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sabato, Maggio 4, 2024

Mancano gli anestesisti. Saltano le operazioni al Rizzoli

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Il comparto della sanità, sulla nostra isola, è in ginocchio. E non bisogna, purtroppo, nemmeno fermarsi ad osservare le cose nel dettaglio per comprenderlo: la crisi è tangibile in ogni settore del grande mondo legato alla sanità.

L’ospedale isolano, il Rizzoli, ha intere aree totalmente carenti di personale come, ad esempio, le sale operatorie le cui funzioni risultano bloccate a causa della mancanza di anestesisti. Una situazione surreale che vede la lista di attesa degli interventi allungarsi sempre più e pazienti che non sono a conoscenza della data precisa in cui potranno sottoporsi all’intervento prescritto dai medici.

Situazione negativa vissuta anche in altri settori, con la carenza, divenuta cronica, di infermieri e operatori sanitari e il reparto di medicina che attende la nomina del primario, nomina che stenta ad arrivare. Insomma, un quadro davvero nero per la sanità locale che diventa ancora più preoccupante con la stagione turistica ormai iniziata che sta comportando un aumento esponenziale delle presenze sulla nostra isola, cosa che aumenta di riflesso anche il bacino di utenza del nosocomio lacchese, che vede moltiplicarsi i pazienti in ogni settore.

Esaminando la situazione al momento, è chiaro ed evidente che, proprio in virtù della carenza della di infermieri e di anestesisti, chi ha bisogno di un intervento chirurgico deve essere, per forza di cose, trasferito in terraferma. Un controsenso e una situazione di stallo che mette a dura prova i livelli minimi di sicurezza e di assistenza sanitaria che devono essere garantiti a tutti, residenti e turisti.

“Se il commissario straordinario D’Amore ha deciso di far morire il nostro Presidio Ospedaliero, lo dica senza giri di parole” questo il comune sentire di chi, giorno dopo giorno, ha a che fare con la grande macchina della sanità locale e trova sempre più difficoltà ed impedimenti sul proprio cammino.

Sul tema sono intervenuti, in modo diretto, i sindacati, specialmente la Fials (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) di Napoli. Il segretario generale , Roberto Maraniello, ha inviato una nota ufficiale a chi di dovere chiedendo spiegazioni e, ovviamente, soluzioni al grave problema.

“Il Commissario Polimeni accolga i progetti predisposti dal management dell’Asl Napoli 2 per i presidi ospedalieri di Ischia e Procida per il periodo estivo, periodo dell’anno particolarmente delicato data la significativa presenza di turisti che affollano le località insulari.”

“Presso le strutture ospedaliere insulari – continua Maraniello – non è stato sufficiente finora il ricorso all’istituto del convenzionamento interno o a quello della produttività per venire incontro alle carenze di personale. In estate la situazione si fa più critica. Da qui la necessità di predisporre progetti specifici che ovviamente prevedono un impiego di risorse extra. Su questo nei mesi scorsi c’era stato l’impegno formale del Commissario.”

“Sono certo – così conclude il segretario generale della Fials di Napoli – che Polimeni corrisponderà alle legittime istanze sollevate dai vertici dell’Asl Napoli 2 garantendo l’erogazione di servizi che sono in linea con le esigenze territoriali.”

Il blocco delle prestazioni fondamentali, come quelle delle sale operatorie, comporta conseguenze davvero molto gravi per l’intera vita della nostra isola, una situazione che non può essere più tollerata e che deve trovare, quanto prima, una soluzione giusta ed efficiente.

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