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sabato, Maggio 4, 2024

Il 29 salva Forio. Sul suolo pubblico Del Deo se ne lava le mani, ci penserà il prossimo sindaco

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Gaetano Di Meglio | Il suolo pubblico a Forio è un disastro? Si. E’ stato, però, il liet motiv che ci ha accompagnato in questo lungo inverno costellato delle più diverse notizie. La revoca dell’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico da Citara fino a Via Marina ha già provocato numerosi contenzioni giudiziari. Un fuoco incrociato contro il comune di Francesco Del Deo che, venerdì si appresterà a votare in commissione il suo nuovo regolamento per la COSAP, o meglio il “regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, privato assoggettato ad uso pubblico o privato visibile da spazi pubblici”.

Un regolamento che prevede lo stesso impianto del precedente e che introduce il il “Disciplinare per le occupazioni del suolo pubblico da effettuarsi all’esterno dei pubblici esercizi per la somministrazione – installazione di strutture e pedane”.

Si copre un vulnus ma la parte che rende tutto interessante sono le norme finali del regolamento, e precisamente, quelle che riguardano le disposizioni transitorie.

Ecco l’articolo 29: “Restano confermate le occupazioni già esistenti ed assentite, ovvero quelle scadute al 31.12.2016, o per le quali risultano essere stati adottati provvedimenti di revoca, salvo il pagamento del canone previsto o di quelli arretrati, fatta salva la facoltà del titolare di rinunciarvi. Tali occupazioni saranno autorizzate nello stato di fatto in cui sono, esclusivamente per altri due anni, tempo necessario alla presentazione di idoneo progetto di adeguamento al presente regolamento, da effettuarsi entro e non oltre 60 gg dall’adozione dello stesso. Adeguamento che dovrà concludersi improrogabilmente entro i due anni, pena la decadenza dell’atto concessorio, senza necessità di ulteriori atti amministrativi. Le occupazioni esistenti ma non assentite, dovranno essere adeguate alle prescrizioni del presente Regolamento salvo il pagamento del canone previsto o di quelli arretrati. I soggetti interessati dovranno presentare apposita istanza in 6 copie all’Amministrazione Comunale, corredata dallo stato di fatto e da quello di progetto di adeguamento, a pena di decadenza, entro un anno dall’entrata in vigore del presente Regolamento, secondo le modalità contemplate dall’art. 7 dell’Allegato A) del Regolamento in quanto compatibili. Le concessioni di occupazioni di suolo pubblico, relative a domande presentate prima dell’entrata in vigore del presente Regolamento ed ancora in istruttoria, sono rilasciate in base alle norme previste dal presente Regolamento.”

Avete letto bene “Restano confermate le occupazioni già esistenti ed assentite, ovvero quelle scadute al 31.12.2016, o per le quali risultano essere stati adottati provvedimenti di revoca” e ancora “Tali occupazioni saranno autorizzate nello stato di fatto in cui sono, esclusivamente per altri due anni, tempo necessario alla presentazione di idoneo progetto di adeguamento al presente regolamento, da effettuarsi entro e non oltre 60 gg dall’adozione dello stesso”.

C’è chi grida all’abuso d’ufficio reputando questa norma del tutto irrispettosa della normativa vigente tanto che, al prossimo consiglio comunale (dove già si annuncia l’assenza della minoranza) la maggioranza di Francesco Del Deo dovrà approvare il regolamento oltre che il bilancio e ridare a Forio ancora “respiro” per altri due anni. E poi? Come si sanano le posizioni non conformi? Costringendo tutti a demolire e rifare quanto in loro possesso? Qual’è la strategia di una classe politica che non riesce a sanare l’esistente e che si preoccupa, solo, di continuare a consentire clientele politiche. Proprio quella che stiamo assistendo: dare un calcio al pallone e mandarlo nella tribuna e aspettare che tra due anni, il prossimo sindaco che sarà eletto dai foriani sarà chiamato a risolvere. Il brutto metodo democristiano che torna prepotente (mai aggettivo fu più adatto alla politica di Del Deo!) e che impone la sua “abusività” di fondo che è utile solo a tenere a bada o sotto ricatto politico i cittadini. Nessuna soluzione che risolva la vicenda. Nessun intervento intelligente che sia destinato a proiettare nella dimensione dell’autorizzazione e della certezza del diritto la classe imprenditoriale del comune di Forio.

Tutti salvi? Gli amici degli amici sicuramente si. E, mentre le denunce passate e presenti maturano tra le deleghe di indagini della Procura, i cittadini di Forio rinunciano, ancora una volta, da una politica che sia rispettosa dei diritti e dei doveri dei suoi elettori.

 

 

5 COMMENTS

  1. Questa purtroppo e’ la prassi di tutti I comuni isolani.le clientele continuano ad a usaril suolo public o senza pagare I do vuti canoni ai comuni. Come si puo’essere progredire con questo modo di fare?

  2. I foriani devono ringraziare i vari Del Deo Savino Regime Monti se oggi si ritrovano un territorio distrutto e fatiscente,hanno svenduto i beni dei doriani,porto,strisce blu,N.U. ed ancora oggi manovrato da dietro le quinte,gira e volta sono sempre loro nonostante i loro nomi non compaiono da nessuna parte, Forio grazie a queste persone è diventata una prostituta

    • Sig. Luigi forse sarebbe meglio studiare un po’ l’italiano. Non conosco il problema e da come Lei scrive neanche l’ho capito.

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