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venerdì, Maggio 17, 2024

Marina di Casamicciola, la nuova darsena non si farà. L’UTC ferma tutto

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Ida Trofa | A riprova di come fosse caldo l’affare porto turistico di Casamicciola Terme, arriva lo stop del Capo dell’UTC, Michele Maria Baldino, all’installazione dei pontili galleggiati in favore dell’ampliamento degli spazi in uso alla Marina di Casamicciola. Il famigerato progetto con la nuova darsena a farsi all’interno del secondo scalo isolano. Uno stop decretato con nota ufficiale dell’Ingegnere Baldino, inoltrata al Circondario Marittimo di Ischia, con la quale si chiede che non venga più emessa la “richiesta ordinanza” per il montaggio delle strutture previste. Almeno, fino al giorno della sfiducia al Sindaco Giovan Battista Castagna ed allo scioglimento del Consiglio Comunale.
Sfuma, così, il sogno di ampliare l’offerta ormeggi della Marina di Casamicciola, la partecipata comunale alle prese con una difficile gestione ed un impegnativo piano di risanamento che la porterà (o almeno avrebbe dovuto) fuori dalle secche della liquidazione.

Non emissione dell’ordinanza
Il capo dell’Ufficio tecnico, gioco forza, ha dovuto chiedere alle autorità competenti la non emissione dei provvedimenti necessari alla installazione che avrebbero necessitato in ogni caso di una certa copertura politica e dell’appoggio istituzionale della amministrazione ora commissariata.
In particolare per i lavori di “Installazione di pontili galleggianti al fine di incrementare i punti di ormeggio” il comune aveva autorizzato una spesa dell’importo di euro € 198.397,59 affidato alla Ditta Ingemar Srl per l’importo contrattuale di euro 137.374,79 oltre IVA 22% (complessivi euro 167.597,24).
Il porto di Casamicciola Terme sarebbe stato dotato di ulteriori posti barca e nuove darsene con il varo di 6 pontili galleggianti da 12×2,35m con tanto di piastra a terra e installazione della passerella, ancorata ai corpi morti ed unita degli elementi tramite apposite giunzioni.

Un progetto che sfuma, ma che determina anche e soprattutto il mancato impiego di fondi della Città Metropolitana già stanziati e la perdita di importanti risorse pubbliche. Un obbiettivo mancato “che grida vendetta” ha avuto a dire l’ex Sindaco Giovan Battista Castagna nel corso della sua ultima conferenza stampa.
Un obiettivo che sicuramente va in favore delle offerte di ormeggio private, in particolare quelle private che la politica del governo Castagna ha avvantaggiato.

Forti interessi privati nel pubblico e i casamicciolesi pagano
A puntare il dito contro questa dicotomia che di pubblico interesse ha ben poco, è Luigi Mennella che mette in luce il ruolo ambiguo di talune pratiche istituzionali messe in essere dai congiunti di ex assessori di maggioranza passati, poi a sfiduciare il sindaco.
“Siamo dinanzi a fatti gravissimi che si stanno registrando a Casamicciola. Da tempo segnalo comportamenti anomali, conflitti di intesse e una condotta poco confacente al buon padre di famiglia nella gestione delle risorse pubbliche. In particolare, i nostri politici di spicco si sono riscoperti tutti barcaioli e, sfruttando posti di rilievo in amministrazione, hanno messo le mani su pezzi di pregio del nostro porto. Addirittura, tentano di farlo meglio disfacendosi persino del sindaco che glielo ha consentito sin qui. Mi riferisco alla YSACA che ha una sub concessione in essere con Marina di Casamicciola, con un acronimo che la ricondurrebbe a un parente diretto di un consigliere e/o assessore in carica fino a pochi giorni fa. Una subconcessione che autorizza questo congiunto a sfruttare il Pontile mega yacht senza un effettivo ritorno economico in favore delle pubbliche casse. Così conclude Mennella che chiede alle autorità competenti di “indagare per un’autorizzazione concessa in assenza dei previsti requisiti”.

