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venerdì, Maggio 17, 2024

Ischia, che casino coi condoni: Il mutuo per demolire la casa condonata

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Ieri, per una volta, ho fatto il “bravo”. Ho evitato di raccontare come la politica e i rapporti personali potessero gestire e favorire alcuni settori della vita pubblica del comune di Ischia. Considerando i possibili sviluppi di quello che può accadere ho evitato di mettere il dito nella piaga.

Vi abbiamo raccontato di come il comune di Ischia abbia determinato di “assumere con la Cassa depositi e prestiti S.p.A. un’anticipazione di euro € 108.297,32 per far fronte agli oneri relativi all’intervento di demolizione  del manufatto abusivo sito in Ischia alla via Nuova dei Conti in capo a Pacera Carmine e Rouberie Odilie”.

Una demolizione imposta all’Ente che, con la nuova legge, il responsabile deve attivarsi onde evitare nella multa personale fino a 20mila euro.

«La Procura della Repubblica di Napoli – si legge nella determina – con nota del 16.04.2018, acquisita al protocollo dell’Ente in data 27.04.2018 al n. 12041, ha trasmesso al Dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Ischia RE.SA. n. 140/98 relativa alla demolizione, a sua cura, del manufatto abusivo, sito in Ischia alla via Nuova dei Conti in capo a Pacera Carmine e Rouberie Odilie, invitando il Comune di Ischia, ai sensi dell’art.32 comma 12 del D.L. 30.09.2003 n. 269, convertito nella L. 326/03, a richiedere alla Cassa DD.PP. il finanziamento quale anticipazione delle spese per procedere alla demolizione del predetto immobile per un importo di € 108.297,32»

Fin qui tutto normale. Una catastrofe per il cittadino Carmine Pacera e per la cittadina Rouberie Odilie. Perché, a questo punto, prima o poi arrivano le ruspe sotto casa e te la buttano a terra.

E qui viene fuori il casinò dei condoni del comune di Ischia.

Anche grazie ai forti legami di parentela con cui Pacera è sempre stato ben visto in amministrazione. Legami, forti, dicevamo quelli con l’assessore Paolo Ferrandino che, però, non sono serviti ad evitargli il tritacarne della Procura e delle demolizioni. Se non fosse che il comune di Ischia non sa quello che autorizza. Una cosa grave, soprattutto perché gli atti portano la stessa firma.

Quali atti? I condoni che il comune di Ischia ha rilasciato proprio a Pacera Carmine e Rouberie Odilie. Avete capito bene. Il comune di Ischia, prima rilascia i condoni e poi chiede i soldi per demolire le costruzioni che lui stesso ha sanato.

Qualcuno ha rubricato l’episodio che abbiamo riportato in evidenza come una prassi. Una prassi che, sinceramente, ci lascia basiti.

E’ assurdo che il comune di Ischia, riceva nel 2018, l’istanza dalla Procura di accendere un mutuo per la demolizione di un’abitazione e il comune di Ischia non comunichi agli inquirenti per quella RESA e quell’abuso è stata concessa la sanatoria?

Ma davvero giochiamo sulla pelle della gente? Ma davvero la mano destra di Franco Fermo non sa cosa fa la mano sinistra di Franco Fermo?

Questo è l’andazzo pericoloso con cui veniamo amministrati. Due cittadini leggono sul giornale che per la loro abitazione, sanata e non più abusiva, il comune chiede 108mila euro per demolirgliela. Non importa che sono collegati alla casta imperante e oscurante del comune di Ischia. Importa che sono costretti a correre dall’avvocato per provare a spegnere le ruspe che il comune ha acceso per imperizia, per stoltezza, per errore. Qualcuno dice per prassi. Una prassi sbagliata. Una prassi che non ci piace. E meno male che i Pacera fanno parte della casta, immagina se erano giosiani…

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