fbpx
sabato, Maggio 18, 2024

Porto a Lacco Ameno. Perrella “vince” su Pascale Comune condannato alle spese di giudizio

Gli ultimi articoli

Ida Trofa | La commissione tributaria provinciale di Napoli ha accolto le istanze della Marina di Capitello. Soprattutto accoglie il ricorso della Scarl e condanna il resistente Comune di Lacco Ameno al pagamento in favore della ricorrente delle spese del giudizio che liquida in euro 250,00 per esborsi, euro 2.100,00 per compensi, oltre rimborso spese forfettarie nella misura del 15 per cento ed accessori di legge.
La Commissione Tributaria Napoli il 10 febbraio 2021 si è espressa nel merito del ricorso R.G.R. N. 17265/2019 n.546 contro il comune per l’avviso di accertamento n. 6 protocollo 15386_U afferente l’imposta TARI 2016 emesso dallo stesso ente.

Una sentenza che viene da lontano. Infatti nel merito della Tari 2014 e 2015 la Marina del Capitello vince i ricorsi avverso l’avviso di accertamento delle annualità sopraindicate, sia in commissione tributaria provinciale sia in commissione tributaria regionale condannando il comune di Lacco Ameno al pagamento delle spese legali (oltre 5.000€).
Dopo questi due giudizi il comune convoca l’amministratore della società Marina del Capitello, chiedendo di rinunciare alle spese legali per evitare che causassero un danno, ulteriore all’ente! La società si rende disponibile a rinunciare a tali spese, addirittura aderendo alla pace fiscale (legge del dicembre 2018 che prevedeva per i contribuenti che avevano avuto due gradi di giudizio favorevoli pagassero il 5% dell’intero avviso) in ciò pagando circa 14.000 di TARI!

La società sommessamente chiese di essere vista riconoscere l’applicazione delle tariffe normali che vengono applicati a tutte le marine d’Italia e non 5€ al metro quadrato (ritenuti in più sedi dal concessionario “pura follia”). Nel 2016 l’ente anziché mantenere l’impegno assunto in sede di contrattazione ha inviato alla società un nuovo avviso, imputando sempre la medesima tariffa (così come nel 2014/2015).
La società ha quindi impugnato il suddetto avviso avendo in questa sede ragione del comune. Ancora una volta. Il dispositivo a favore della Marina del Capitello è stato emesso ieri.
Il comune è soccombente ed è tenuto a pagare le spese legali. Addirittura il ricorrente attraverso i suoi legali ha voluto evidenziare un modus operandi dell’amministrazione poco leale nei confronti di un contribuente che si era dimostrato disponibile ad ogni tipo di accordo (con la gestione di un bene cosi importante era anche ovvio, ndr).

Certo è che per una facile soluzione della controversia, oltretutto, anziché far pagare alla società i vari contributi unificati (costosissimi) e gli oneri per la difesa, magari l’ente avrebbe propeso, in condizioni normali, di far pagare un giusto importo chiudendo la partita TARI, anche a benefico delle casse pubbliche. Insomma il comune non solo non ha incassato nulla, persevera nel voler assumere un atteggiamento persecutorio e dulcis in fundo è anche soccombente e la società continua a spendere soldi per difendersi (decine di migliaia di euro tra contributi unificati e tutti i gli avvocati coinvolti nei vari anni) quando invece si era mostrata disponibile a pagare la giusta tariffa!
L’ennesimo atto di una guerra che va oltre la questione legale e tributaria in se, dell’interesse pubblico che dovrebbe essere primario e sfocia, oltre ogni cosa, come è ben noto, nella politica, nella contesa di potere e nell’estenuante braccio di ferro apertosi anche in nome del voto e delle urne che non guarda in faccia nessun, men che meno valuta le conseguenze. Tanto a pagare è sempre Pantalone.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos