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lunedì, Aprile 29, 2024

Napoli, contro i colossi finanziari la sfida non è già decisa

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Dopo la sconfitta contro il Manchester City, il tormentone è già ripartito: il Napoli può vincere contro squadre il cui budget a disposizione è pressoché illimitato e che hanno l’opportunità di spendere ogni anno centinaia di milioni di euro sul mercato? La partita del girone di Champions League, al di là del risultato finale, ha dimostrato che la risposta a questo interrogativo è affermativa: se gli uomini di Sarri avessero pareggiato o addirittura vinto contro gli inglesi non avrebbero certo demeritato. Resta il fatto che il potere dei soldi nel calcio è ancora molto importante.

La ricerca della Gazzetta dello Sport
Poco tempo fa sulla Gazzetta dello Sport è stata pubblicata una ricerca molto interessante, che includeva una panoramica degli stipendi degli allenatori e dei giocatori di tutti e 20 i club di Serie A. Da questa inchiesta è emerso che il monte ingaggi del Napoli è il quinto in assoluto: un buon risultato, tenendo presente che i partenopei hanno concluso l’ultimo campionato al terzo posto e, quindi, davanti a due squadre che spendono più di loro per pagare gli stipendi. L’azzurro più pagato è Lorenzo Insigne, che – dopo l’ultimo rinnovo del contratto piuttosto tribolato – guadagna ogni anno 4 milioni di euro: e i tifosi ricordano ancora il 22 aprile, giorno in cui il nuovo accordo tra la società e l’attaccante è stato siglato a Castel Volturno. Per quel che riguarda Sarri, invece, la posizione in classifica è appena la sesta: ci sono cinque tecnici in Serie A che guadagnano più di lui, almeno in rapporto allo stipendio base (i premi e i bonus vengono calcolati a parte).

I paragoni con Juve e Manchester City
I paragoni con la Juventus, candidata alla vittoria dello scudetto anche quest’anno dopo i sei successi consecutivi, sono abbastanza eloquenti: Massimiliano Allegri, per esempio, guadagna 7 milioni di euro, e cioè circa 5 volte Sarri. Eppure lo scorso anno Napoli e Juve hanno concluso il campionato a pochi punti di distanza, e in Champions League entrambe le squadre hanno fermato la propria corsa di fronte al Real Madrid. Ancora più spietato il paragone tra Sarri e Guardiola, l’allenatore del City: lo spagnolo ogni anno porta a casa 18 milioni di euro.

I soldi non sono tutto
Eppure, guardando le due squadre giocare ieri sera, almeno nel secondo tempo, tutto questo divario non si notava. Certo, i bookmaker considerano il City molto più favorito per la vittoria della Champions League rispetto al Napoli, trovi qui le quote di William Hill che potrebbero indurre qualche tifoso azzurro sicuro della sua squadra a puntare su un successo nella massima manifestazione europea, portandosi a casa una vincita di tutto rispetto. Ma i soldi non sono tutto, se non sono supportati dalle idee e dalle risorse tecniche. Risorse che Mertens e compagni possiedono: addirittura c’è chi come Arrigo Sacchi e Ciro Ferrara considera Insigne il miglior sostituto possibile per Neymar al Barcellona.

Prospettive europee
La strada in Champions per il Napoli si è fatta dura, ma non ancora impossibile: tutto dipenderà dal match di ritorno contro il City. Perdendo, l’addio alla qualificazione al turno successivo sarebbe quasi automatico, e a quel punto gli azzurri si ritroverebbero a lottare contro il Feyenoord per rimanere almeno in Europa League. Vincendo, invece, le carte si rimescolerebbero, nella speranza che non si ripeta il copione di pochi anni fa, quando il Napoli fu eliminato pur arrivando a 12 punti, solo per colpa della differenza reti. Il successo è un’impresa impossibile? A Manchester sul mercato hanno speso poco più di 244 milioni di euro, ma ciò che fa più impressione è la valutazione complessiva della rosa, che sfiora i 600 milioni. E in effetti ieri appariva impietoso il confronto tra la panchina del Napoli e quella del City. E dire che negli ultimi anni la panchina dei partenopei si è allungata e rafforzata rispetto al passato: si pensi a quando Benitez poteva contare solo sullo spagnolo David Lopez come ricambio per il centrocampo.

Sarri come Mazzarri?
Sei anni fa, con un altro allenatore toscano in panchina, il Napoli era riuscito a demolire il fortino del City: ma era un altro City, con un altro allenatore (Roberto Mancini). Non rimane che aspettare settimana prossima per un responso definitivo. Senza dimenticare che l’acquisto più costoso di De Laurentiis, Milik (pagato 32 milioni di euro), è fuori per infortunio, proprio come è accaduto lo scorso anno.

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