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sabato, Maggio 4, 2024

Colombaia, arriva l’amministrazione controllata

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L’assemblea non approva i bilanci: al via un piano pericoloso per la villa. Giovedì in consiglio comunale lo scioglimento e la revoca del comodato

Ieri mattina, come vi avevamo annunciato nell’edizione di Ischia, l’assemblea dei soci della Fondazione La Colombaia ha deciso di intraprendere un cammino molto più che irto.

Seguendo l’orientamento dell’organo revisore dei Conti, infatti, l’assemblea composta dal Comune di Forio, dalla Regione Campania (gli altri sono scappati via: Provincia di Napoli e Università di Parma) non ha approvato gli esercizi di bilancio relativi all’anno 2013. Una condizione che, di fatto, proietta la Villa che fu di Luchino Visconti verso lo “scioglimento”.

«Abbiamo tentato in tutti i modi di tenerla in vita – è stato il pensiero del sindaco di Forio, Francesco Del Deo – ma ci siamo accorti che la massa debitoria è talmente considerevole da rendere vano ogni tentativo. Un pozzo senza fondo, tra decreti ingiuntivi ed Equitalia. Abbiamo così illustrato ai consiglieri la situazione ed è parso evidente a tutti che la strada da perseguire per un reale rilancio della Villa di Luchino Visconti sia un’altra. Scegliere per la liquidazione, inoltre, è una scelta obbligata, soprattutto se consideriamo che l’organo revisore dei conti ha espresso parere negativo agli esercizio di bilancio che dovremmo approvare».

Secondo questo canovaccio, giovedì prossimo, in consiglio comunale si voterà per la revoca del comodato gratuito della villa di Zaro alla Fondazione e, contestualmente, si voterà anche la proposta di scioglimento e la richiesta di “amministrazione controllata”.

L’amministrazione di Forio, infatti, è decisa a chiedere al Tribunale di nomina un Liquidatore. Un atto, come abbiamo già detto ieri, che si presto ad essere un vero e proprio suicidio sia per il Comune sia per lA Fondazione stessa.

Secondo i consiglieri del Sindaco, infatti, i debiti della Fondazione (circa 300mila euro) dovrebbero sparire, ma secondo qualche osservatore attento alle leggi e cosciente della materia, qualsiasi Liquidatore arrivi, soprattutto se nominato dal Tribunale, chiederà all’Ente la cosa più elementare: “come si ripianano i debiti?” e, anche la sottrazione della Villa alla gestione della Fondazione potrebbe essere inficiata dallo stesso Liquidatore.

Dopo l’assemblea, la corsa ad integrare l’ordine del giorno del prossimo consiglio. Una corsa che, anche alla luce della massa debitoria, non convince nessuno.

Stando ai dati in nostro possesso (possono oscillare di poco) la Colombaia ha una massa debitoria di circa 300 mila euro di cui, diversi con Equitalia. Un possibile rateizzo con la “sanguisuga” di stato, però, potrebbe consentire all’ente di Francesco Del Deo di regolarizzare la propria posizione, di ricevere un DURC positivo e percepire sia i circa 100mila di fondi correnti da percepire dalla Regione, sia di entrare in possesso del finanziamento di 350 mila euro per effettuare i lavori alla Villa.

Una scelta, quella assunta da Francesco Del Deo che sembra un vero e proprio azzardo. Lo ribadiamo, magari riprendendo la tesi portata avanti da Vito Iacono. Sottrarre la Villa alla Fondanzione, oggi, è pericoloso. Se metti la Fondazione in liquidazione, infatti,  le togli l’unico bene che potrebbe portare dei frutti il rischio di far saltare tutta la manovra è molto più che reale.

Aspettando il consiglio comunale di Forio, però, è doveroso anche fare un’altra considerazione. Davvero si pensava di poter amministrare da zero e che tutto il pregresso fosse possibile cancellarlo o metterlo da parte come se niente fosse? Troppo facile, non credete?

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