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lunedì, Aprile 29, 2024

29 sulla ruota di Lacco. “Shiruk”, tutto in un giorno. Il sindaco Pascale e l’assessore alla programmazione, l’architetto Carla Tufano, assenti alla prima giunta

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Primo colpo “privato” al porto di Lacco Ameno Il centro velico “regalato” a Giovannangelo De Angelis. Impatto ambientale. L’UTC di D’Andrea approva un progetto galleggiante nel porto… su un terreno che rilascia l’umidità della vegetazione

Ida Trofa | Tutto in 3 ore. L’affare “Shiruk” viaggia a vele spiegate verso il Fungo ed è griffato PIDA. Il cerchio dell’ultimo appalto pubblico veicolato attraverso le politiche sociali, si chiude tutto in un giorno: il 29 ottobre.
Il 29 ottobre si presenta il progetto, il 29 ottobre si verificano gli elaborati, il 29 ottobre si sottoscrive in via congiunta la bontà del progetto nelle stanze del III settore Lavori Pubblici, il 29 ottobre si riunisce la giunta che incorona il vincitore partecipante di un bando che si è chiuso alle 12.00 del 30 ottobre.

E’ mai possibile che nessuno voglia fare chiarezza su questo “mondo di mezzo” capace di chiudere il giro di certi affari e di molti finanziamenti dall’apparente nobile scopo?
Non si può indagare? Non può farlo la Polizia, i Carabinieri o la Guardia di Finanza su di un bando, l’ennesimo, con un solo partecipante che progetta, lavora e opera come fosse un dipendente comunale e, infine, si aggiudica le procedure da soggetto privato?
Ma andiamo con ordine e andiamo a raccontare la vicenda.
Una vicenda che narra le scelte politiche e amministrative del governo Pascale nella prima delibera di giunta dalla quale, però, fugge lo stesso sindaco Giacomo Pascale e persino l’assessore alla pianificazione, l’architetto Carla Tufano.

La nuova giunta, guidata dal vicesindaco Giovan Giuseppe Zavota, ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di un centro scuola di vela e canottaggio.
Il via libera era necessario per candidare il progetto al bando “Sport e periferie anno 2020” che annualmente mette a disposizione finanziamenti a valere sul “Fondo sviluppo e coesione”.
Si tratta di una struttura galleggiante, da adibire a centro scuola velico e canottaggio da realizzare nel porto turistico di Lacco Ameno.
Il progetto è firmato dall’architetto Giovannangelo De Angelis per oltre mezzo milione di euro, ed è stato offerto a titolo gratuito dallo Yacht club Vela.it di Forio. Neanche a dirlo del predetto professionista che da tempo, ormai, ha messo radici a Lacco Ameno e sembra vivere un particolare feeling tra Zavota e Pascale che, sempre più spesso, però, evita di comparire nei rapporti intessuti e negli affidamenti sempre diretti.
E stato così con gli 80mq di prefabbricato che si dovevano installare in Zona 167, nel giardino fiorito che non ci sarà mai e sempre su artificioso obolo-finanziamento by PIDA di De Angelis o, ad esempio, oppure ancora con la presunta riqualificazione dei giardinetti al Fango, altro presunto regalo alla comunità.
Potremmo indugiare con l’Andar per cantine, i Sentieri, le parracine le somme urgenze e il piano di protezione civile, ma ci fermiamo qua e ritorniamo all’affare Shiruk.

C’è la Giunta del secolo ma i suoi protagonisti scappano?
Con deliberazione della giunta comunale numero 1 del 29 ottobre 2020, la prima del miracolo Pascale 2.0, innanzi al segretario comunale, la dottoressa Maria Grazia Loffredo, viene siglato l’ultimo appalto. Presiede la seduta il vicesindaco e delegato ai lavori pubblici Giovan Giuseppe Zavota che, con il solo avvocato Leonardo Mennella ed il dottor Giacinto Calise, approva la realizzazione di un centro scuola velico e canottaggio “Shiruk”. Tutto con tanto di progetto esecutivo e candidatura avvallata e ratificata al bando “Sport è periferie per l’anno 2020“ di cui al decreto del ministero per le politiche giovanili e lo sport del 19 maggio 2020. Il bando scadeva ale 12, del 30 ottobre.

