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sabato, Maggio 4, 2024

Odissea segretari. Lacco Ameno ne trova uno al 20%

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Il comune di Pascale pronto alla condivisione del ruolo dirigenziale con Ricignano, Salvitelle, Castelnuovo di Conza e Atena Lucana. A chi serve non avere il segretario generale in sede?

Ida Trofa | Lacco Ameno si appresta a finalizzare l’ennesima “porcata” amministrativa: la segreteria in convenzione con il comune di Ricignano in provincia di Salerno. Praticamente in capo al mondo se rapportato alle necessità degli uffici da espletare. Fatto sta che se ne discuterà già tra qualche giorno nel primo consiglio comunale post insediamento convocato dal vicesindaco Giovan Giuseppe Zavota. Si discuterà, rigorosamente in modalità telematica, dell’importante scelta di sostituire il dottore Francesco Ciampi, nel frattempo sistematosi nel comune di Ischia, con una segreteria in convenzione con un comune che si trova dirittura nella provincia di Salerno dove la segreteria è affidata alla dottoressa Paola Dello Iacono. Una segreteria, tra l’altro, già condivisa con i comuni salernitani di Salvitelle, Castelnuovo di Conza e Atena Lucana. Lacco Ameno sarebbe il quinto comune!

La gestione in forma associata del servizio di segreteria comunale è una cosa particolarmente delicata. E questa scelta cosi “lontana“ e così “spezzettata” pone più di qualche interrogativo.
Come mai il segretario deve venire dall’hinterland salernitano a km e km di distanza dal Fungo e bisogna dividerlo con 4 comuni?
Forse è sconveniente tenere un professionista in sede che controlli pedissequamente l’operato dell’amministrazione e dei suoi uffici?
Fatta eccezione per questa evidente sudditanza del comune di Lacco Ameno con Forio, perché non provare ad attivare la forma associata della segreteria con un altro comune isolano?

Come mai Pascale&Co sono sbarcati a Ricignano, Salvitelle e Castelnuovo di Conza e Atana Lucana?. A chi bisogna fare l’ennesimo favore politico a danno dei lacchesi?

Con la scelta politica di fare fronte comune con la segreteria salernitana vorrà dire che per i prossimi cinque anni, salvo scioglimenti anticipati dell’accordo siglato, l’amministrazione locale non vuole avere un segretario comunale presente sul territorio. Una visone politica a dir poco scellerata.
L’ ennesima scelta miope di un mondo amministrativo votato al pacchiò e all’inciucio. Eppure la norma è chiara.
La facoltà di esercitare in forma associata tra più Enti il servizio di segreteria comunale, è contemplata dall’art. 98 del D.lgs. n. 267/2000, il quale precisamente al comma 3, stabilisce che ‘i comuni possono stipulare convenzioni per l’ufficio di segretario comunale comunicandone l’avvenuta costituzione alla Sezione regionale dell’Agenzia.
Sempre sul tema delle convenzioni di segreteria, i comuni, le cui sedi sono ricomprese nell’ambito territoriale della stessa sezione regionale dell’Agenzia, con deliberazione dei rispettivi consigli comunali, possono anche nell’ambito di più ampi accordi per l’esercizio associato di funzioni, stipulare tra loro convenzioni per l’ufficio di segreteria.
E cosa ancor più incomprensibile e certamente censurabile sono. Costi aggiuntivo all’operazione “segretario in trasferta“. Basti pensare, come si legge dal sito istituzionale dello stesso comune che conta poco più di mila abitanti che il Comune di Ricigliano è raggiungibile dall’autostrada Salerno – Reggio Calabria, con uscita al casello di Buccino Nord, oppure è raggiungibile mediante la S.S. 19. Distanza da Napoli 124 Km. Tempo stimato di percorrenza 1h e 30 min. In treno, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Balvano – Ricigliano sulla linea Salerno – Potenza. Sono previsti collegamenti con Salerno – Napoli e Potenza – Taranto. Insomma non proprio una passeggiata!

Infatti ai segretari che ricoprono sedi di segreteria convenzionate spetta una retribuzione mensile aggiuntiva ed il rimborso delle spese di viaggio regolarmente documentate per recarsi da uno ad altro dei comuni riuniti in convenzione per l’esercizio delle relative funzioni. Il contratto collettivo di lavoro di cui all’art. 17, comma 74, della legge determina l’entità della retribuzione aggiuntiva in base al numero dei comuni convenzionati e alla complessità organizzativa degli stessi”.
A chi conviene, dunque, tutto ciò? L’unica deroga al requisito della territorialità regionale è prevista dall’art. 3 quater, del decreto legge 31 marzo 2005 n. 449 , convertito nella legge 31 maggio 2005 n. 88, per i Comuni con popolazione sino a 5.000 abitanti, appartenenti a regioni confinanti, purché ricorrano, comunque, i presupposti e le condizioni previste.
La convenzione delle Sedi di segreteria è Istituto che nasce con riferimento esclusivo ai Comuni,tant’è che fino a qualche anno addietro era opzione organizzativa praticabile unicamente in favore dell’Ente locale specifico, rimanendo escluso per qualsiasi altro ente territoriale. Insomma una faccenda particolarmente perniciosa per la quale in questo surreale 2020, il comune di Lacco Ameno torna a fare scuola.

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