza di demolizione n. 190 del 6/10/2016, l’U.T.C. del Comune di Forio disponeva al proprietario Serpico Giuseppe la demolizione delle opere dichiarate abusive come da accertamento comunale del 15/02/2016. In data 9/12/2016 veniva depositata dal sig. Serpico richiesta di autorizzazione in sanatoria ex art. 36 D.P.R. 380/01, rigettata dal comune di Forio in data 1/03/2017 con nota prot. 6231.
In data 12/03/2018 l’Ente comunicava l’avvio del procedimento con nota prot. 7209 al fine di dare esecuzione all’ordinanza de qua rimasta inottemperata. In data 21/05/2018 con nota prot. 15133 il Responsabile dell’U.T.C. del comune di Forio comunicava l’avvio del procedimento atto a ricercare ditte disponibili per l’esecuzione della demolizione di cui all’ordinanza n. 190 del 6/10/2016.
Per tutto ciò premesso, questa U.O.D. 500901 richiede alle Amministrazioni destinatarie di tale comunicazione, in primis il comune di Forio, di conoscere con ogni consentita urgenza le attività poste in essere, allegando ogni atto e/o provvedimento definitivamente emesso in esecuzione del procedimento demolitorio.
Si chiede, inoltre, al sig. Prefetto di notiziare anche questo Ufficio degli adempimenti previsti e disciplinati ex art. 41 D.P.R. 380/01 in caso di ulteriore inottemperanza maturata dall’ente locale, così come richiesto con atto di diffida PG/2024/0383188 del 5.08.2024.”
Traducendo in parole semplici quanto comunicato dall’Avv. Lucilla Palmieri, dirigente della direzione regionale per le demolizioni, la Regione Campania ha comunicato al Prefetto che è pronta ad eseguire la demolizione se il comune di Forio si dovesse trovare in “caso di ulteriore inottemperanza”.
Potrebbe sembrare uno scarica barile istituzionale ma dobbiamo considerare che nel frattempo la questione sui “poteri sostituivi” presto diventerà una questione che sarà portata all’attenzione del TAR Campania. Come vi abbiamo raccontato nel caso di Ischia, il Prefetto Di Bari, nel rispondere all’avvocato Carmine Bernardo ha evidenziato che “si è ritenuto opportuno rendere edotto il Ministero dell’Interno sulla vicenda in argomento, non mancando di richiedere, comunque, espresso avviso ed aggiornato orientamento, in ordine a quanto già impartito dal cennato Dicastero con la circolare n. 13001/113/110 Uff. IV — Affari interni del 16/02/2021”. Lo scontro è aperto e presto avremo anche le prime “vittime” di queste guerre tra vicini o familiari.
Dovreste avere la stessa efficienza non solo per opere di repressione ma anche per quelle di progressione, tipo la sostituzione mediante commissario ad acta per lentezza dei comuni nel rilasciare i titoli edilizia. Ma si sa, siete la barzelletta di tutto il mondo !