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lunedì, Maggio 6, 2024

Cuore gialloblu

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Tanta sofferenza, ma alla fine è arrivato un punto d’oro. Al termine di una gara tutta cuore e sostanza, l’Ischia di Mister Bitetto ferma sul pari la capolista Casertana. Ancora una volta tormentati dall’incredibile sfortuna che ha caratterizzato questo mese di ottobre, i gialloblu si confermano squadra dal grande carattere, capace – sebbene in rare occasioni – di impensierire finanche una delle difese meno battute del girone meridionale. Ci riesce nonostante le assenze di Fall, Mancino, Moracci, Kanoute e degli infortunati dell’ultim’ora Bruno e Armeno.

La prima sorpresa della gara è la tenuta di gioco degli isolani, che finalmente tornano ad indossare i colori sociali: la maglia è la solita blu con l’immagine stilizzata del Dopolavoro degli anni’30, i pantaloncini e i calzettoni, invece, sono gialli. I casertani rispondono con la tenuta da trasferta, completamente bianca con inserti rosso e blu, a dimostrazione che i colori sociali devono esserci sempre e comunque. L’altra sorpresa di inizio gara è rappresentata dall’assenza, tra gli ospiti, dell’ex Mario Finizio, applaudito al pari di Ciotola quando ad inizio gara raggiunge la panchina: al posto del terzino c’è Alfageme, calciatore dalle spiccate doti offensive; le altre sorprese di formazione sono rappresentate dall’attaccante Gianluca De Angelis e dal mediano Ivan Rajcic, preferito ad Agyei. L’Ischia, invece, conferma l’ormai collaudato 4-3-2-1, con l’annunciato avvicendamento tra Moracci e Patti.

Nei primi minuti di gioco la Casertana mostra tutta la sua superiorità tecnica: non è un caso che nel primo quarto d’ora l’Ischia non sia capace di giungere nell’area di rigore avversaria. La difesa gialloblu viene superata con grande facilità dagli ospiti, pericolosi soprattutto con Alfageme (che sguscia spesso sulla fascia destra) e con Negro, quest’ultimo sovente in posizione di offside. A guidare il gioco dei casertani è Rajcic, vero motorino di centrocampo e protagonista con una percentuale altissima di passaggi riusciti. Dopo i primi minuti in apnea, i gialloblu riescono a prendere le misure: Orlando appare ispirato, si invola spesso in velocità dimostrandosi in netta crescita dal punto di vista fisico. Un’ottima notizia, questa, per Bitetto e per i tifosi gialloblu, che hanno trovato il degno sostituto di Ameth Fall. La maggior parte dei suppoter isolani al 27′ applaude l’ex Pasquale Rainone, uscito per infortunio: per lui, protagonista di tre anni ad altissimi livelli con la maglia dell’Ischia, si sospetta un problema muscolare. Dopo l’infortunio del centrale di difesa, si registra il ritorno arrembante della Casertana che appare più pericolosa dopo il cambio tattico della mezzora: i falchetti passano da una difesa a tre ad un classico 4-4-2, con Tito arretrato nel ruolo di terzino di sinistro e D’Alterio sulla fascia opposta. L’Ischia si difende bene con un ormai collaudato 4-1-4-1 in fase di contenimento, mentre quando c’è a costruire sono troppi i disimpegni errati. Il dominio rossoblu porta solo a due occasioni per Mancosu e compagni: clamorosa quella per Idda, ma il difensore non sfrutta di testa una palla invitante a due passi dal portiere Iuliano (quasi inoperoso nella prima frazione). Giusto, a conti fatti, il risultato della prima frazione: le squadre hanno rispettato il copione annunciato alla vigilia, con gli ospiti a fare il gioco e gli isolani bravi nelle ripartenze soprattutto grazie ad un ottimo Orlando.

Nella ripresa, dopo i primi minuti di marca gialloblu, i casertani si fanno vedere con insistenza in attacco. I padroni di casa, che quasi rinunciano a giocare, devono anche fare i conti con l’ennesimo infortunio stagionale: Francesco Bruno è costretto a lasciare il campo dopo una settimana di allenamenti a singhiozzo (come a Lecce, probabile affaticamento muscolare); al suo posto entra Guarino, che si schiera al centro della difesa, mentre viene riproposto Patti da terzino sinistro. A dominare è la squadra di Romaniello, ma – nonostante non riescano a macinare gioco – gli isolani quando si affacciano danno l’impressione di potere pungere, alla luce soprattutto di una difesa ospite particolarmente ballerina quando viene messa sotto pressione. Il tecnico locale nella ripresa prova le carte Finizio e Ciotola: i due ex gialloblu compongono la corsia di destra, ma si fanno vedere solo in rarissime occasioni. Non è un caso che se nel primo tempo la corsia più pericolosa era quella occupata da Alfageme, nella ripresa i casertani insistono soprattutto sul sinistra con Tito e, soprattutto, Negro. Nel finale l’Ischia si difende con cinque difensori di ruolo – da segnalare l’esordio in gialloblu di Savi – ma la Casertana è troppo frettolosa ed imprecisa, come dimostrano le clamorose occasioni non sfruttate da Negro e Idda. Al triplice fischio ad esultare sono i gialloblu, che adesso possono guardare con fiducia alla trasferta di Andria, quando nel motore ci saranno un Mancino e un Kanoute in più. E scusate se è poco.

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