I lavori alla spiaggia di San Pietro, il collegamento che il Comune sta realizzando tra la Riva Destra, appunto, e la spiaggia di San Pietro, sta preoccupando parecchio gli amanti della spiaggia, ma anche i residenti della zona bassa di Ischia. Ne parliamo con Massimo Venia, attento residente di tutta questa zona, per provare a comprendere quali sono i dubbi e le preoccupazioni che provano i residenti.
Abbiamo letto alcune tue esternazioni sui social dove avevi paura che la spiaggia venisse sottratta. Spiegaci un po’
“Prima di tutto, io vorrei dire che non bisognerebbe intervenire sulla natura se non c’è una necessità impellente, se non c’è una minaccia da scongiurare o una prospettiva di sviluppo eccezionale che possa migliorare le nostre vite. In questo caso, mi sembra che si sacrifichi un pezzo di spiaggia per fare qualcosa di indefinito, visto che non è stato presentato nessun progetto chiaro di quello che si vuole realizzare. Io sono molto preoccupato di questa situazione e per questo invito tutti i cittadini a difendere la natura e la nostra spiaggia”.
Va detto però che quella zona della spiaggia di San Pietro, quella vicina alla Riva Destra, è stata già abbastanza danneggiata negli anni dalle opere del depuratore incompiuto, ricordiamo il pontile dove transitavano i camion per quel cantiere. È comunque una zona che in questo caso meriterebbe una riqualificazione. Le preoccupazioni sono per l’opera di riqualificazione oppure perché si preferisce in qualche modo che restasse così com’è?
“Prima di rispondere alla tua domanda, voglio ringraziarti per l’opportunità di esprimere il mio punto di vista sulla tua testata, che seguo con interesse e che ritengo un riferimento importante per l’isola di Ischia. Come ben sai, la zona di San Pietro è stata oggetto di numerosi interventi negli ultimi 35 anni, ma senza risultati apprezzabili. Anzi, alcuni di questi lavori hanno peggiorato la situazione, come il depuratore abbandonato, che è una vera vergogna, o i lavori in corso che non sono ancora terminati. La mia preoccupazione è che si continui a sacrificare la spiaggia per fare opere di dubbia utilità, senza un progetto chiaro e condiviso con i cittadini”.
Ti faccio una domanda fuori tempo fuori tempo, nel senso che guardando le temperature, guardando il cielo ovviamente è una domanda che sembra “spostata”. Tuttavia, quando piove questa zona diventa un lago. Mi sembra che non si sia ancora risolta la questione per la regimentazione delle acque. E poi abbiamo letto che da poco il Comune ha trovato un modo per poter rilanciare la zona del mercato comunale. Siamo qui a due passi. Queste due iniziative come le commentiamo?
“Per quanto riguarda il problema delle acque piovane, si sono fatti tanti lavori inutili, ma non si è mai pensato seriamente a un progetto per risolverlo. Non sono un tecnico, quindi non posso entrare nei dettagli, ma conosco i disagi che si vivono qui da 53 anni. Poi mi hai chiesto del mercato, che è stato inaugurato due o tre volte con tanto di festeggiamenti sui social, ma ora ho letto che si devono fare almeno dodici eventi l’anno. Mi chiedo: è possibile che una struttura del genere debba aprire solo per dodici giorni o per dodici eventi che forse sono 25 giorni all’anno? Mi sembra una cosa ancora in embrione, che magari non hanno ancora capito bene cosa sia. Forse mi sbaglio”.