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sabato, Maggio 4, 2024

La Guerra del G.A.C. tra “Articoli 17” e boicottaggi

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GAC è l’acronimo di Gruppo di Azione Costiera. Non è una cosa nostrana, bensì un’iniziativa della Comunità Europea e della Regione Campania. In breve, il GAC prevede delle azioni riservate agli enti pubblici e delle altre a dei soggetti privati, in questo caso i pescatori o meglio ancora le cooperative dei pescatori.
Ad Ischia, questo ormai famoso GAC va avanti da diversi anni. Era le fine del 2011 quando i primi atti venivano sottoscritti. Oltre in milione di euro da dover investire a favore della pesca e delle zone del mare.
Una bellissima iniziativa davvero. Altrove funziona alla grande con gli enti che promuovo con forza i territori e i privati che utilizzano le agevolazioni e i finanziamenti per migliorare le proprio aziende, aumentare la forza lavoro e accettare le sfide del mercato. Anche e soprattutto grazie a questi fondi. Dalle nostre parti, invece, vi possiamo solo dire che il tanto famoso GAC e il suo tanto famoso milione e settecentomila euro si è ridotto ad una corsa pazzesca compiuta da aprile ad oggi. E dal 2011? La politica è stata impegnata a litigare, a far morire l’area marina protetta Regno di Nettuno e con essa, anche se limitatamente, anche il Gruppo di Azione Costiera.
La polemica sulla natura del GAC, come di tanti altri finanziamenti europei, e ci limitiamo a commentare sommariamente solo lo scandalo che abbiamo sotto gli occhi con i cantieri aperti grazie alla tanto decantata “accelerazione della spesa” voluta da Stefano Caldoro, è sempre più che viva. Non staremo qui a chiederci se i pescatori ischitani hanno saputo approfittare o meno delle opportunità del GAC o se i politici locali hanno dimostrato, anche in questo caso la loro inutilità, ma ci concentriamo sulla guerra del comune di Ischia.
Prima di entrare nel nocciolo della questione, però, è giusto fare ancora una piccola riflessione. Il GAC, Gruppo di Azione Costiera, riguarda i sette comuni delle isole di Ischia e Procida: Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana, Barano d’Ischia e Procida eppure chi ha portato avanti tutta la progettazione del Gruppo è stato il comune di Ischia. Qualcuno eccepirà che Ischia era il comune capofila, vero, ma è possibile che tutti gli altri comuni non hanno saputo o potuto destinare nessuna risorsa all’evento? Un mistero che prima o poi scopriremo.
Ma la vera guerra del GAC, quella del titolo di questo articolo è quella relativa ai potenziali 170 mila euro destinati a i professionisti che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento. Si, 170 mila euro, più o meno il 10% dell’intero Fondo Europeo. Un fondo che, originariamente, prima che la Regione non cambiasse le carte in tavola durante i quattro anni di attività del FEP, il Fondo europeo per la Pesca.
170 mila euro nel 2012 che poi, man mano, si sono ridotti a soli 145 mila euro perché le misure e i progetti non venivano realizzati che servivano per il pagamento sia di personali interni ai comuni attuatori del GAC sia a professioni esterni che di volta in volta venivano scelti (si compose una short list) in base alle singole peculiarità.
Progettisti, membri di commissione, ingegneri e professionisti vari che hanno incassato (o stanno incassando) circa 70 mila euro. Gli altri 70 mila, euro più euro meno, sono stati divisi come “Implementazione personale interno del comune di Ischia – Ente capofila”. E qui casca l’asino, anche se parliamo di pesca…

