fbpx
domenica, Maggio 19, 2024

Opere abusive su demanio regionale. Ok alla demolizione da parte del Comune di Ischia

Gli ultimi articoli

Gaetano Di Meglio | Arriva l’ordinanza di demolizione per opere abusive a Ischia in via Giovan Battista Vico, che peraltro hanno occupato una porzione di area demaniale della Regione utilizzata per il servizio idrico.
Il responsabile dello Sportello Unico per l’edilizia – Edilizia privata ing. Francesco Iacono ha adottato il provvedimento che ingiunge al proprietario la demolizione di quanto realizzato in assenza del permesso di costruire e della prescritta autorizzazione paesaggistica a seguito della sollecitazione giunta a marzo scorso dalla stessa Regione. Nella nota il Comune veniva chiamato «ad adottare tutti gli atti di competenza affinché, l’area in parola, che tra l’altro ospita il serbatoio denominato “La Cappella”, venga liberata dalle opere abusivamente realizzate…».

A fine agosto è stato effettuato un sopralluogo tecnico accertando che «… nello spazio occupato dalla tettoia, ubicata nella corte esterna ed in adiacenza all’abitazione, è stato realizzato un ampliamento volumetrico adibito a cucina dell’abitazione, avente forma trapezoidale con lunghezza di circa m. 3,40 e larghezza che varia da m. 2,15 fino a m. 1,10. La superficie utile dell’ampliamento volumetrico è di circa 5,40 mq, l’altezza interna varia da m. 2,75 fino a m. 2,45, corrispondente ad un volume di circa mc 14. Tale trasformazione ha comportato un aggravio del carico urbanistico ed una modifica esteriore dello stato dei luoghi visibile dall’adiacente strada pubblica (Via G.B. Vico). In conclusione l’ampliamento volumetrico è stato eseguito in difformità ai predetti “titoli” ed in assenza di permesso di costruire, ed è stato eseguito in assenza dell’autorizzazione paesaggistica, pertanto le opere sono abusive ed è doveroso il ripristino dello stato dei luoghi, ed anche per l’ulteriore motivazione, a parere della Regione Campania, che le stesse occupano un cespite appartenente al demanio regionale ramo idrico. Inoltre, si rappresenta che i vari “titoli” presentati per la realizzazione della tettoia, ovverossia la DIA del 29.10.2009, la DIA in variante del 25.02.2010, la CILA del 03.11.2016 e la SCIA del 10.01.2020, sono inefficaci in quanto sprovvisti di autorizzazione paesaggistica. Poi, si riferisce che nell’abitazione è stata riscontrata una diversa distribuzione interna…».

E qui l’ing. Iacono richiama la sentenza del Consiglio di Stato che ha chiarito che «Le opere edilizie assentibili con una Dia, se sono state realizzate in zona sottoposta a vincolo, devono considerarsi eseguite in totale difformità, nel caso in cui non sia stata ottenuta alcuna preventiva autorizzazione paesaggistica, dovendo pertanto applicarsi la sanzione demolitoria».
Dopo aver ricordato che «il territorio del Comune di Ischia è stato dichiarato di notevole interesse pubblico per cui è stato assoggettato a vincolo paesistico», il responsabile del Sue richiama il P.T.P. dell’Isola d’Ischia ed in particolare la normativa della zona “R.U.A.” (Recupero Urbano e Ambientale).
Specificando che in questi casi «la demolizione costituisce “atto vincolato e non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di questo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale, alla demolizione», come sentenziato dal Tar Campania.

Dunque, in presenza di atto vincolato, non è nemmeno richiesta la preventiva comunicazione di avvio di procedimento. L’ing. Iacono ordina al proprietario la demolizione e la rimessione in pristino di tutte le opere indicate in premessa, a proprie cure e spese, nel termine di 90 giorni a far data dalla notifica.
In caso di inottemperanza, scatteranno i provvedimenti consequenziali.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos