fbpx
domenica, Maggio 19, 2024

Tassa di soggiorno: una delibera da annullare | #4WD

Gli ultimi articoli

Daily 4ward di Davide Conte del 7 maggio 2024

Visto che, come al solito, la nostra Comunità dimostra sempre meno coraggio di Don Abbondio nell’esprimere il proprio dissenso o, quanto meno, un tantino di spirito critico verso ciò che non va nella pubblica amministrazione locale, abbiamo provveduto a nome della ditta individuale che gestisce il nostro bed and breakfast di famiglia a presentare un esposto al Garante per la Protezione dei Dati Personali e una richiesta di annullamento in autotutela al Comune di Ischia, relativamente alla delibera di consiglio comunale n°7 dell’11 aprile scorso in materia di regolamento per la tassa di soggiorno.

Nelle modifiche al regolamento esistono una serie di criticità non indifferenti. Innanzitutto, c’è un problema di privacy enorme sia per il trattamento dei dati da parte del Comune (che ne è il titolare) ma anche e soprattutto della società titolare del sistema Paytourist. Quest’ultima, in particolare, verrebbe ad incamerare indebitamente i dati sensibili segnalati dalle singole strutture senza che vi sia alcuna autorizzazione dell’Ospite al trattamento degli stessi, a cominciare da quelli giunti a Ischia in aprile scorso e i cui dati dovrebbero essere già stati trattati nella dichiarazione del mese corrente.

Per quanto lodevole l’obiettivo di limitare l’evasione fiscale in materia di tassa di soggiorno, resta assolutamente discutibile l’obiettivo di un non meglio definito trattamento dei dati in vista di attività di profilazione e marketing sulle presenze turistiche da parte della fantomatica DMO del Comune. E come se non bastasse, non risultandomi alcun obbligo di legge per le strutture ricettive di inviare questi dati sensibili al Comune o a qualsiasi altro ente che non sia l’autorità di Pubblica Sicurezza se non scaturente dalla delibera di consiglio comunale di cui Vi ho parlato, questa disposizione costringerà le strutture stesse, e non solo nelle ventiquattr’ore obbligatorie, a tornare più volte sugli stessi dati, perché le partenze anticipate o i prolungamenti di soggiorno non sono certo rari in tali attività.

Quanto al trattamento dei dati ai fini del rilascio della ricevuta telematica, le strutture hanno già l’obbligo di inserire nella ricevuta o fattura o scontrino fiscale al cliente l’indicazione della tassa di soggiorno incassata che andrà poi ripetuta al Comune. Di conseguenza, non c’è nessuna ricevuta da emettere al check-in dell’ospite, men che meno da parte del Comune.

Intanto, per quanto ci riguarda, procederemo a versare le prossime tasse di soggiorno secondo la vecchia procedura, integrando al bonifico mensile una pec con la dichiarazione delle presenze soggette ad imposta.

1 COMMENT

  1. C’é anche un altro problema:
    Sul nuovo portale del comune risultano attive meno di 100 strutture,
    mentre su Booking sono presenti 150,
    invece su Airbnb ne risultano 560.
    Quelle che mancano dove sono ?
    Non é che il comune attraverso il nuovo software abbia deciso di tenere sotto controllo i regolari ed ignorare tutti gli altri?

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos