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sabato, Maggio 4, 2024

Mario Di Meglio: «A Barano i conti non tornano, ma gli amministratori non ci danno retta!»

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Il consigliere di opposizione parla del bilancio e dei Maronti. Percentuali troppo basse per l’imposta di soggiorno e la Tari. E il sistema di raccolta è sbagliato. «Sul ripascimento ci siamo astenuti perché le tempistiche sono sbagliate. Dannoso iniziare i lavori a luglio». Il caso Protocollo

Con il consigliere di opposizione Mario Di Meglio di “Insieme per Barano” facciamo il punto dopo l’ultimo Consiglio comunale, tra bilancio e ripascimento dei Maronti.

-La stagione turistica si apre in una maniera che magari non ci aspettavamo, con queste boe in fila che segnano i confini della porzione di lido dove si effettua l’intervento. Voi, però, fin dall’inizio siete stati scettici su questi lavori…

«Per quanto riguarda il ripascimento dei Maronti, noi come consiglieri di minoranza ci siamo astenuti nella votazione, non perché fossimo contrari al ripascimento, anzi, più volte abbiamo sollecitato un intervento in tal senso, in quanto le attività ricettive avevano necessità di incrementare l’arenile che si era ridotto nella parte ovest della baia. Soprattutto in tale porzione era molto esiguo e aveva danneggiato fortemente il costone. In Consiglio abbiamo avuto notizie da parte del sindaco che molto probabilmente il costone sarà messo in sicurezza con un fondo della Città Metropolitana.

Ben venga questo intervento a anche se le tempistiche sono, purtroppo, sempre sbagliate, in quanto sarebbe stato opportuno che i due fondi fossero, diciamo coordinati anche con i due progetti in modo tale che l’intervento di oggi non fosse solo un intervento tampone per pochi mesi. L’altro aspetto che ci ha portato ad astenerci per quanto riguarda il voto del Consiglio comunale sono le tempistiche, cioè nel mese di luglio. Riteniamo che fosse fuori luogo fare un intervento in questa fascia turistica, in quanto gli stabilimenti balneari sono in piena attività lavorativa. E, quindi, inibire la balneazione e l’utilizzo anche dell’arenile in questo periodo dell’anno comporta un danno sia per gli utenti che per gli stabilimenti stessi».

LE FALLE DEL SISTEMA

– Altro argomento che avete trattato e che avete approfondito nel dettaglio è quello del rendiconto. C’è qualche nota e qualche conto che non torna?

«Purtroppo sì. Ad oggi abbiamo una percentuale di incasso, soprattutto per quanto riguarda la Tari e l’imposta di soggiorno, ancora troppo basse. Siamo intorno al 38%, anche se è stata prevista una rateizzazione delle entrate e quindi alcune saranno incamerate per fine anno. Ad oggi il dato comunque preoccupante è una percentuale così bassa sia per l’imposta di soggiorno che per la tassa dei rifiuti; è veramente esigua. Come percentuale abbiamo avuto un netto calo di incassi rispetto agli anni precedenti e credo soprattutto riguarda l’imposta di soggiorno. E questo perché abbiamo un sistema che presenta varie falle. Noi abbiamo esposto più volte che Barano ha l’obbligo, anche morale, di utilizzare un software che garantisca al Comune un controllo maggiore, tenuto conto anche che abbiamo solo cinque vigili urbani in pianta organica e che quindi materialmente non possono recarsi quotidianamente presso le strutture e controllare gli occupanti.

Dovevamo dotarci di un sistema digitale che ci permettesse di effettuare un controllo diretto presso la struttura, che aveva un costo anche abbastanza contenuto, intorno ai 2.000 euro. Purtroppo l’Amministrazione non ha voluto procedere in tal senso. E quindi siamo un po’ arretrati su questo punto. Per quanto riguarda la Tari i bassi introiti sono dovuti anche ad una forma di protesta. Secondo me dovuta a due fattori. Un po’ perché le persone sono restie a questo sistema di raccolta che ormai è del tutto inadeguato e l’abbiamo esposto più volte anche in campagna elettorale. Abbiamo proposto un sistema di raccolta completamente differente, che fosse misto, quindi sia con la presenza di cassonetti a scomparsa che permettessero agli utenti di poter portare i rifiuti anche in orari differenti da quelli dello stazionamento e fornire un servizio di raccolta domiciliare per i portatori di handicap, per gli anziani e per coloro che abitano soprattutto in zone disagiate, quindi periferia del comune. Purtroppo, anche questa proposta non è stata accolta, speriamo di poterla riproporre e di tornare di nuovo sull’argomento. Abbiamo chiesto anche l’istituzione di una commissione su questo e quindi saremo, sul punto, battaglieri».

– Ma le vostre sollecitazioni a sindaco e segretario vanno nella direzione di una maggiore trasparenza all’accesso al protocollo, Un sito più aggiornato e un sistema che permetta l’accesso agli atti più libero e indipendente dalla gestione del potere.

«Questa è una battaglia che portiamo avanti ormai da cinque anni. Abbiamo chiesto appunto l’aggiornamento del sito del Comune, in quanto gran parte delle determine vengono pubblicate su un sito parallelo del Comune di Barano; quindi non è quello ufficiale e la cosa che lascia perplessi è che sul sito ufficiale non ci sia neanche un link che rimandi a tale sito dove sono pubblicate le determine.

Poi per quanto riguarda le ultime determine e delibere non sono stati caricati neanche gli allegati. Questa, diciamo, è una limitazione a quei cittadini che vogliono informarsi direttamente e quindi non passare dal politico di turno e, ancora, è una mancanza abbastanza grave anche da un punto di vista normativo. Abbiamo sollecitato il segretario comunale, che è responsabile anche della trasparenza e della gestione del sito internet, ad aggiornarlo».

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