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sabato, Maggio 18, 2024

Compravendite immobiliari in Italia: forte contrazione su base annuale

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I dati Istat mostrano un’attesa e consistente contrazione delle compravendite immobiliari in Italia su base annua. Il dato, atteso dagli esperti, parla di una perdita di quota dell’11,6% delle transazioni. I mutui, invece, hanno perso il 31%.

Si tratta dell’ennesimo dato con segno meno del 2023 che volge alla fine. A dimostrazione di ciò, è possibile citare i numeri messi recentemente in primo piano dall’Agenzia delle Entrate, che ha parlato, per i mesi compresi fra aprile e giugno, di una perdita di quota delle compravendite pari al 16% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Come già detto, si tratta di un calo più che atteso e frutto dei dieci rialzi consecutivi dei tassi da parte della BCE. L’ultima riunione degli alti rappresentanti della Banca Centrale Europea non ha portato a ritocchi in merito, ma si parla comunque di mantenimento a livelli restrittivi ancora per un po’.

Da non dimenticare in tutto questo è che, oltre alla mera questione numerica e alla necessità di far quadrare i bilanci familiari e personali quando si chiede un mutuo, anche la questione psicologica ha un ruolo e un impatto ovviamente negativo sulla fiducia dell’utenza.

I dati del secondo trimestre dell’anno

Nel corso del secondo trimestre dell’anno in corso, in ambito residenziale sono state concluse 184mila transazioni a livello nazionale. Si parla di circa 35mila abitazioni vendute in meno rispetto al medesimo periodo del 2022.

I dati negativi riguardano in particolare i Comuni capoluogo, con una perdita di quota media del 17%.

Come riportato dall’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate, il secondo trimestre dell’anno è stato all’insegna della flessione importante pure per i centri minori, con una perdita media del 15,4%.

Come cambia la situazione lungo la penisola

L’Istat ha fornito dati specifici relativi alle varie zone del Paese. Quella che ha visto la perdita maggiore su base annua è stata il Nord-ovest, con una contrazione delle compravendite pari al 16,5%. Secondo posto per il centro, con -16% e terzo per il Nord-Est, con -7,8%.

Le isole e le Regioni meridionali, invece, perdono rispettivamente il 4,9 e il 4,6%.

Il calo dei mutui

Il già citato calo dei mutui ha interessato tutto il Paese, con la punta massima nelle zone di Nord-ovest, dove è stato perso oltre il 20%.

Parlando nello specifico del primo trimestre dell’anno, gli esperti Istat sottolineano il fatto che la perdita di quota è riflesso dei dati degli ultimi mesi del 2022.

Archiviati gli otto trimestri consecutivi di crescita tra fine 2020 e la metà del 2022, è arrivata una forte contrazione che riguarda soprattutto il mercato immobiliare in ambito abitativo (i numeri dell’economico, invece, reggono bene).

In uno scenario in cui, nonostante le difficoltà, non mancano gli investitori – si tratta di un cluster che non ha bisogno di ricorrere al credito bancario in quanto attinge dai propri risparmi – cercare casa si sta rivelando un passo sempre più ostico da compiere.

Oltre ai tassi dei mutui alti, intervengono pure altri aspetti, come per esempio lo stock immobiliare ridotto – in molte città, come per esempio Bologna, è stato in gran parte cannibalizzato dagli affitti brevi – e poco adeguato per quel che concerne l’efficienza energetica.

Chi cerca casa, però, ha dalla sua diversi strumenti per arrivare al risultato. Uno di questi è il web, dove sono sempre di più le fonti specializzate.

Le case in vendita su immobiliovunque.it per comprare casa in ogni città italiana sono un esempio: il portale in questione, online dal 2018, propone annunci pubblicati solo da agenzie immobiliari qualificate.

L’utente, oltre ad avere la certezza di interagire solo con professionisti del settore, può anche visionare le recensioni degli ex clienti che si sono già avvalsi dei servizi delle varie realtà.

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