lunedì, Novembre 11, 2024

Don Stephan cittadino onorario di Serrara Fontana: “la sua fervida speranza”

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Il consiglio comunale riconosce anche un encomio solenne a Don Antonio Mazzella

L’Amministrazione di Serrara Fontana ha approvato, nella seduta di Consiglio Comunale del 23 settembre 2024, la proposta a firma del Sindaco Irene Iacono e del Vice Sindaco Rosario Caruso di concessione della cittadinanza onoraria a Don Eric Stephan Randrianantenaina e di encomio solenne a Don Antonio Mazzella. Entrambi, da circa un anno, presenti nella Parrocchia Santa Maria della Mercede, nella Parrocchia Santa Maria del Carmine e nella Rettoria di Santa Maria Assunta e San Giacomo rispettivamente come collaboratore e come vice Parroco.

I riconoscimenti giungono per motivazioni che vale la pena riportare su queste colonne: “Don Eric Stephan Randrianantenaina si è fatto apprezzare dalla comunità di Serrara e Fontana per le sue qualità umane e per aver fatto della semplicità e disponibilità, verso il popolo di Serrara Fontana, il fulcro della sua opera. Infaticabile e sempre pronto ad aprire il suo cuore a quanti avessero bisogno anche solo di una parola di conforto, ha saputo unire e mai dividere, con il suo sorriso sincero. Si è fatto conoscere come uomo prima che come sacerdote. Ha generato speranza e fiducia e ci ha mostrato il significato autentico della gratitudine e della semplicità. Sempre presente nelle occasioni importanti per la nostra comunità, è stato un punto di riferimento cristiano e umano. Si è distinto per aver predicato la parola di Cristo non solo dal pulpito di una Chiesa ma anche con azioni semplici e così ricche di umanità. La sua umiltà gli ha consentito di diventare parte integrante del tessuto sociale cittadino. Don Eric Stephan Randrianantenaina è, e resterà, un esempio da seguire. Certi di esprimere un sentimento comune, egli avrà sempre nei cuori dei nostri concittadini che lo hanno conosciuto un posto speciale”;
“A Don Antonio Mazzella per il contributo umano e sociale offerto alla cittadinanza; per le iniziative intraprese nelle comunità di Serrara e del Ciglio; per il conforto e la vicinanza verso gli ammalati di Serrara Fontana, in particolare per quanti sono ricoverati nella RSA Villa Mercede; per lo spirito di collaborazione, la mitezza e l’umiltà messe a disposizione dei concittadini di Serrara Fontana con la fervida speranza che la Sua opera pastorale continui a lungo nella nostra comunità”.

Emerge con forza, leggendo queste righe, il profondo senso di gratitudine dell’Amministrazione Comunale per il prezioso lavoro di Don Stephan e Don Antonio. Questi due sacerdoti, con approcci diversi, hanno saputo arricchire la comunità di Serrara Fontana contribuendo in modo significativo alla crescita spirituale e umana dei fedeli.
Per Don Eric Stephan Randrianantenaina il riconoscimento rappresenta anche un commosso saluto poiché si prepara a tornare nel suo paese d’origine, il Madagascar, dove è stato nominato parroco, come vi abbiamo già raccontato su queste colonne. La speranza è che il legame con Serrara Fontana rimanga vivo e che possa tornare per un periodo più prolungato.

Diverso è il discorso per Don Antonio Mazzella, la cui permanenza nella comunità potrebbe essere possibile. Di certo, se il Vescovo dovesse decidere in tal senso si eviterebbe l’ennesimo cambio a breve termine che spesso genera disorientamento e sfiducia specialmente quando i sacerdoti hanno saputo operare bene dando la giusta importanza a tutte le realtà del territorio.
Il 24 sera, nella Parrocchia Santa Maria della Mercede, i presenti hanno vissuto un momento di intensa emozione con la messa celebrata dal Vescovo del Madagascar, Mons. Razafitsimialona Luc Oliver. La sua capacità di leggere in italiano tutte le preghiere e di offrire un’omelia in francese, poi tradotta, ha toccato profondamente i cuori. Visibilmente commosso, Monsignore ha espresso la sua gratitudine alla comunità per l’accoglienza riservata a lui e a Don Eric.

Al termine della celebrazione, il Sindaco Irene Iacono e il Vice Sindaco Rosario Caruso hanno letto le motivazioni dei riconoscimenti, suscitando sincera commozione.
Di certo, nel giorno dedicato alla Madonna della Mercede, si sono gettate le basi per un ponte di solidarietà con il Madagascar, un gesto che promette di arricchire umanamente entrambe le comunità.

La storia di Don Stephan, in questo piccolo paese di 3000 abitanti, si erge anche come un esempio luminoso di integrazione. Don Stephan non è stato accolto come un ospite ma è diventato parte integrante delle famiglie, ha lavorato per migliorare la conoscenza della lingua italiana, è riuscito finanche a conseguire la patente di guida e ha fatto conoscere la sua cultura e la sua terra d’origine attraverso racconti e immagini. Il riconoscimento di questi due giovani preti deve far riflettere per un ulteriore, non sottovalutabile, aspetto soprattutto in un tempo segnato da scandali che coinvolgono il clero: Don Eric e Don Antonio hanno dimostrato, con la loro serietà e umiltà, che azioni silenziose e sincere possono costruire solide fondamenta per la crescita umana e spirituale, specialmente dei giovani. Per Serrara Fontana, a cui è notorio sono particolarmente legato dai tempi dell’infanzia, c’è ora la speranza che sia dia inizio ad un nuovo tempo di condivisione e fratellanza anche all’interno delle Parrocchie.

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