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sabato, Maggio 18, 2024

Aliscafo alla scogliera? Colpa del pontile rotto di Forio

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“Sono una cittadina Foriana – scrive in una nota indirizzata all’armatore Salvatore Lauro – e Le chiedo oggi come è possibile che un suo aliscafo alle 15.00 orario di pienone di spiagge possa stare fermo per più di 30 minuti quasi appoggiato sulla scogliera di una spiaggia di balneazione come la Chiaia? Lei che dovrebbe tutelare i nostri diritti ed grande esempio per gli imprenditori ischitani….. Glielo chiedo perché forse non lo sa e può far in modo che questa cosa finisca una volta per sempre. Tuteli la nostra isola il nostro mare, i nostri bambini.”
E’ questo il messaggio di una cittadina di Forio che riaccende la polemica sugli accosti nel golfo di Napoli. Dopo il problema di Ischia risolto con una mediazione tra Regione Campania, Comune, Capitaneria e Armatore è arrivato anche il momento di poter provvedere a risolvere il problema degli accosti presso il molo di Forio.
Le preoccupazioni della nostra concittadina sono serie, ma hanno una spiegazione.
«Egregio Direttore – ci scrivono dall’ufficio stampa dell’Alilauro -, la preoccupazione lamentata dalla Sua lettrice derivante dall’ormeggio delle unità veloci della Alilauro S.p.A, in rada, nello specchio d’acqua antistante la spiaggia della Chiaia, è la risultante di quanto, da mesi, continuiamo a subire, nonostante le continue istanze presentate alla Regione Campania, al Comune di Forio, alla Capitaneria di Porto e alle Istituzioni Locali per quanto di propria competenza. Com’è noto il pontile Italia 90 di Ponente, è interdetto a qualsiasi utilizzo – motivo questo – che vede quale unico ormeggio per lo scalo di Forio l’utilizzo del solo – pontile di Levante. L’interdizione del Lato di Ponente del pontile Italia 90 espone la compagnia a notevoli danni – pagamento di straordinari al personale, continui spostamenti delle unità, spreco di carburante e stress degli equipaggi che sono costretti a trascorrere a bordo e in mezzo al mare le soste tra una corsa e l’altra non potendo usufruire dei servizi offerti da un attracco presso un pontile. Purtroppo l’inagibilità del pontile non è stata generata per nostra colpa o imperizia, ad oggi, l’unica alternativa capace di garantire la continuità territoriale alla comunità di Forio è questa tracciata dalla Capitaneria di Porto e che si svolge nella totale sicurezza dell’incolumità pubblica. Disattesi i tentativi da noi espletati affinchè la triste storia degli ormeggi a Forio trovasse una soluzione confacente al luogo e ai cittadini senza per questo tralasciare le esigenze di quanti, come noi, sono tenuti a garantire un servizio di interesse pubblico, auspichiamo che con la partecipazione di tutti a breve si giunga alla risoluzione dell’annosa questione”.

CONSENTIRE LA SOSTA INOPEROSA
Il problema del Pontile di Forio potrebbe essere risolto velocemente. E’ dello scorso 15 giugno, infatti, l’ultima nota di Alilauro inviata alla Direzione Generale per la Mobilità della Regione Campania, al Sindaco Del Deo e al Locamare di Forio. «La scrivente Alilauro SpA, facendo seguito alla precedente comunicazione, intende con la presente comunicare, nuovamente, che il perdurare dell’interdizione del pontile del Porto di Forio, lato ponente, crea notevoli difficoltà circa l’impossibilità all’esercizio ottimale dei collegamenti marittimi di linea. Tale situazione è oltremodo gravata dall’impossibilità alla sosta inoperosa presso il Porto di Ischia, che di fatto complica ulteriormente la programmazione delle partenze da e per l’Isola di Ischia. Queste gravi criticità infrastrutturali potrebbero essere almeno aggirate, qualora questa Spett.le Unità Operativa 05, in deroga alla relativa interdizione, autorizzasse il competente Ufficio Locale Marittimo di Forio, alla sola sosta inoperosa di un battello, sul lato di ponente del pontile. La sosta non prevedrebbe in alcun caso, l’imbarco/sbarco dei pax, bensì il solo transito dell’equipaggio». L’esempio di Ischia, sostenuto anche da una forte provocazione da parte dell’armatore, può essere un buon precedente per risolvere il problema oggettivo. Se la soluzione “sosta inoperosa” a Ischia funziona, crediamo che possa funzionare anche a Forio.

2 COMMENTS

  1. Credo che dobbiamo decide cosa farne della nostra Isola. I collegamenti marittimi, sia commerciali che turistici, rappresentano l’unico modo di affermare un diritto che è (o dovrebbe essere) costituzionalmente garantito cioè quello della continuità territoriale. La situazione penosa (o vergognosa) in cui versa il pontile a Ischia, quella ancora più scandalosa del pontile a Forio. La mancanza di idonei spazi in cui ripararsi dall’acqua, dal freddo o dal sole è inaccettabile anche in relazione alle sempre più pressanti tasse (locali, regionali e statali) nonchè ai maggiori costi che una persona, che per sua fortuna (in questo caso sfortuna), è nata e vive sull’Isola d’Ischia. Gli armatori bene farebbero a sospendere tutte le linee marittime da e per Napoli così da tentare di risvegliare un pò di amor proprio e di amore per la propria terra sia da aprte dei cittadini che da parte delle istituzioni che, anche in questo caso, sono completamente assenti.
    Concludo con un senso di inquietudine per i nostri figli a cui stiamo consegnando un’isola degradata e, di conseguenza, un futuro tristissimo.
    W l’Italia

  2. Credo che dobbiamo decide cosa farne della nostra Isola. I collegamenti marittimi, sia commerciali che turistici, rappresentano l’unico modo di affermare un diritto che è (o dovrebbe essere) costituzionalmente garantito cioè quello della continuità territoriale. La situazione penosa (o vergognosa) in cui versa il pontile a Ischia, quella ancora più scandalosa del pontile a Forio. La mancanza di idonei spazi in cui ripararsi dall’acqua, dal freddo o dal sole è inaccettabile anche in relazione alle sempre più pressanti tasse (locali, regionali e statali) nonchè ai maggiori costi che una persona, che per sua fortuna (in questo caso sfortuna), è nata e vive sull’Isola d’Ischia deve sobbarcarsi per poter andare in terraferma nonchè agli orari dei vettori che, di fatto, tagliano fuori l’Isola dal contesto continentale (altro che continuità territoriale). Gli armatori bene farebbero a sospendere tutte le linee marittime da e per Napoli così da tentare di risvegliare un pò di amor proprio e di amore per la propria terra sia da parte dei cittadini che da parte delle istituzioni che, anche in questo caso, sono completamente assenti.
    Concludo con un senso di inquietudine per i nostri figli a cui stiamo consegnando un’isola degradata e, di conseguenza, un futuro tristissimo.
    W l’Italia

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