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sabato, Maggio 4, 2024

Capricho, scontro ad “alta quota” dal Commissario, Legnini convoca la conferenza speciale dei servizi per la demolizione

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Tra Comune e Demanio non si riesce a trovare l’accordo. Una storia dalle tinte assurde in un paese dove lo Stato litiga con sé stesso. Se pensiamo che Comune e Agenzia del Demanio stanno dalla stessa parte: quella pubblica. Forse i danni da terremoto, però, riescono a garantire un buon futuro all’edificio simbolo di moderno degrado e del progressivo fallimento di un gruppo imprenditoriale

La pantomima istituzionale dei locali che furono il “Bagno Mario” quando Piazza Marina non esisteva e il mare e la spiaggia arrivavano fino all’attuale Capricho continua. Il coacervo delle norme che si sovrappongono, le aree demaniali che continuano ad essere individuate come se strade, porti e città non esistessero e la pervicacia senza senso di qualche dirigente, forse, potrà terminare il prossimo 24 aprile. O meglio, il 24 aprile si inizia a mettere la parola fine con la convocazione della conferenza speciale dei servizi convocata dal Commissario Legnini dopo che all’ultima riunione del tavolo tecnico formalizzato ancora con un accordo istituzionale, le parti sono finite a “chi sono io e chi sei tu”. Uno scontro che va avanti da molti anni e che, solo ultimamente, è tornato d’attualità per il capriccio di qualcuno all’Agenzia del Demanio che si è ricordato di quell’edificio, sicuramente del Comune di Casamicciola Terme, ma che insiste su particelle di cui il Demanio rivendica “titolo” in virtù di un accatastamento.

La storia che vi abbiamo raccontato con un’inchiesta di tre puntate nel mese scorso, va avanti, più o meno, dal 1960 a puntate dilatate e ora potrebbe arrivare alla stretta finale con le decisioni che verranno assunte della “Conferenza” che ha indetto il Commissario Legnini. Una strada decisoria che, finalmente, dirà l’ultima parola su un edificio storico, emblema del degrado moderno in assoluto e del progressivo fallimento di un gruppo imprenditoriale e che il 21 agosto del 2017 è rientrato tra quegli edifici pubblici (la proprietà dell’immobile è certamente del Comune di Casamicciola Terme) che devono essere ricostruiti.

I tentativi di mascolinità istituzionale tra enti, tuttavia, si scontra contro le ordinanze e conto i decreti del Commissario Legnini che, per fortuna, può dire l’ultima parola.

Senza andare a pescare nella storia passata, al lettore basti sapere quelli che “Ai sensi delle norme e delle disposizioni richiamate in premessa, sono individuati e approvati come urgenti e di particolare criticità gli interventi di ricostruzione degli edifici comunali del comune di Casamicciola Terme danneggiati dagli eventi sismici, meglio descritti nella allegata Relazione tecnica, con il relativo cronoprogramma, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, di seguito riassuntivamente indicati con relativa stima previsionale. E, tra questi, è previsto al codice “OS/CT/10” l’intervento per “l’Edificio in via Marina n. 13 adibito a sede provvisoria della Casa Comunale denominato “ex Capricho” – Lavori di adeguamento, ripristino e riqualificazione del fabbricato, € 3.139.421,57”

Nel merito di questo finanziamento è stato anche “Ritenuto che l’individuazione del Soggetto attuatore per i seguenti interventi sarà definita con successivo decreto del Commissario straordinario sulla base della proposta tecnica elaborata dal Tavolo Tecnico istituito tra Struttura commissariale, Agenzia del Demanio e Comune di Casamicciola Terme, di cui all’articolo 4 del suindicato Accordo interistituzionale del 04/04/2023, sulla base di ulteriori approfondimenti tecnici, al fine di individuare la soluzione tecnico-amministrativa più utile e appropriata per la spedita ed efficace realizzazione di tali interventi: OS/CT/10 – Edificio in via Marina n. 13 adibito a sede provvisoria della Casa Comunale denominato “ex Capricho” – Lavori di adeguamento, ripristino e riqualificazione”

E che, quasi un anno fa, l’11 aprile 2023, con l’ordinanza speciale numero 1, “il Commissario straordinario ha autorizzato il Comune di Casamicciola ad avviare l’attuazione dell’intervento con la presentazione di un progetto relativo al primo stralcio che ne prevede la demolizione, con gli eventuali lavori di sistemazione ambientale dell’area, fatta salva la possibilità di ricostruire l’edificio sulla stessa area o in altro sito”.

Nel frattempo, per la cronaca, nel merito dei “Lavori di adeguamento, ripristino e riqualificazione del fabbricato adibito a sede provvisoria della Casa Comunale denominato “ex Capricho”, con il Decreto n. 1341 del 12/04/2022 (due anni fa), sono stati erogati a titolo di anticipazione del 30% delle spese tecniche per la progettazione, pari ad Euro 83.831,28.

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