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sabato, Maggio 4, 2024

Finalmente nominato il giudice togato a Ischia. Chiuso mezzo tribunale

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Si accomoderà in un palazzo mezzo disastrato. Il capo dell’Ufficio tecnico Arcamone ha firmato l’ordinanza che inibisce l’utilizzo dell’ala destra del piano terra del palazzo di giustizia. Richiamando la relazione dei Vigili del Fuoco intervenuti dopo il crollo di una parte del solaio

dall’edizione de Il Dispari cartaceo di sabato

PAOLO MOSE’ | Il palazzo di giustizia di Ischia è ormai transennato nella parte inferiore e si attende solo che l’ordinanza che dichiara l’inagibilità venga firmata dal vice sindaco e notificata a chi di fatto ha la responsabilità della struttura del tribunale. Il responsabile dell’Ufficio tecnico, l’arch. Silvano Arcamone, ha scritto il provvedimento tecnico alla luce dell’ispezione eseguita congiuntamente con i Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti su richiesta dell’ufficiale giudiziario Dario Rizzotto. Dalle indiscrezioni trapela che l’arch. Arcamone si rifà nel suo provvedimento a quanto accertato nell’immediatezza dei fatti dai Vigili del Fuoco. I quali hanno constatato il distacco di un pezzo del soffitto, i cui detriti hanno parzialmente sommerso i fascicoli sottostanti. La cosiddetta aula magna è di fatto chiusa all’accesso di chicchessia, con tanto di nastro e scrivanie piazzate per l’occasione. Il dubbio resta per la funzionalità della cancelleria penale, degli ufficiali giudiziari e della stessa stanza del giudice, che sono posizionate nella parte destra all’ingresso dell’edificio. Quell’area era stata dichiarata immediatamente non più idonea per la presenza sul solaio di una massa di acqua piovana che è rimasta stagnante e che con il suo peso potrebbe provocare ulteriori cedimenti.

Il tecnico comunale si è rifatto nella sua ordinanza a quanto di fatto deciso dai pompieri. Una presa di posizione che di fatto demanda ai Vigili del Fuoco l’ultima parola. Consentire o meno che le attività d’ufficio possano continuare ad essere svolte in quell’area. Cosa accadrà? Molto semplicemente lunedì prossimo il giudice coordinatore, una volta acquisita l’ordinanza comunale, chiederà lumi ai Vigili del Fuoco che dovranno, si presume, dare una risposta esauriente. Salvo che non giunga una precisazione di quelle tecnico-burocratiche che servono per non assumersi troppe responsabilità su chi deve dire una parola chiara e definitiva. Potrebbe accadere che la palla possa ritornare nuovamente nelle mani dei tecnici comunali, i quali hanno la funzione e la capacità professionale per stabilire se una parte dell’edificio è utilizzabile o meno.

Dopo tante notizie negative che sono piovute sul palazzo di giustizia di Ischia, ne arriva finalmente qualcuna positiva e che soddisfa gli avvocati penalisti. Dopo tanta incertezza e attesa spasmodica, il presidente del tribunale ha finalmente nominato un giudice togato a cui demandare la responsabilità dei processi di competenza della sezione di Ischia. Si fa il nome insistentemente del giudice Alberto Capuano, a lungo gip presso il tribunale di Napoli ed attualmente in servizio presso la III sezione penale in composizione collegiale. Un trasferimento che non sarà molto lungo, il tempo necessario per continuare a portare avanti una struttura che appalesa moltissime difficoltà e soprattutto disfunzioni. Il giudice Capuano giungerà la prossima settimana e il primo impatto non sarà certamente favorevole. Trovandosi di fronte un “panorama” per nulla rassicurante e le molteplici difficoltà per imbastire i processi e condurli fino alla fine.

 

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