La prima giunta della nuova era lacchese, è orfano, neppure a dirlo del sindaco e dell’assessore alla pianificazione. Ebbene, nonostante le pesanti défaillance, l’esecutivo di governo, non solo esamina la proposta ritenendola meritevole di approvazione, ma la dichiarata immediatamente eseguibile. A Lacco c’è la giunta del secolo ma i suoi protagonisti scappano!

140 milioni di euro. A Lacco Ameno lo chiamano “Shiruk”
Il piano operativo “sport e periferie“ prevede 140 milioni di euro per l’anno 2020. Gli interventi riguardano la realizzazione rigenerazione di impianti sportivi finalizzati all’attività agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate del paese e nelle periferie urbane la diffusione di attrezzature sportive con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali esistenti il completamente l’adeguamento di impianti sportivi esistenti da destinare all’attività agonistica nazionale e Internazionale. Possono presentare domanda di contributo per il finanziamento degli interventi le regioni le province /città metropolitane e comuni e altri soggetti non aventi fini di lucro quali federazioni sportive nazionali, discipline sportive associative, associazioni e società sportive dilettantistiche, enti di conduzione sportiva, enti religiosi civilmente riconosciuti, per un importo massimo di euro 700.000,00 per ciascun intervento.

La giunta “Zavota”, preso atto che con nota protocollo numero 10.916 del 29 ottobre 2020 l’associazione Yacht club vela.it con sede in Forio alla via Francesco Calise 23 ha offerto a “titolo gratuito” il progetto di una struttura galleggiante da adibire a centro scuola velico il canottaggio di realizzare nel porto turistico di Lacco Ameno a firma dell’architetto Giovannangelo De Angelis, trasmettendo gli elaborati costituenti il progetto esecutivo, al fine della sua candidatura al citato bando il progetto esecutivo denominato realizzazione di un centro scuola velico e canottaggio “Shiruk“, redatto dall’associazione yacht clubvela.it con sede in Forio presenta un quadro economico di euro 549.417,00 con un importo dei lavori di euro 113.102,60 e un importo forniture di euro 300.537,56 con le spese tecniche ammontanti ad euro 14.024,32 con circa euro 2.500,00 per le spese per accertamenti verifiche collaudo tecnico amministrativo collaudo statico ed eventuali collaudi specialistici. Il quadro economico prevede ulteriori voci quali somme a disposizione per la stazione appaltante per un importo di euro 122.819,48 .
Insomma un progetto, un solo nome e tanti ruoli per mascherare l’affare.
Responsabile unico del procedimento è il dottor Architetto Vincenzo d’Andrea quale responsabile del terzo settore Lavori Pubblici che dovrà curare anche l’inserimento del progetto nel piano triennale delle opere pubbliche e Lavori Pubblici lo ricordiamo sono la delega del vicesindaco Giovan Giuseppe Zavota e con un’analoga procedura l’architetto De Angelis in zona 167 (zona Zavota) aveva proposto la realizzazione di un manufatto di 80 mq. Questo nel giugno 2019. Insomma sotto il falso vessillo del titolo gratuito e dell’associazionismo, con la scusa delle politiche giovanili e sociali, si catalizzano o almeno si tenta di farlo fondi e finanziamenti e poi ci si spartisce le grazie.

Lo strano verbale di verifica. De Angelis firma con D’Andrea
21 pagine di una proposta di delibera in cui il progettista De Angelis firma accanto al RUP e capo dell’ufficio tecnico III settore Lavori Pubblici, Vincenzo d’Andrea, addirittura un verbale di verifica del progetto esecutivo con tutti “ottimo” e tutto il giorno 29 ottobre. Ovvero il 29 presentano il progetto, il 29 ne firmano la verifica e il 29 la giunta approva il tutto. Come diceva Andreotti a pensar male si fa peccato ma quasi sempre sì ci azzecca.
Un contraddittorio tra progettista e Ufficio Tecnico durato il tempo di un secondo sul progetto “Shiruk” per un importo lavori di euro 113.102 60 oltre euro 300 537,56 per forniture ed euro 8357,84.
Si viaggia sul velluto… Benché, solo leggendo le finalità del bando nazionale, non ci sembra che il progetto risponda alla realizzazione di generazione di impianti in periferia urbane, anzi siamo per centro del paese, la zona più in ed economica bene.
Non ci sembra che si debbano rimuovere squilibri economici e sociali esistenti, né che si debbano completare impianti sportivi esistenti per l’attività agonistica nazionale di internazionale.
Ma siamo sicuri che il progetto risponda al Bando e che il contraddittorio sia veritiero?

