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martedì, Maggio 14, 2024

Ncc a Casamicciola: summit il 6 luglio

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Gli operatori chiedono alle autorità marittime e terrestri un incontro urgente per il 6 luglio prossimo. “Al fine di affrontare e risolvere in spirito di reciproca collaborazione le diverse problematiche che riguardano la categoria, si chiede un incontro per il 6 luglio con le SS.LL, alla presenza anche di un rappresentante della Capitaneria di Porto – Locamare di Casamicciola Terme” scrivono gli esponenti di Taxi ed NCC che al momento restano in attesa di un cortese riscontro

Ida Trofa | Dopo le polemiche e i continui scambi, anche difficili, tra NCC, taxi, Capitaneria di Porto ed istituzioni sulla regolamentazione del braccio portuale del secondo scalo isolano, arriva la richiesta ufficiale di un incontro. L’invito al tavolo tecnico è degli operatori turistici.
In merito alla problematica del trasporto pubblico su gomma dei turisti passeggeri in transito sul porto di Casamicciola Terme, le principali agenzie di viaggio e tour operator, si trovano, infatti, a vivere molteplici disagi, rispetto agli anni e le passate settimane e agli anni addietro quando tutti si godeva di una maggiore flessibilità nella imposizione dei divieti d’accesso alle banchine. Con loro prosegue la via crucis dei Taxi e degli NCC.
In primo luogo “la difficoltà di operare spesso con utenze di una certa età e molto spesso disabili” queste almeno le doglianze degli operatori del settore che a gran voce di raggiungere in un area strategica o meglio sotto bordo i loro clienti. “Anziani e disabili in gran parte che sotto il sole cocente, spesso anche di età molto avanzata, sono costretti ad incamminarsi lungo il ciglio di banchina fino sulla statale, nelle ipotesi migliore alla radice del molo” sostengono gli operatori turistici e molti esponenti degli NCC e Taxi.
“Una volta nei pressi dello stazionamento TAXI, non essendovi all’uopo riservata idonea area, gli stessi sono costretti ad oltrepassare la statale e proseguire per ulteriori 500 metri a piedi“. Cosi i professionisti in questione, atteso che la tanto agognata area di stazionamento per ora resta un miraggio, sono stati costretti ad inviare una pec presso gli uffici affari generali del Comune di Casamicciola Terme chiedendo un incontro urgente e bilaterale con sindaco del Comune di Casamicciola Terme Giovan Battista Castagna, o in alternativa con l’assessore delegato alle attività produttive, e sopratutto con la Capitaneria di Porto diretta dal TV Alessio De Angelis a cui si richiede la presenza anche di un rappresentante della Capitaneria di Porto-Locamare di Casamicciola Terme. La richiesta di incontro è per mercoledì 6 luglio prossimo venturo.
Cosi scrivono nella mail certificata inviata alle autorità gli esponenti del servizio taxi ed NCC per conto di alcuni principali tour operator:
“Al fine di affrontare e risolvere in spirito di reciproca collaborazione le diverse problematiche che riguardano la categoria, si chiede un incontro per il 6 luglio con le SS.LL, alla presenza anche di un rappresentante della Capitaneria di Porto-Locamare di Casamicciola Terme“
Al momento i richiedenti restano in attesa di cortese riscontro alle istanze presentate, un riscontro che possa dare soddisfazioni alle contestazioni di queste settimane e ai tanti e diffusi malumori per il divieto d’accesso imposto ai moli commerciali. Un divieto vigente da anni il cui rispetto in questi mesi d’estate si è materializzato concretamente, senza rimanere solo il testo di un dispositivo scritto sulla carta. Dall’altra parte il paese non dispone di aree destinate ai traffici portuali. Non ci sono stalli per NCC, non ci sono stalli per la bigliettazione dei passeggeri, non ci sono aree idonee per gli imbarchi né parcheggi.
Continuiamo a ripeterlo per le infrastrutture, le aree demaniali marittime a Casamicciola c’è la necessità di capire il senso delle parole pianificazione territoriale e pubblica utilità, ma anche il senso di cosa vuol dire offrire servizi. Da anni si pone l’urgenza di regolamentare il braccio portuale, l’avamporto. La promiscuità tra traffici viari e deflusso portuale da decenni rende il centro del paese un inferno lontano da ogni possibile aspirazione di sviluppo turistico.

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