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venerdì, Maggio 17, 2024

Il pelo nero che arrapa la sinistra, il piccolo Davide e la Colombaia

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Vi prego, non toccate il fascismo alla sinistra e al PD. Corrono il rischio di non poter dire più nulla. Nella loffa imbrogliata che rappresentano, in Europa, in Italia e sull’isola, purtroppo, il nostro comune dibattito viene infettato dalla pochezza di tutto (valoriale e contenutistico) quello che il PD in cerca d’autore e della sinistra più in generale propone.

Dopo quello che abbiamo sentito e letto in questi giorni abbiamo capito diverse cose. La prima è che gli etero non possono entrare alla Colombaia e che non si potranno celebrare più matrimoni etero nella villa perché Visconti…

Dopo quello che abbiamo letto e sentito abbiamo capito che, se non sei partigiano non puoi entrare! Abbiamo capito che la “villa” deve diventare il tempio della discriminazione e del fascismo al contrario. Della serie “o la pensi come Visconti o non devi avere accesso alla Villa”.

Ma, soprattutto, abbiamo capito che quelli di sinistra e in parte quelli del PD, ci stanno dicendo che il governo si deve impegnare a non fare nulla per la Colombaia. Che, se magari venisse la “fascista” premier Giorgia Meloni non dovrebbe avere accesso alla Villa e che, se arriverà, a breve, il ministro Sangiuliano non dovrà entrare alla Colombaia perché, la Colombaia deve restare un cesso e deve restare abbandonata fino a quando, al potere, non ci sarà uno che piace alla sinistra. È questa la sintesi che viene fuori dai ragionamenti che abbiamo letto e sentito in questi giorni.

Ma la cosa più bella (e ridicola, ovviamente) è quanto quelli di sinistra e del PD (è bene tenerli separati altrimenti si arrabbiano ad essere messi insieme) stanno sollecitando a Davide Laezza e Marianna Lamonica. E’ bellissimo leggerli perché vengono fuori delle cose pregevoli. Oggi i sinistri (mai parola migliore per poterli definire) accusano Davide e Marianna per non aver preso le distanze dalla decisione della maggioranza politica di Stani Verde di concedere la cittadinanza onoraria al sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove. Ed ecco il “pelo fascista” che li ravviva i sinistri. Quelli stessi che, probabilmente, hanno votato per Marianna Lamonica con Stani Verde sindaco o che hanno votato lo stesso Laezza.

Il “pelo nero” li attira molto di più della trave inficcata nella fronte di Davide Laezza e Marianna Lamonica. Erano così arrapati e pronti a scendere in piazza per contestare il fascista che arrivava a Forio, che si sono ritrovati sulla stessa posizione dei veri esponenti della destra a Forio. Quel Mario D’Abundo che non ha nulla a che vedere con Stani Verde (candidato, tra l’altro, prima con Francesco Del Deo e poi con Vito Iacono ed Emanuele Verde).

Il “pelo nero” li ha così arrapati e attivati che si sono dimenticati che Laezza e Lamonica sono consiglieri comunali di un consiglio comunale a trazione fascista? I rappresentanti a corrente alternata dei partigiani possono essere consiglieri comunali insieme ai fascisti? I loro compagni devono chiedere ai fascisti di Stani Verde di votare e di approvare le loro proposte e le loro idee? O devono fare i puristi e devono rivendicare la loro presunta posizione ideologica “migliore” rispetto al resto del consiglio comunale?

La verità è che tutto quello che abbiamo letto e sentito in questi giorni è figlio della frustrazione che alberga a sinistra. C’è qualche candidata con Stani Verde che, nonostante si sbracci da sinistra, voleva che la delega alla Colombaia non andasse a Laezza. Il giovane consigliere che, invece, li ha bloccati e mazzolati nei mesi scorsi sia con la sua sicumera (troppe volte fuori luogo) sia con il risultato raggiunto sabato scorso. Stessa frustrazione, è evidente, è quella che ha spinto anche Antonio Marciano, sconosciuto ai più e dai più, ad interessarsi di un’iniziativa amministrativa di un’amministrazione civica a trazione “fascista”.

Vi prego, non toccate mai il feticcio del fascismo a quelli di sinistra e del PD. Perché, poi, hanno smesso di dire e di fare. “Menomale che il DUCE c’è” cantano, ancora, con la mano chiusa alzata.

Perché, in verità, per quelli di sinistra e del PD dovrebbe essere più grave e importante la permanenza di Laezza e Lamonica in consiglio comunale e in maggioranza con i fascisti di Forio (la trave) che non la scelta dei loro colleghi di maggioranza (ah, questa parola sconosciuta a sinistra…) di conferire l’encomio a Delmastro. Encomio che, tra l’altro, viene calpestato con puntualità ogni volta che viene concesso e che non è mai stato oggetto delle proteste di nessuno. Neanche dei sinistri e di quelli del PD. Perché o li fanno i loro amici o perché, quando non c’è il pelo nero che li arrapa, sono distratti a fare i fatti loro.

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