Sembra proprio una moderna Sandra Mondaini che grida “Che barba che noia”. Ma questa volta, la “barba” e la “noia” sono quelli che pagano il baranesi, ogni giorno, con questa amministrazione.

La consigliera comunale non fa sconti. E colpisce sia Dionigi Gaudioso sia Paolino Buono.

«Ancora una volta – attacca la Di Scala – un consiglio comunale con all’ordine del giorno solo un argomento tecnico, un atto dovuto che obbliga l’inutile presidente del consiglio a firmare le convocazioni del consesso che non vedrà nessuna partecipazione, né popolare, né degli stessi consiglieri di maggioranza che finora non hanno mostrato particolare interesse per gli argomenti trattati. Si discuterà l’ennesima variazione di bilancio che resterà carta stampata – evidenzia – senza apportare nessun beneficio ad un territorio arretrato e ad una popolazione schiava di pregiudizi e di una maggioranza non benvoluta. Sarebbe stato veramente innovativo il nuovo sindaco in carica se avesse finalmente invertito la tendenza, portando in consiglio comunale gli atti di gestione che invece vengono adottati nella stanza chiusa della Giunta, senza alcuna discussione, proposta migliorativa o partecipazione. Ma è chiedere troppo, la tradizione familiare continua» la stoccata ai Gaudioso è immancabile.

«Farebbe piacere – rilancia – ad una popolazione partecipe conoscere i motivi dell’aumento della tassa della spazzatura, ricevere una relazione su quanto l’amministrazione abbia fatto per perseguire i morosi anche alla luce dell’ultimo regolamento giustizialista, o sapere se è stato messo in cantiere qualche intervento per risolvere finalmente lo scandalo del Rio Corbore, o quello della fonte di Buceto ancora chiusa da un anno quasi, o quello della casa dell’acqua perennemente a secco, o dello stato pietoso di Olmitelllo, o ancora interrogare il Sindaco e i suoi sodali sulla eventuale formazione di short list di imprese e artigiani, ma anche di avvocati, mentre vengono sempre dati incarichi solo ai soliti noti, e tanto altro».

Una lista di argomenti irrisolti che, in parte, lasciano la maggioranza Gaudioso davanti ad una lista di “non fatti” che dovrebbe imbarazzare. Ma con certi assessori e consiglieri è inutile parlare di “imbarazzo”.