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venerdì, Maggio 3, 2024

Zizzolotto-gate: La famiglia Di Meglio revoca la consulenza a Christian Ferrandino

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Se il sottoscritto non fosse stato vittima dello stesso sistema di minaccia, di applicazione del potere economico rispetto alla dignità della persona, della mancanza di rispetto che va riconosciuto al prossimo e alla prevaricazione che il potente di turno ha intessuto nel proprio DNA, questa storia verrebbe raccontata con minor enfasi.
Appena iniziata l’avventura Dispari, all’indomani della nomina di Isidoro Di Meglio come assessore, titolammo in maniera forte contro Giosi Ferrandino. Con il tradimento di un ex collaboratore, oggi in regola con le quote all’ordine dei giornalisti, il potere dei patanari si scaraventò contro il mio amico Davide Conte. Una vendetta trasversale contro di me. Perché? Perché avevo osato contro la famiglia. Il buon Conte fu vittima per farmela pagare di una pressione che poi, con i mesi, rientrò. Ovviamente io sono rimasto la bestia nera. E oggi me ne vanto. Ho una medaglia in petto grande che mi fa camminare con il volto ben alto, che guarda avanti e che sa di non dover dire grazie a nessuno.
Ma lasciamo la parentesi personale in un lato (ma non accantoniamola perché serve a raccontare il profilo di alcune persone) e concentriamoci sull’ultima di casa Di Meglio. Certo, i patanari non si sono abbassati al livello di picchiare fisicamente i potenziali candidati come accade a Lacco Ameno (vero Alessandro Coca Cola?), ma sono pronti a cacciare i fornitori e i consulenti che non si adeguano e non si piegano a novanta gradi alle volontà dell’avvocato.
Purtroppo chi non riesce a tirare su neanche mezza lista non può far altro che iniziare a prendersi piccole vendette. Mesi fa aveva annunciato “sarò cinico” e, a poco meno di un mese dalle elezioni, si iniziano a regolare i conti e a mietere le prime vittime.
L’altro ieri, la potente famiglia dei Di Meglio si è vendicata del consigliere comunale Christian Ferrandino e gli ha revocato il mandato di consulenza del lavoro a partire dal mese di aprile 2017. Gli hanno tagliato la testa professionale perché il gruppo politico della Sciarappa dove Christian si è collocato da tempo, ha accettato e propone la candidatura di Isidoro Di Meglio, un componente della Famiglia Di Meglio, il direttore dell’Hotel Aragona Palace di Ischia Porto.
Una comunicazione ufficiale firmata da Carmine Di Meglio, Salvatore Di Meglio, Isidoro Di Meglio, Giovan Giuseppe Di Meglio e Palma Impagliazzo in nome e per conto delle società Hotel Terme President srl, Hotel Terme St. Raphael srl, Limparo srl, Sogdim srl, Hotel Flora srl e Hotel Terme Parco Edera srl.
«La proprietà e la maggioranza dei soci delle società sopra identificate, è venuta alla determinazione di interrompere il rapporto di consulenza del lavoro intrattenuto con lo studio da Lei rappresentato. Pertanto a far data dalle elaborazioni dei cedolini del mese di aprile 2017 la solleviamo dall’incarico affidatole. La invitiamo a predisporre tutta la documentazione in suo possesso, che dovrà esserci consegnata entro e non oltre 7 (sette) giorni dal ricevimento della presente. Gli adempimenti ancora da effettuarsi e riferiti all’anno 2016 (770 e/o altro) dovranno essere elaborati e completati dal suo studio”
E’ questo il primo redde rationem di questa campagna elettorale che ancora deve partire. Il primo regolamento dei conti, a tratti ignorante, che apre una ferita già profonda.
Oltre un anno fa, infatti, Isidoro Di Meglio, per gli amici Zizzolotto, con Salvatore Di Meglio aveva rilevato una società di conigli a Fiaiano. Un affare che poteva sembrare d’oro ma che a seguito di denunce e altre “cortesie” che si sono scambiati gli allevatori e i macellatori ischitani, non ha prodotto il buon risultato che ci si aspettava all’inizio e i rapporti tra il commercialista di Cartaromana e l’albergatore della Riva Destra sono andati in frantumi. Una ferita che non si riesce a comporre e che, dopo gli accordi tra l’avvocato Isidoro Di Meglio e Gianluca Trani sindaco, rompe la potente famiglia di albergatori del comune di Ischia.
