Molto c’è del famoso messaggio che Matteo Renzi inviò all’allora premier Enrico Letta. Tuttavia, credo che la coda velenosa della conferenza stampa di Enrico Buonocore meriti qualche riga di commento aggiuntivo.
Enrico Scotti, nella sua intervista che abbiamo pubblicato ieri, si era chiesto come mai Franco Taratà Impagliazzo non facesse parte del team gialloblù e, rileggendole le parole di Scotti e riascoltandole non mi è sembrato un atto di lesa maestà nei confronti di Enrico Buonocore. Ma lo sguardo arrabbiato di Enrico mi ha colpito.

Le sue parole mi hanno colpito. Il suo dolore è uscito fuori senza nessun filtro. Un atto di sincerità estrema che merita attenzione.
Attenzione perché è comprensibile. L’allenatore dell’Ischia, il poeta che vi ha fatto sognare in passato e che ci fatto sognare lo scorso anno sta iniziando a fare i conti con la realtà dello scoglio. Un posto abitato da tutti professori, da tutti competenti e da gente che riesce a dire la sua senza sapere nulla. Parlano, parlano, parlano ma lo fanno partendo dalla base del sentito dire e di quello che sono riusciti a capire. Nel migliore dei casi, in quelli più normali, invece, parlano – spesso – di quello che non hanno capito.

La mia non è una critica alle parole di Enrico Scotti tutt’altro. Ringrazio il direttore di aver accolto il mio invito e ripeto, non riesco a leggere quell’atto di lesa maestà che, invece, Enrico Buonocore ha percepito.
Tuttavia, però, riascoltando le parole di Buonocore e soffermandoci sui non detti è chiaro che la macchina dei sapienti dello scoglio si è messa in moto. Quella macchina che sta ben lontana da queste colonne. Quella stessa macchina che spesso commenta anche queste colonne così come commenta le gesta di Enrico Buonocore. E non dico come lo fa.

Enrico, stai sereno perché questo è il posto in cui sei buono solo quando vinci. Questo è il posto in cui sei buono solo quando le cose vanno bene. Questo è il posto che odia il merito e che invidia l’altro. Siamo il posto dei campioni nel dire e non nel fare e andiamo in “Champions” quando si tratta di copiare.
E’ vero, ci sarà da soffrire. E lo farai contro tutti. Ci saranno problemi di ogni natura e ti diranno che non sei all’altezza. E, stai sereno, hanno già dimenticato cosa hai compiuto l’anno scorso insieme a Massimo Buonocore, vice allenatore dell’Ischia (e mai tuo fratello!) e Pierangelo Pesce preparatore atletico. Già stanno dicendo che hanno perso gli altri. Ritrova il sorriso e falli parlare.