Per la realizzazione del GAC, dopo la pubblicazione della prima determina da parte del Comune di Ischia, necessaria per entrare nel vivo dell’operatività, la numero 62 del 14 agosto 2015, 16 dipendenti del comune di Ischia scrivono al coordinatore del PSL del GAC, l’ing Franco Fermo, al Sindaco, al Segretario Amodio, al presidente del CUG, pari opportunità Rag. Salvatore Marino e al presidente del Nucleo di Valutazione, l’avvocato Elena Fortuna una nota dai toni che definire ridicoli è un complimento.
«Attivazione nuovo servizio connesso alle attività del G.A.G. (corretto a mano G.A.C.). I sottoscritti dipendenti, vista la Deliberazione di Giunta n° 62 del 14/08/2015 che propone l’attivazione di un nuovo servizio connesso alle attività del GAG Isole del Golfo, dichiarano, la propria disponibilità ad essere assegnati al servizio di che trattasi.»
17 firme. 17 nomi di amici e di persone che conosciamo e, ci chiediamo , ad esempio l’ufficio cimitero cosa c’entri con il GAC o ancora l’ufficio Protocollo o ancora l’Ufficio Elettorale o l’Ufficio Anagrafe. Giusto per citarli quasi tutti. I migliori rumors di paese ci hanno raccontato che la richiesta era stata una sola: “Quant sord ci stann” che potrebbe essere tradotto anche così. “ A noi non interessa sapere di cosa si tratta e che il servizio sia attivo dal 2012 e che ci sono stati un sacco di incontri, di riunioni e tanto altro, ma siccome Anna Fermo e gli altri hanno dei soldi li vogliamo anche noi”. Concetto semplice, non trovate? Certo, se la politica che gestisce il comune di Ischia fosse seria, queste cose non potremmo raccontarvele, ma siccome i politici sono i primi ad alimentare clientele, favori, illegalità e quant’altro eccoci a raccontare l’ennesima guerra tra poveri. Anche se il termine poveri è del tutto fuori luogo.
Le notizie che avevano allarmato i 16 dipendenti sono quelle che “approvavano” la prima tranche di soldi ai dipendenti pubblici.
I primi 50 mila euro lordi, sempre potenziali perché suscettibili dei successivi ribassi d’asta, che andavano a rimpinguare lo stipendio dell’Ingegnere Francesco Fermo perché “Funzionario Responsabile UTC, coordinatore del GAC con funzioni di RUP, del Geometra Raffaele Mazzella perché “Responsabile III e IV settore Area Tecnica, Responsabile Settore LL.PP. ad interim giusto decreto sindacale n. 86/2015 in sostituzione temporanea del coordinatore GAC e RUP gare e procedure GAC sino al 18.09.2015”, della dottoressa Anna Fermo perché “Funzionario Staff Sindaco, Segretario del GAC”, del geometra Giovan Battista Conte perché “Istruttore Direttivo Area Tecnica, Demanio”, del geometra Gianluigi De Siano perché “Istruttore Tecnico, Lavori Pubblici, Segretario Commissioni di Gara”, della Signora Emilia Buono perché “Istruttore Area Economico Finanziario, Ufficio personale, gestione atti inerenti personale interno GAC”, del ragioniere Michele Mancusi perché “Istruttore amministrativo, ufficio contratti, assistenza registrazione e stipula contratti”, del dottor Michele Mancusi perché “Istruttore amministrativo, Responsabile CED, supporto informatico per gestione sito web” e del geom. Gennaro Mazzella Istruttore Tecnico, supporto operativo GAC sull’azione 5.5.1 del PSL”
Le cifre lorde parlano di 6.164 euro per Franco Fermo, 5000 ad Emilia Buono, 9.900 ad Anna Fermo, 2700 euro a De Siano, Conte e i due Mancusi, 2600 a Raffaele Mazzella e “soli” 1.200 euro a Gennaro Mazzella.
Piatto ricco mi ci ficco e se non mi fai ficcare, io ti boicotto.
Sempre secondo i migliori rumors di Via Iasolino, sembra che gli atti del GAC siano stati pubblicati con estremo ritardo sull’Albo Pretorio del Comune di Ischia (e questo lo abbiamo verificato anche noi) rispetto agli albi pretori degli altri comuni. Perché? Si dice che gli operatori del comune di Ischia, avessero avuto difficoltà di tempo e di modo ad adempiere il proprio lavoro e a provvedere alla pubblicazione sull’albo pretorio online, così come si racconta che alcuni plichi protocollati tra il 2 e il 3 settembre siano arrivati agli uffici il 28 o il 29 settembre.
Perché? Perché la “torta” da 75 mila euro che di sono divisi i dipendenti interni del comune di Ischia non è stata divisa a pioggia, ma è stata divisa solo tra chi ha lavorato o almeno si è dato da fare.
Prima di procede alla parte numero due, però, è giusto fare una riflessione sugli importi appena letti e su quelli che leggeremo tra poco.
Come vi abbiamo detto, questo fondo da 75mila euro è in proporzione il 10% dell’intera spesa che si riuscirà a rendicontare alla Regione Campania. Ovviamente, di questa spesa, vanno calcolati anche i ribassi delle varie aste e, stando a quando si evince dai primi report, il ribassi saranno saranno la “vittoria” dei dipendenti rimasti a bocca asciutta e che hanno provato a boicottare la “giostra”. Facciamo qualche esempio. La gara per la comunicazione? Ribasso del 24%. La gara per l’intervento di Soronzano, -32%. Procida punto di sbarco? -38%, Procida Chiaiolella? -25% e così via dicendo. Economie che verranno restituite alla Regione Campania e che non verranno utilizzate da nessuno. Economie che, ovviamente, faranno abbassare il la parte del fondo relativo ai dipendenti interni del comune di Ischia.
Per comprendere bene, però, le cifre di cui vi abbiamo detto è necessario illustrare che come queste sono state appostate.
Il fondo prevede che i dipendenti interni dell’ente che realizza il GAC, in questo caso il comune di Ischia come capofila, vengano retribuiti tramite il fondo “produttività” e non straodinario, chiariamolo subito. Un fondo che ad Ischia, però, è già utilizzato da quasi tutti i dipendenti ora attraverso l’indennità di posizione, ora attraverso il tanto famoso “articolo 17” (e su questo schifo tutto ischitano, ci torneremo presto!).
Facciamo un paragone tra i 9900 euro di Anna Fermo e i 6.164 di Franco Fermo.
Secondo il fondo della produttività, infatti, Anna Fermo potrà arrivare ad un massimo di 9900 euro mentre Franco Fermo, in virtù di altre “produttività”, può arrivare a 6.164 e così via per tutti gli altri.
Dopo la prima fase, quella realizzazione del GAC, si passa alla fase di monitoraggio e rendicontazione, allora ecco che dal fondo GAC vengono assicurati anche i successivi 14.245.

