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sabato, Maggio 4, 2024

Casamicciola: via il mammellone “Castagna”, ecco un giardino sul letamaio “Erg”

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Nuovo look per zona eliporto, ma è scontro sulle autorizzazioni e i progetti. Luigi Mennella: “Sono abusivi! La colpa è di Baldino. Chiedo il pronto intervento delle autorità e delle Forze dell’ordine”. E poi spunta una CILA last minute

Ida Trofa | In quel dell’Eliporto Giovanni Paolo II a Casamicciola Terme vanno in scena i lavori di movimentazione terra alla voce “Spiagge sicure“. Via il “mammellone Castagna“ quello del terreno da riporto ammassato durante la realizzazione della pista di atterraggio negli anni ’60 ed ecco i 300 mq extra confort per il nuovo arenile. I depositi e il “mammellone“? Sono finiti nel giardino che sta spuntando sull’ex sito ERG. Il progetto fallimentare per la delocalizzazione della pompa di Benzina. Il terreno lo sposti da qui e lo metti di là e così, con 8 mila euro del programma “Spiagge sicure“ la Fundera si rifà il look tra linea SID, bagnasciuga, stazioni belvedere e speriamo presto un nuovo marciapiede oltre lo squallore dei New Jersey.
D’altronde è la politica: loro creano il problema, loro lo risolvono motu proprio. L’auspicio è che almeno ora, dopo tutto, dopo tutto lo scempio perpetrato negli ultimi cinquant’anni, quella porzione di arenile rinnovato con un’intuizione e qualche pizzico di forzatura resti per sempre libera senza speculazioni e privatizzazioni di sorta e che l’arte ricreate intorno all’eliporto siano in sicurezza e fruibili alla collettività.
Intanto c’è chi non si accontenta del panorama e chiede di vederci chiaro oltre l’azzurro e le nuvole. Chiede che vi sia liceità negli atti.
E’ Luigi Mennella. Il consigliere comunale di minoranza si scaglia contro il lavori pubblici abusivi e la carenza di atti documentali a corredo anche di un importante intervento antropico come quello in corso sulla litoranea di Casamicciola Terme, tra demanio marittimo e gravi rischi per la sicurezza dell’eliporto. Tra spiaggia, cavi Enel per la centrale della Fundera non a norma, né in perfetta sicurezza. E poi spunta qualche CILA last minutes.
Stoccata non proprio velata alle difficoltà di interloquire con l’ufficio tecnico e soprattutto al sindaco Castagna che dirige le operazioni e al presidente del consiglio Nunzia Piro che fa da direttore dei lavori mirando l’operazione in corso.

Architetto Mennella ma questo nuovo look della Fundera e tutto questo fermento operaio?
“Chiariamo subito. I giardini sono bellissimi e ci piacciono molto. Ma questo non toglie che l’ufficio tecnico comunale di Mimmo Baldino e l’amministrazione Castagna debba avere le carte in regola e tutte le autorizzazioni per realizzarle. Siamo difronte all’ennesima forzatura e l’abuso di chi crede di potere gestire la cosa pubblica come casa propria, di chi esegue i lavori pubblici come i lavoretti in giardino“.

Tutto quel fermento di palameccaniche e vivaisti e non c’è un atto?
“So che nottetempo sia stata predisposta una CILA riparatrice. E per giunta ho tentato vanamente di visionare i progetti in municipio. Ma niente. In municipio ho chiesto che venissero prodotti gli atti del progetto, ma come al solito ho assistito ad un rimpiattino tra il capo dell’UTC Mimmo Baldino e l’Urbanistica di Maria Grazia Formisano. A Casamicciola Terme tutti i lavori pubblici sono cosi: senza autorizzazioni!“.

Nello specifico?
“Nello specifico sui lavori in corso alla Fundera non ci sono agli atti le autorizzazioni necessarie o documenti di progettazione, il passaggio in commissione paesaggio, l’invio alla soprintendenza e sopratutto manca l’autorizzazione ai sensi dell’articolo 55 del Codice della Navigazione che in maniera puntuale e specifica richiede tali note autorizzatorie trattandosi di opere ex novo. Poi va ricordato che ci sono i cavi Enel della centrale isolana. Mi riferisco ancora al muro di contenimento a 30 metri da via Pozzillo una strada importantissima che conduce anche all’ospedale dive si trovano le principali utenze dell’eliporto che compie voli sanitari.

A questo punto cosa pensa di fare?
Chiedo al sindaco Castagna che soprintende e a Nunzia Piro che fa il direttore dei lavori, mirando dalla suo mini suv la movimentazione delle palameccaniche, di fare chiarezza. Spero che le autorità e le forze dell’ordine vogliano fare chiarezza su quanto accade in quella zona. Come al solito a Casamicciola si usano due pesi e due misure. Le istallazioni arboree di sicuro rappresenteranno un rischio ed un pericolo per i velivoli operativi presso la elisuperfice. E non comprendo perché se il progetto della Benzina sia stato bocciato e sequestrato, perché incideva in maniera pesante con la linea di costa ed il demanio, con l’ambiente marino, parimenti non sia stata bloccata la realizzazione di queste opere che incidono sul demanio marittimo. Abbiamo provato ad avere chiarezza, ma come sempre non ci son atti, non si capisce questa ditta come operi e lavori con mezzi meccanici non sappiamo delle autorizzazioni e del relativo impegno di spesa, chi ha autorizzato i lavori, dove sta la gara d’appalto, dove sta la tutela dei lavoratori, la comunicazione all’Inail per gli operai impegnati. Sono tanti gli interrogativi e l’unico responsabile di questo ennesimo abuso è Baldino. Complice di Castagna e Piro. Anche se con la scusa “spiagge sicure“ vuole scaricare la responsabilità sulla Formisano che si occupa di suddetto progetto e magari chiedere alla Marina di Casamicciola dell’amico Gelsomino Sirabella di liquidare l’operazione“.

Insomma il restyling della litoranea in zona eliporto e zona ex ERG ora (ma forse è sempre stato cosi, ndr) si fa affare politico e promette di riservarne delle belle. Noi continuiamo a chiedere che gli spazi restino pubblici e che ci sia un formale impegno da parte del governo locale in tal senso: “no alla privatizzazione dei nuovi spazi“!

1 COMMENT

  1. È inutile. Siamo costretti a rimanere nel degrado. Se dopo 40 anni finalmente si pone riparo a quello scempio si alza subito un solerte consigliere comunale che si appella alla regolarità della procedura. Ma fino ad ora quella barbaria ambientale non lo ha preoccupato? Il rischio di cadere nel fossato non gli ha disturbato il sonno? Eppure è un architetto. A me semplice cittadino mi ha indignato vedere quello sconcio per decenni senza che qualcuno muovesse un dito per eliminarlo. Meglio un giardino illegale oggi che una discarica ieri e domani.

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