fbpx
martedì, Maggio 7, 2024

Don Giovì, il parroco d’oro della parrocchia di San Vito

Gli ultimi articoli

Gaetano Di Meglio | Dopo mesi burrascosi, dopo le polemiche, dopo gli sconti e con molti ancora toccati dalla storia recente della Parrocchia di San Vito, questi che viviamo sono giorni di Festa.
Questa sera, alle 18.00, infatti, tutti i sanvitesi di Forio si ritroveranno attorno al loro Parroco. A quel Don Giovì che, festeggia il 50esimo anniversario di parroccato.

La Santa Messa e poi il momento conviviale della comunità parrocchiale con la presenza del gruppo teatrale “I Ragazzi di San Vito” diretto dal Prof. Filippo Visone è l’occasione per provare a guardare oltre allo screzio vescovile. Per guardare oltre la polemica e distogliere lo sguardo dalla ferita del “diritto di Patronato” che continua a sanguinare. Ma ora è festa. Per Don Giovì e per la parrocchia di San Vito Martire a Forio.

«Carissimi fedeli, – cinquant’anni fa – si legge nel manifesto che annuncia il programma delle celebrazioni -, tra lo stupore e l’entusiasmo del popolo di Forio, il Vescovo Mons . Dino Tommasini, nominava Parroco di San Vito, Mons. Giuseppe Regine. Da allora, intere generazioni di fedeli sono state da lui evangelizzate, battezzate, comunicate, assolte, sposate e accompagnate all’incontro con il Redentore. A lui hanno fatto riferimento sacerdoti e laici per chiedere consiglio e avere conforto. Cultore del bello, ha trasmesso la passione per la custodia dell’arte a tanti; con la sua enciclopedica cultura ha stupito molti e ha sostenuto tanti altri negli studi. Grati a Dio, nelle nozze d’oro con la nostra parrocchia – conclude l’introduzione -, vogliamo elevare a Gesù Buon Pastore il nostro inno di lode e di ringraziamento per il ministero del parroco ed invocarlo affinché gli doni ancora forza e salute.»

Un primo momento di festa si è tenuto Venerdì 25 Ottobre con la celebrazione delle S. Messa e con una preghiera per le vocazioni guidata da Don Beato Scotti, direttore diocesano per le vocazioni.

Oggi pomeriggio, invece, si entra nel vivo, appunto, con la Messa per il cinquantesimo del parroco, mentre martedì mattina, il 29 ottobre, alle ore 11.00, ci sarà un momento diocesano quando si terrà la S. Messa con il clero della Diocesi presieduta dal nostro vescovo, Mons. Pietro Lagnese per ringraziare il Signore per i cinquant’anni di servizio pastorale di Mons. Giuseppe Regine.

Il profilo
Il parroco dell’unanimità in consiglio comunale
Don Giuseppe Regine divenne parroco della Comunità di San Vito Martire il 26 Ottobre del 1969. Canonico della Cattedrale d’Ischia, Rettore della Madonna della Libera è stato recentemente insignito del titolo di Monsignore.

Il consiglio comunale di Forio all’unanimità aveva indicato il suo nome al Vescovo Dino Tommasini: San Vito aveva bisogno di un parroco carico di energie, colto, amante del bello, affabile col popolo. La felice collaborazione tra il Comune di Forio e la Curia ottenne il meglio per la parrocchia e per l’intera Forio, in quanto il parroco sarebbe divenuto anche il custode del Tempio, della statua e del culto del Patrono San Vito.
Sono passati 50 anni da quella festa di Cristo Re e l’opera di Mons. Regine è sotto gli occhi di tutti. Da subito si adoperò per applicare le indicazioni del Concilio.
Nel giugno del 1970 l’area presbiterale veniva ammodernata con la creazione dell’altare CORAM POPULO e dell’ambone. Conoscitore della storia e dell’arte, amante del bello si è adoperato affinché questa Chiesa Madre risplendesse per decoro e, con essa, le altre due chiese del territorio parrocchiale, quella di San Carlo al Cierco e quella di san Domenico alla Bocca.
Tutto è stato fatto restaurare dal Parroco: la struttura, i mobili, le suppellettili, le statue, i quadri, i paramenti. In 5 decenni questa Chiesa è stata arricchita in tutti i sensi, fino ad essere insignita del prestigioso titolo di Basilica. Maestro di intere generazioni di seminaristi tra i seminari di Ischia e Salerno, dopo aver goduto per tanti giunti all’altare e per le infule per ben 11 di loro – tra cui il Cardinale Sepe, Arcivescovo metropolita di Napoli- , ha avuto la gioia di coltivare la prima vocazione della Diocesi al Diaconato permanente, don Salvatore Nicolella, nonché quella al sacerdozio del Canonico d. Giuseppe e di Fra Fedele Mattera.
Sempre circondato da volenterosi giovani, ha loro trasmesso la passione per la storia patria e per le tradizioni. Sotto la sua guida, nel 1996, la venerata statua della Madonna della Libera fu solennemente incoronata con diadema e stellario d’oro. Con lui la festa patronale ha raggiunto un ineguagliato splendore, specie nel 2003 allorquando Forio esultò nei 1700 anni del martirio del Protettore e nel 2017 in occasione dei 230 anni della statua d’argento del Sammartino. Sotto la sua supervisione ha avuto origine la prestigiosa corale polifonica di S. Vito guidata dapprima dal M. Tenore Nello Di Maio ed ora dal nipote M. Gianvito Di Maio.
.Portò a Forio l’esperienza del Cammino Neocatecumenale, suscitando lo stupore di tanti: sebbene l’età avanzasse, lo spirito risultava sempre disposto al sacrificio e ad accettare le novità pur di beneficare i fedeli. Quanto bene spirituale e umano è passato attraverso la sua persona! Ormai 84enne fu chiamato a nuovo ministero: reggere la diocesi nei mesi di sede vacante. In quel delicato periodo la soddisfazione di rappresentarla al Papa Benedetto XVI nella visita ad limina apostolorum, raccogliendo anche lì la stima e l’affetto dell’episcopato campano e dello stesso Pontefice.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos