Il campionato Juniores – Attività Mista è finito da un bel
po’ per le isolane (da pochissimo per le finaliste) e non può essere
incorniciato, dal punto di vista della classifica raggiunta dalle isolane.
Barano, Ischia, Lacco Ameno e Real Forio in un unico girone, a 12 squadre,
subito diventato monco per la rinuncia del Casoria, non intenzionato a prendere
parte a 4 trasferte in pochi mesi sull’Isola Verde, aggiunte alle 2 della Prima
squadra. Comunque, fra le altre, il Real Forio ha chiuso al penultimo posto
della classifica (ha fatto una rinuncia, 2 Ischia e Barano e nessuna il Lacco
Ameno) ma con una squadra per gran parte sotto età ci può stare. Per capire
meglio come sia effettivamente andata, abbiamo intervistato l’allenatore della
Juniores biancoverde, Pietro Buonomano, che ci ha illustrato il suo pensiero
sullo stato della categoria ad Ischia ed anche sulla sua breve esperienza in
Eccellenza, nello staff tecnico della Prima Squadra foriana guidato da Mimmo
Citarelli e chiuso con una salvezza. Ecco le sue considerazioni.
Mister Buonomano, il campionato Juniores si è chiuso da un bel po’ per le
squadre isolane che, guardando la classifica, non hanno di che rallegrarsi. Lei
ha allenato il Real Forio, che è finito al penultimo posto, anche con 1 punto
di penalizzazione. Come giudica la stagione della sua squadra?
“Tutto sommato, non abbiamo fatto male visto che abbiamo giocato sempre con 8-9
nati nel 2003. Giocando contro squadre piene di ragazzi con 3 anni in più. Sono
state poche le gare disputate con giovani con un qualche anno in più di
esperienza, dico 2000 e 2001. Questa esperienza è stata fatta fare ai ragazzi
anche perché la Prima Squadra era composta da molti under, gli stessi non
potevano fare tante partite in pochi giorni, quindi abbiamo preferito giocare
con ragazzi di un anno più piccoli. Poi, il girone è stato tosto, vista la
presenza della finalista San Giorgio, Afro-Napoli e Frattese, tutte composte da
2000 e 2001. Comunque, l’esperienza servirà ai ragazzi nella prossima
stagione”.
A guardare i risultati ottenuti dalle isolane negli ultimi anni nel campionato
Juniores, pare che lo stato generale delle suddette non sia da mille ed una
notte…
“Diciamo che fra le altre, il Barano ha qualcosa in più, che è riuscito a
costruire negli anni. Ma va detto che gli aquilotti hanno giocato con 2001 e
20002, ma aveva qualcosa in più e poteva fare qualcosa in più, perché avevano
la rosa migliore rispetto alle altre isolane. Ma le concorrenti erano davvero
forti. Forse, per completare le Juniores si è dato spazio un po’ a tutti, mi
riferisco alle altre…”.
Ad inizio campionato, poi, c’è stata la polemica sulle trasferte ad Ischia e la
rinuncia del Casoria. Il problema, che per le isolane c’è sempre, per le
partenopee diventa tale solo quando devono viverlo. Qual è la sua opinione su
tutte le polemiche fatte?
“Di questo ne ho chiacchierato anche con altri allenatori e parecchi si
lamentavano. In parecchi non sono venuti sull’isola in trasferta, perché ci
sarebbero dovuti venire già con le Prime Squadre, ammortizzando i costi.
Bastava che il Comitato Regionale parlasse con le compagnie di navigazione per
far emettere biglietti a tariffa agevolata a chi doveva raggiungere l’isola,
oppure si dividevano le isolane in 2 gironi. Anche perché noi isolani paghiamo
meno il transito in mare. Però, se ne sono dette tante ma nulla si è fatto. A
danno dei ragazzi e di fra questi scendeva in Juniores per fare minutaggio non
giocando in Prima Squadra. Le gare saltate per rinuncia hanno fatto anche
questi danni. Si deve migliorare, ma deve pensarci il Comitato”.