Salvatore Marino perché “Responsabile I Settore Area Economico Finanziaria, organizzazione attività di monitoraggio finanziario e procedurale del PSL ed organizzazione e gestione attività di rendicontazione del PSL di supporto al Coordinatore, implementazione e gestione del SIPA”, la signora Giuseppina Pilato perché “Responsabile I e II Settore Area Amministrativa, Organizzazione attività di monitoraggio fisico e procedurale del PSL di supporto al Coordinatore, attività di monitoraggio e controllo tecnico dei progetti finanziati oggetto di contributo a valere sulle misure a regia del GAC, relativa implementazione del SIPA”, il dottor Giovanni Amodio perché “Segretario Generale, gestione adempimenti e procedure software in materia di anticorruzione e di gestione adempimenti e procedure software in materia di trasparenza a valere sul PSL”, il ragioniere Giuseppe Lupoli perché “unità assegnata al I Settore Area Economico – Finanziaria, supporto al monitoraggio finanziario ed alla attività di rendicontazione del PSL ed alla implementazione del SIPA”, la signora Rita Barbaruolo perché “istruttore direttivo Area Economico Finanziaria, supporto attività di monitoraggio e controllo tecnico dei progetti finanziati oggetto di contributo a valere sulle misure a regia del GAC, implementazione del SIPA”, il signor Salvatore Del Prete perché “unità assegnata al Settore Economico Finanziario, supporto attività di monitoraggio e controllo tecnico dei progetti finanziati oggetto di contributo a valere sulle misure a regia del GAC, implementazione del SIPA”, la signora Giovanna Messina perché “unità assegnata alla Segreteria Generale, supporto alla gestione adempimenti e procedure software in materia di anticorruzione a valere sul PSL” il signor Pietro Pugliese perché “unità assegnata alla Segreteria Generale, supporto alla gestione adempimenti e procedure software in materia di trasparenza a valere sul PSL”.
Di fronte a tutto questo, i 16 lavoratori del comune di Ischia si sono ribellati, hanno raccolto le loro firme e hanno chiesto di partecipare anche loro al GAC.

Lo abbiamo detto all’inizio. Se la politica ischitana non avesse perso tempo a litigare e a far morire anche questa iniziativa oggi, forse, avremmo avuto maggiori servizi e maggiori occasioni. Purtroppo, però, ci siamo ridotti all’ultimo minuto e costretti a fare tutto in fretta e furia riducendo le operazioni agli ultimi tre mesi. Bene, c’è stato anche quel dipendente che, assente per due mesi, al ritorno si è lamentato: “non mi avete messo nel GAC”…
@gadmeischia

5 COMMENTS

  1. I cittadini comuni dovrebbero chiedere a questi funzionari che cosa hanno fatto in concreto per meritare queste ricompense.Cioè dove sta il miglioramento apportato al territorio,all’efficienza complessiva del paese,alle prospettive di crescita economica o culturale delle nostre comunità.
    Potrebbero anche chiedere loro,volendo,se non si vergognano almeno un poco di saper solo approfittare della loro posizione di dipendenti già privilegiati,per spartirsi dei fondi che certamente non erano destinati a loro.

  2. Io sono il vicino di un tizio che ha un cugino il cui cognato fa parte dello staff di un membro del G.A.P. L’anno prossimo posso concorrere anche io all’assegnazione dei soldi?

  3. Tu puoi anche essere il dio della contabilità in terra,ma di fronte a tutti quelli elencati nell’articolo,specialisti organizzazione attività monitoraggio finanziario procedurale gestione adempimenti controllo software e hardware e tutti gli altri ware non nominati per mancanza di spazio,oltre che di supporto alla trasparenza e bla bla bla,non hai nessuna speranza di sentire l’odore di tutti gli euro destinati a implementare paesaggisticamente strutturalmente e definitivamente il profilo della nostra costa con tutte le attività connesse.

    • Non avrò i were vari ma mi pare che le credenziali sopraccitate siano più o meno congruenti con i criteri con i quali i soldi sono stati assegnati.

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