Nello specifico ci si parla del “Porto di Casamicciola Terme, Marina di Casamicciola in liquidazione: concessioni marittime; concessione molo esterno megayacht; trasferimento della concessione demaniale del molo di sottoflutto denominato anche Molo Barocco (Torretta) pontile esterno per megayacht da parte della partecipata Marina di Casamicciola”. Uno spazio in gestione che continuerà ad operare mentre la Marian di casamicciola Terme non avrà più la sua nuova darsena da 200 mila euro circa!
Per l’architetto Mennella il quadro è chiaro. Ovvero: “Una concessione comunque essa sia, demaniale, marittima o terrestre, non può mai essere data in sub concessione né direttamente né con un contratto di fitto simulato, registrato o non; per il sub affidamento di una concessione demaniale marittima è necessaria la previa autorizzazione dell’ente concedente; i soggetti terzi rispetto ad una concessione demaniale marittima non possono gestire alcuna attività senza l’autorizzazione dell’autorità competente; non può verificarsi il caso di una sub concessione o pseudo tale, di un ente pubblico a un soggetto privato, per l’ovvia considerazione che il soggetto pubblico dovrebbe scegliere il subentrante in esito a procedura comparativa ad evidenza pubblica”.

Sono convinto che ci sono altre verità nascoste. Mentre il paese, il comune perde importanti opportunità e fondi i flussi di cassa circa gli incassi del pontile ‘barocco’ dei megayacht” finiscono chissà dove. “Ho chiesto e chiedo alle autorità competenti di verificare l’effettivo avvenuto pagamento intercorso tra le navi ormeggiate o direttamente o a mezzo broker internazionale e Marina di Casamicciola. Chi di dovere dovrebbe finalmente acquisire e verificare” una serie di documentazioni, compresa quelle dettagliate su YSACA, Marine del Golfo srl, ed eventuali altre società fantasma che operano nel porto e fuori di esso e comunque collegate a Marina di Casamicciola”. Chiosa l’architetto casamicciolese evidenziando che “Alla Capitaneria di Porto di Ischia ed al Locamare di Casamicciola chiesto di effettuare tutti i controlli necessari previsti, circa le responsabilità dei soggetti interessati relativamente al codice di navigazione, alla sicurezza sia delle navi ormeggiate, sia degli operatori portuali, verificando sia il rispetto delle clausole contenute nelle concessioni rilasciate, dal Demanio e dalla Regione Campania, al Comune di Casamicciola Terme, sia le distanze tecniche tra le concessioni operanti nel porto”.

Il mistero di YSACA
“Qualcuno ha creduto di sfruttare Da questa possibilità nascono le sub concessioni e/o pseudo tali nascoste, in particolare quella del molo barocco per megayacht nel piano industriale della società Marina di Casamicciola srl in liquidazione nonché approvazione degli allegati schemi di contratti di servizi del 2018 per fare politica è affari” spiega Mennella che indugia nel dettaglio di YSACA che “secondo i… benpesanti sarebbe l’acronimo di Y (Yacht) S (Service), A (iniziale del nome) C (iniziale del cognome di un parente diretto di un consigliere e/o assessore) A (Association). Una società che di fatto è dirimenti per la partecipata comunale, persino il vestiario indossato dai dipendenti di Marina di Casamicciola, riporta il logo di YSACA “luxury experience… un’esperienza di lusso per chi ne giova! Non di certo per la comunità ed il paese”.

Infine, l’ex consigliere conclude ponendo una serie di forti interrogativi. Mi chiedo e chiedo alle istituzioni competenti cosa sia Ysaca: una società di servizi? Una società per nascondere forse gli incassi? O un ente morale che cura i più bisognosi con gli introiti del porto sostituendosi al Pio Monte?”.
E come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca.
L’ auspicio è che si faccia chiarezza su tutte queste trame e tutto l’interesse economico che sui muove intorno a talune questioni e che stano avvelenando e distruggendo il paese in favore di pochi singoli soggetti senza scrupoli.

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