C’è stato qualche giovane della Juniores che ad un certo punto è passato in
Prima Squadra – come Pasquale Trofa, che ha raggiunto altri, tipo Salatiello –
e che si è fatto valere. Insomma, anche se in maniera a volte non proprio
completa, ma il lavoro paga…
“Il lavoro paga. Anche l’anno scorso fu fatto un buon lavoro con i 2002, i Mini
Allievi Regionali, poi passai anche alla Juniores. C’era Salatiello, c’era
Castaldi, ed anche Gaeta, che poi è passato al Barano. Quindi abbiamo lavorato
per far crescere qualche giovane isolano da poter buttare dentro in Prima
Squadra. Per il momento è andata bene con Salatiello e Castaldi, che hanno
fatto tante partite in Eccellenza, ma anche con Trofa, che è cresciuto molto,
anche con l’aiuto di Citarelli. Speriamo di proseguire, ovviamente. Intanto,
abbiamo selezionato anche altri 2003 che potrebbero iniziare un percorso con la
Prima Squadra”.
Ultimamente, la sua Juniores è stata in Toscana, insieme ad altri giovani del
Real Forio, per un torneo. Ci racconta un pò l’esperienza fatta?
“Siamo stati a Pisa. Abbiamo portato i 2003, i 2005, i 2008 ed i 2009. E’ stata
una bella esperienza. Io e Citarelli abbiamo guidato i 2003 ed abbiamo giocato
3 partite, perdendone 1 e battendo la Lavagnese 4-1 ed il Rozzano 2-0. Siamo,
però, stati eliminati per differenza reti. Fra l’altro, abbiamo giocato sul
campo della Massese, che è un campo molto rovinato, quindi difficile. Ci siamo
divertiti e siamo dispiaciuti per l’eliminazione, considerando che abbiamo
giocato contro squadre composte da 2002. Queste esperienze comunque servono,
come quella fatta nel campionato in Campania. Poi, i 2005 di Grieco hanno vinto
meritatamente la finale ed abbiamo festeggiato tutti insieme”.
Mister, prima dell’ultima esperienza toscana, per lei ce ne è stata una breve
ma intensa. Ha fatto parte dello staff tecnico, guidato da Mimmo Citarelli,
chiamato dalla società a sostituire l’esonerato Isidoro Di Meglio. In quella
fase, pare che il Real Forio avesse bisogno di quella scossa, vero?
“Questo non lo dovevo decidere io, ma la società. Io sono stato chiamato da
mister Citarelli e dal presidente, insieme all’altro mio collaboratore Gianluca
Ilardi, per dare una mano al Real Forio. Certamente, quando siamo entrati nello
spogliatoio non abbiamo trovato un clima idilliaco. I ragazzi erano abbastanza
giù moralmente, quindi abbiamo dovuto lavorare soprattutto sulla testa dei
calciatori che fisicamente, va detta la verità, non stavano male. Ma
mentalmente abbastanza male. Poi, abbiamo aggiustato alcune cose. Il lavoro che
abbiamo fatto ha pagato, poi c’è stato anche l’aiuto di Dio, che è sempre
importante, e siamo riusciti a salvare la squadra senza farla passare per i
play out”.
Alla fine, l’intervento di mister Citarelli in primis, suo e di Ilardi in
seconda battuta, è stato determinante. Ovvero, il Real Forio sembrava avviato
ad una clamorosa retrocessione…
“Credo di si. Credo che, per come era messa la squadra, la salvezza fosse
difficile. Il cambio ha giovato e siamo contenti per l’obiettivo raggiunto. Non
so se la squadra si fosse salvata se non avessero cambiato. Io sono entrato nello
spogliatoio ed il morale della squadra era quello che era. Poi, il mister ha
fatto il suo, noi abbiamo collaborato ed abbiamo cercato di dare il nostro
apporto e tutto è andato bene. Siamo contenti. A 4
giornate dalla fine era anche una sorta di bomba, visto che si poteva
retrocedere. Abbiamo rischiato e ci siamo riusciti lavorando molto, ma molto,
ma molto sulla testa dei ragazzi. Tutti i giorni”.
Ora le bocce sono ferme, in attesa di quello che potrà essere nella prossima
stagione. Che, forse, Pietro Buonomano vorrà vivere ancora in biancoverde,
proseguendo nel solco tracciato negli ultimi anni…
“Vediamo. Vediamo un pochino. C’è tempo, più mesi per pensare cosa fare. Anche
la società deve pensare cosa fare. Al momento siamo tutti fermi, a vedere cosa
succederà più avanti…”.