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sabato, Maggio 4, 2024

Il Brunello di Montalcino, meditazione pura

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Famoso, costoso, delizioso. Il mito del Brunello negli anni ha attraversato tutto il mondo, per diventare un simbolo di ricercatezza nella vinificazione, di eccellenza nel buongusto e di status symbol per molti.

Molto richiesto dal pubblico, ad ogni livello, il Brunello di Montalcino è uno dei vini italiani più celebri ormai, e attrae sia per la sua esclusività sia per la curiosità di assaggiare un vino pregiato.

Spesso è pensato per situazioni ufficiali o conviviali in abbinamento con cene e pranzi, ma il Brunello è sicuramente uno dei più grandi vini da meditazione in assoluto, da gustare in assolo, per assaporarne tutto il gusto.

Il vitigno Sangiovese e il territorio di Montalcino

Il Brunello deve essere obbligatoriamente prodotto adoperando il vitigno Sangiovese, tipico italiano, che rende questo vino raffinato, corposo ma fresco grazie all’unione con il territorio di Montalcino, in Toscana. Un terreno collinare, ricco di calcare e argilla, che gode di un clima mite e protetto da eccessi meteorologici, perfetto per la maturazione completa dei vitigni di Sangiovese.

Le uve, coltivate con il sistema del cordone speronato, presentano una scarsa resa per ettaro diventando così uve rare, preziose per creare questo squisito vino dal gusto armonico.

Un lungo affinamento ne determina il colore rosso e brillante, i profumi persistenti dall’aroma complesso, in cui si uniscono i sentori di sottobosco e terra, a quelli dei legni di affinamento, speziati e intensi.

Assaporare un Brunello significa immergersi in un mondo di equilibrio perfetto tra la struttura ricca e l’acidità che regala freschezza, sfumature di sapore che regalano un’esperienza al palato forte, anche grazie ai gradi alcolici che arrivano anche ai 13,5°.

Assai ricercato come vino da pasto, il Brunello si adatta alle carni rosse, ai sapori intensi di tartufo e funghi, formaggi duri come il pecorino toscano e il parmigiano reggiano, oppure molli come il gorgonzola.

La sua massima esperienza, per molti però, è rappresentata dal suo successo come vino da meditazione.

Per le annate più famose, in particolare, sono consigliate le degustazioni al di fuori dai pasti, per assaporarne ogni sfumatura.

Non è necessario essere dei sommelier per gustarlo al meglio, ma di certo chi si intende delle sfumature di sapore o magari ha frequentato un corso degustazione vino Milano, è sicuramente in grado di assaporarne aromi e sentori al massimo.

Va versato nei bicchieri di cristallo o calici ampi, panciuti: saranno il viatico per poter sprigionare al massimo tutto il bouquet di aromi. Nel caso di vini invecchiati, il Brunello andrebbe fatto decantare ovvero ossigenare nelle caraffe di cristallo apposite, o decanter, per poterne cogliere i profumi adeguatamente.

La temperatura ideale è di 18-20 °C, in particolare nel caso di sorseggio da meditazione senza l’accompagnamento del cibo.

I vini da meditazione come il Brunello vanno sorseggiati lentamente, in modo che sprigionino la grande complessità degli aromi che avvolgono e che sono persistenti, così come i sapori al palato.

Le quantità non devono essere eccessive, e se spesso vengono scelti per la meditazione dei vini liquorosi il Brunello pur avendo altra struttura, è stato acclamato come vino top da molti enologi e sommelier, in particolare nella versione del marchio Biondi Santi che produce uno dei migliori Brunello di Montalcino in assoluto.

Ogni Brunello migliora col tempo, grazie a lunghi invecchiamenti che possono andare dai 10 ai 30 anni, conservati anche più a lungo in alcuni casi particolari. La cantina fresca e senza odori che possano inficiarne l’aroma, promette un Brunello unico a chi lo degusterà dopo anni. Il bello della meditazione, è anche quello di pensare che una bottiglia invecchiata per anni non può essere pasteggiata in mezz’ora ma va degustata con calma e piacere, come merita.

 

Il successo delle bottiglie di Brunello

Viaggiano in tutto il mondo, sempre con posti in prima fila. Sono le oltre 8 milioni di bottiglie di Brunello di Montalcino, che annualmente escono dalle cantine di questa ristretta zona di produzione toscana, per arrivare in ogni parte del globo. Almeno il 70% viaggia fuori dai confini nazionali, per raggiungere gli USA (30%) , gli atri paesi europei (20%) e i paesi asiatici e il resto del mondo per quel che ne rimane.

Gli italiani lo bramano ugualmente, e ad un costo di circa 20-30 euro a bottiglia, un Brunello può essere degustato in solitudine o in compagnia, a tavola come davanti ad un paesaggio suggestivo.

Fondamentale è rispettare il suo carattere, e spesso se in terra nostrana è facile immergersi in un contesto similare, all’estero molti sono i corsi di avvicinamento al vino per far comprendere al meglio come degustare questo nettare di Bacco, frutto di un territorio e di un clima unici.

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