Isidoro Di Meglio, proprio per rendere il ben servito all’ex socio, firma la candidatura con la lista di Antonio Buono, Luca Montagna e Christian Ferrandino. Una spaccatura che non piace alla famiglia e che, come abbiamo letto, spinge alla revoca della consulenza.
Ora, i saccenti avvocati di famiglia sicuramente inizieranno con le contumelie contro chi scrive e altre possibili ritorsioni così come sono sicuro che si addurranno ben altre motivazioni, ma sono convinto della bontà di quanto scrivo. La questione è politica. Prettamente politica e la revoca della consulenza a Christian Ferrandino è un atto che meriterebbe le attenzioni della magistratura.
LO SCENARIO POLITICO.
Fino a poco fa si pensava che la posizione di Isidoro Di Meglio (Hotel Aragona) sarebbe potuta rientrare e che la famiglia avrebbe spento la baldanza del direttore che non ha mai nascosto di essere un candidato di Antonio Buono. L’altro ieri, lo strappo, ufficiale con il consigliere comunale Christian Ferrandino.
Ora, nella coalizione che vede Gianluca Trani sindaco, i candidati della famiglia Di Meglio dovrebbero essere due. Da una parte si prova con la candidatura di Gianni Di Meglio (il ds della Nuova Ischia) e, in parallelo si lavora ad un’altra candidatura di famiglia, quella di “Zio Giuseppe”. E’ molto probabile che alla fine sarà solo uno a scendere in campo e, quasi certamente, non sarà nella lista di Fratellanza e Lavoro (quella che Isidoro Di Meglio, l’avvocato, non riesce a chiudere con Luigi Boccanfuso) ma con quella che dovrebbe tirare su Salvatore Mazzella “Bambeniello” (il figlio avrebbe preso in carico la consulenza del lavoro della DimHotels).
LE PRESSIONI LACCHESI IN ZONA SCIARAPPA
Un altro fronte caldo e che merita le nostre attenzioni è quello che vede protagonista l’avvocato Leonardo Mennella, il consigliere comunale di Lacco Ameno che non ha gradito le pressioni di casa De Siano e ha difeso il suo “contratto di consulenza professionale” in essere con Ischia Ambiente.
Leonardo Mennella, infatti, è l’avvocato della partecipata ischitana nelle controversie derivanti dalla circolazione stradale dei mezzi di proprietà o utilizzati in noleggio dalla società. Circostanza che dopo l’accordo di Domenico De Siano con Gianluca Trani ha creato più di un problema. Le pressioni effettuate su Leonardo Mennella non sono state di poco conto. Qualcuno racconta che dopo il risotto col senatore al San Montano, Giacomo Pascale sia stato messo in riga perché il suo consigliere sarebbe pronto a candidare la moglie con gli Sciarappa. La riposta di Mennella avrebbe spiazzato tutti: “Preferisco dimettermi da Lacco Ameno, se questo vi fa stare meglio”. Stando ai migliori rumors di Via Michele Mazzella, non ci sarà nessuna Agata in lista con Luca Montagna e Christian Ferrandino ma un candidato che, in qualche modo, sarà in quota Leonardo Mennella. Un modo veloce e pulito per salvarsi la faccia e l’incarico.
Mennella è solo uno dei potenziali candidati del gruppo di Antonio Buono, Luca Montagna e Christian Ferrandino che è entrato in collisione con la necessità di Domenico De Siano impegnato nella formazione di una lista ischitana. Un altro casus belli che ha poco di edificante è la storia di un investigatore privato ischitano che, allorquando ha dato il ben servito al cantore della politica isolana, Isidoro di Meglio, sembra sia diventato il destinatario di male parole.
E’ questo il vero clima che si vive ad Ischia. Un clima che è destinato ad aumentare di temperatura giorno dopo giorno. Se Christian Ferrandino si è visto togliere dalle mani un affare da oltre 30mila euro dall’oggi al domani solo perché il suo gruppo ha accettato la candidatura di un cittadino del comune, cosa dovrà ancora accadere? Quanti altri fornitori e altri consulenti dovranno vivere momenti di difficoltà e di spalle al muro se dicono no a certi poteri?
E se questi poteri, affini e distanti, stanno dalla stessa parte, quale sarà la bontà con cui dovremo valutare le varie candidature? I centri di poteri sono pochi e noti a tutti. Quanti altri Christian Ferrandino dobbiamo contare? Di quanti altri ricatti dobbiamo raccontare? Quanti altri rapporti dovranno frantumarsi?
Il calendario fino alla presentazione delle liste corre veloce, così come quello che ci separa dal voto. Siamo solo all’inizio di questa guerra. E già iniziamo a contare le vittime sul terreno dello scontro poco politically correct.

