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domenica, Maggio 5, 2024

Giovanni Di Meglio fra noi

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Anna Di Meglio Copertino | Amico di famiglia da sempre, Giovanni Di Meglio, quando le famiglie rappresentavano legami così saldi e fecondi da gemmarne altri, altrettanto saldi, altrettanto fecondi verso l’esterno.
Uomo e docente dalla forte personalità, dalla naturale autorevolezza, capace di gestire non solo una classe, ma un intero istituto, come di fatto avvenne soprattutto nelle lunghe fasi di “interregno”, in cui si alternavano in breve tempo presidi non isolani. Per anni Giovanni Di Meglio assicurò la continuità, la coerenza, il legame con il territorio, un punto di riferimento per la comunità scolastica e isolana. Rappresentò, insieme ad altre figure di spicco, il Mattei.
Intelligente, arguto, amabile e accattivante, comprensivo, ove possibile, ma anche ruvido, definitivo e rigoroso, ove necessario.
Tempi diversi , quelli in cui gli enti educativi – famiglia, scuola – condividevano posizioni e obiettivi comuni, da certa pedagogia ritenuti eccessivamente severi , salvo poi consentire, una più moderna impostazione invalsa, la degenerazione dell’azione educativa nel lassismo, nello sbando e nella deleteria mancanza di punti di riferimento riconoscibili e riconosciuti.
Giovanni, altra generazione, non incorse in tali equivoci. Sapeva essere “padre”, capace di comprensione, senza perdere la consapevolezza del ruolo, attento a rappresentare un esempio, per le nuove generazioni, di serietà e di necessaria assunzione di responsabilità.
Intellettuale e politico di sinistra, coniugò i principi di educatore a quelli civili e ideologici in senso più vasto, fondati sull’attenzione verso le garanzie sociali e di cittadinanza.
Sono fiera di averlo conosciuto, di averne ottenuto l’amicizia e la stima professionale. Ci siamo sostenuti a vicenda nella impegnativa quotidianità del mondo del lavoro, cercando di guardare al di là del piccolo opportunismo del momento, avendo a cuore la scuola, in particolare il destino del Mattei di Casamicciola, storico luogo di preparazione di tante generazioni , uno dei più significativi poli di riferimento della comunità scolastica isolana.
Una grande scuola, per la sua stessa peculiarità di indirizzo tecnico, sempre al passo coi tempi.
L’ho incontrato di recente, sul lungomare , in un tiepido e crepuscolare pomeriggio d’autunno. Era smagrito, stanco, ma sempre affascinante, lucido, attivo nella mente, vitale e ardente nello spirito, pronto ad appassionarsi e a indignarsi per il destino incerto e contraddittorio della scuola e della società. Mi ha esortata, con quel suo tono perentorio e, insieme, incoraggiante, a non cedere mai : “Tu sei una risorsa preziosa. Sei una garanzia. Dobbiamo fare qualcosa …” Abbiamo parlato a lungo. A lungo. Sembrava non voler smettere mai. “Verrò assolutamente a salutare Tina, tua madre”.
Affettuoso. Propositivo, volitivo, proiettato in avanti.
“Dobbiamo …”
Lui c’era. E c’è .
Nella mia mente, nel mio cuore. Nella mia memoria. E in quella della nostra comunità.
Giovanni Di Meglio: una risorsa preziosa e inesauribile.
Fra noi.

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