Impatto ambientale. L’UTC di D’Andrea approva un progetto galleggiante nel porto… su un terreno che rilascia l’umidità della vegetazione
L’ opera dall’impatto ambientale decisamente impegnativo. Come si legge agli atti “la struttura galleggiante proposta deve essere posizionata ed ancorata ai sistemi già presenti in zona ed è composto da due moduli di dimensione 9×3 metri connessi Centralmente mediante l’inserimento di un pergolato in legno che funge da protezione dai raggi solari particolarmente caldi per i periodi estivi. L’intera struttura è realizzata con elementi di legno prefabbricate i quali permettono di raggiungere non solo un adeguato livello di staticità ma anche di sostenibilità. I pacchetti tecnologici saranno dotati di una quantità di isolante tale da permettere di non aver bisogno di andare ad intervenire con altre modalità per riscaldare gli ambienti la copertura sviluppata mediante l’inserimento di un tetto giardino è studiata per permettere all’edificio di riuscire a raggiungere un adeguato conforto termico nei periodi estivi soltanto oltre la ventilazione naturale anche l’inerzia del terreno e l’umidità rilasciata dalla vegetazione. In questo modo durante la stagione calda non sarà necessario raffrescato gli ambienti tramite l’utilizzo di condizionatori e altri strumenti contribuendo ad un elevato risparmio energetico contribuendo a non impattare sull’ambiente un padiglione un centro scuola velico che rappresenterebbe per il Comune di Lacco un’area di socializzazione di sport e di valorizzazione del panorama costiere unico nel suo genere“.
Orbene non si comprende chiaramente cosa abbiano voluto dire. D’Andrea valuta stratosferico un progetto per un circolo velico galleggiante dai costi faraonici e dal complesso architettonico minimal e che dunque dovrebbe esser sull’acqua, ma che la relazione di progetto parla di una struttura che non avrà bisogno di climatizzazione perché sfrutterà “l’inerzia del terreno e l’umidità rilasciata dalla vegetazione“.
Ovvero l’UTC di D’Andrea approva un progetto galleggiante nel porto ma su di un terreno che rilascia l’umidità della vegetazione. Mah! Potere della suggestione o cosa?

“Appaltabile”. Lo dice il RUP
Nel contraddittorio tra De Angelis e D’ Andrea si è proceduto alla verifica del progetto ed Andrea dice il rispondente a quanto previsto dalla legge alla conformità alla controllo della completezza all’adeguatezza e chiarezza del progetto, le prescrizioni normative, le dimensioni dell’opera, sui prezzi sul coordinamento tra le prescrizioni al progetto e le clausole dello schema di contratto. Il giudizio di verifica di D’ Andrea parla di un progetto completo sia negli elaborati e nella stima dei lavori, nell’importo. D’Andrea certifica che sulla base delle verifiche risulta che gli elaborati progettuali sono completi di esaustivi ed illustrano in modo chiaro e dettagliato le opere da realizzare pertanto il progetto risulta appaltabile giudizi entusiastici anche sui presupposti di durabilità dell’opera la minimizzazione dei rischi introduzione di varianti e contenziosi la possibilità di ultimazione delle opere entro i termini previsti, oltre che la coerenza e la completezza del quadro economico, la sicurezza e l’adeguatezza, la manutentività. Sulla base di dette verifiche il 29 ottobre da Andrea e De Angelis dichiarano il progetto esecutivo valido in rapporto alla tipologia categoria entità di importanza dell’intervento.

Quel che fa specie è che un siffatto progetto, di un importo cosi rilevante venga redatto, presentato ed approvato dal comune di Lacco Ameno dal responsabile del settore Enzo D’Andrea in meno di 24 ore poco prima dello scadere del bando! Come è possibile? Era già tutto previsto! Quasi incredibile a dirsi! Esperti di architettura, sostenitori e membri del PIDA, l’associazione più nota e prolifica di architetti locali, fuggono dalla prima Giunta, si perdono il primo voto della storia pur di non comparire tra i firmatari del provvedimento. Un provvedimento che parla di sociale, ma anche di pianificazione visto l’impatto che avrà sul fronte mare dal quale scappa proprio l’assessore al ramo. Misteri della politica e delle partecipazioni.

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