18 COMMENTS

  1. E queste sono le persone che dovrebbero amministrativi?…invece di pensare a trattare bene il personale e sopratutto a pagarli puntualmente…pensano a mettersi in politica….ma che credibilità possono avere questi personaggi????….spero solo che il popolo non si faccia prendere ancora una volta in giro…..

  2. Luci ed ombre di un “sistema” ben noto ma del quale é parte anche la stampa che cambia opinione sulle amministrazioni in base al tornaconto!

      • Voi pensate di poter dire qualsiasi cosa sugli altri, chiamarli con il diminutivo, sottintendere giochi di potere, screditare chi si candida e che non vi piace e pensate che chi legge sia completamente stupido…. E’ evidentissimo che chi vi sponsorizza o vi asseconda è trattato con i guanti! Quindi non credete che abbiamo l’anello al naso. Date del fake a chi vi risponde quando i primi a non firmare gli articoli e a dire fatti non veri o veri e senza nomi siete voi. Non vi preoccupate non vi disturberò più, non ho tempo da perdere devo lavorare…. a me non intitoleranno nessuna piazza!

  3. Questa è la dimostrazione che i cosiddetti potenti Vi temono poichè siete stati capaci di organizzargli un bel bidone.
    Come quando chi stà per annegare si dimena peggiorando la situazione, loro cominciano a minacciare e buttare calci. E’ ora che il caro Di Meglio si cominci ad abiutare all’idea che in futuro lui continuerà ad avere solo il suo President mentre Antonio Buono sarà IL PRESIDENT. Per quanto riguarda il De Siano che dire: Bhee lui è logorato dal fatto di essere un senatore che non riesce a tirare le fila del teatrino, e preoccupato della brutta figura commette gli stessi errori del naufrago inesperto.

  4. Purtroppo in ogni ambito lavorativo sempre le stesse cose.
    Non vi dico le minacce ai tecnici che hanno a che fare con il comune. Da brividi.

  5. Dalla lettura di questo articolo ho la conferma che hi l’ha confezionato non è imparziale.
    Se è vero quello che scrive l’articolista in merito al fatto che Zizzolotto si candiderebbe contro GLuca Trani solo per ritorsione contro il commercialista di Cartaromana per un business di conigli andato male, significa che anche questa candidatura non nasce per amor e spirito di servizio verso il Paese in agonia.CHE TRISTEZZA!!
    In merito all’auspicio che sulla vicenda dobrebbe intervenire la magistratura…dico che ben venga e possibilmente per iniziare a monitorare tutte le attività di voto di scambio che vengono esercitate dalla formazione politica della cosidetta “Sciarappa Band” che somiglia sempre più ad una piovra…
    Sempre in tema di “pressioni” all’articolista sfuggono ” pressioni” ben più gravi che si stanno perpretando in questi giorni, come quella di Luciano Bazzoli nei confronti di una giovanissima candidata per non farla schierare dove lei vorrebbe o come quella ancora più grave esercitata nei confronti della sorella di un noto imprenditore della Piazzetta che dopo aver dato l’assenso a schierarsi nella stessa stessa lista di Enzo Dacunto che sostiene GianLuca Trani, è stata risucchiata dal “cerchio magico” perchè deve far coppia con il cugino di Giosi Ferrandino che di recente ha usufruito anche di un bel posto di lavoro senza concorso…per la moglie, alla faccia di tutti i giovani disoccupati del Comune di Ischia, sistematicamente mortificati ed umiliati dal sistema.E cosa dire delle pressioni che sta esercitando Giosi Ferrandino che anzichè ricevere i cittadini nella sede minicipale, continua a convocarli all’Hotel Le Querce dove evidentemente si trova di più a suo agio…
    Potrei dilungarmi su questi argomenti raccontando particolari molto piccanti, ma oggi è Pasqua, giorno di pace e di perdono e quindi COSÌ SIA.

    • Luigi, ti devi titate fuori anche dalll schifo dove sei ora. Io il nome della moglie del popolo lho fatto due anni fa con la denuncia delle cose che non andavano all’acquedotto. Il tuo sodale di lista, dopo averlo fatto contro di me ora l’ha fatto contro un consigliere comunale in carica. Il sistema del ricatto e della forza dei danari o della minaccia della querela. E dalla patte vostra ce ne sono tanti che la usano: de siano, mattera, pettorino. Quindi faresti meglio ad uscire da quel cesso di corruttela (al pari dell’altro) che hai creato.

  6. Caro direttore
    Purtroppo la politica “divide” e non lascia spazio al bene assoluto, ma solo al ” male minore”.
    Io sono sereno e tu conosci bene la mia autonomia di pensiero!
    In merito alla vicenda specifica mi sembra ovvio che se si fosse trattato solo di una ritorsione politica, L’avvocato Isidoro Di Meglio avrebbe agito 2 anni fa, quando aveva motivazioni politiche più forti di adesso.
    Piuttosto mi chiedo a che razza di professionista appartiene uno che rende di dominio pubblico una lettera di revoca e di sfiducia che, a quanto mi è dato sapere, scaturisce da una serie di errori professionali che verranno eventualmente resi pubblici nei tempi e modi che il caso richiede.
    Buona Pasqua a tutti!

    • Luigi, se si trattasse di qualsiasi altra persona ero d’accordo con te, purtroppo parliamo di isidoro di meglio, quello che ha chiesto ad un’azienda di non farmi lavorare e di non usufruire più delle mie prestszioni professionali perchè gli avevo scritto contro e ancora, poi, non pago contro di me ha annullato contratti con altre aziende poi rientrato per loro convenienza.
      Cmq avvocato è sempre un piacere leggerti. 😉

  7. Strano come quando viene “cacciato” il tecnico sentiate il dovere di condannare l’accaduto e difenderlo, senza minimamente pensare che sia stato assunto non per i suoi meriti ma per la sua militanza politica….

  8. Come volevasi dimostrare! Confessione piena! Prima sfruttate il potente per lavorare, poi gli sparlate contro! Come se non fossero liberi di avvalersi di chi vogliono ma siano costretti a chiamare professionisti allineati! Sarebbe opportuno per amore della verità visto che stanno volando gli stracci dire anche quali erano queste “prestazioni professionali”!

    • Caro fake, sei sempre lo stesso idiota che commenta dallo stesso ip e cambia i nomi e le mail, ma vabbè, non fa niente. Tipico di voi codardi. Quando ho iniziato a fare il giornalista ho smesso di fare il tecnico pubblicitario sull’isola perchè le due cose non sono compatibili. Quando è stato il momento di attaccare chi il potere lo usava male (Christian Ferrandino, per l’appunto) è stato fatto non più tardi di 7 o 8 giorni fa. Per il resto è tutto chiaro e io non sono candidato alle prossime elezioni ne alle passate.

  9. Noi non abbiamo un giornale per diffamare e dare dell’idiota a chi la pensa diversamente…per quanto riguarda il curriculum è noto!

    • rispetto talmente il tuo pensiero che approvo tutto quello che scrivi. Ciò non toglie che sei un codardo e che usi nomi e mail diversi dallo stesso ip. Almeno spegni e accendi il modem così cambia

  10. Io espongo dei fatti! Senza offendere nessuno! Lei ha tutti i mezzi per il contraddittorio! La mia identità é poco interessante! Se poi vuole evitare il contraddittorio con persone che non conosce la tecnologia lo consente! La saluto sig. Redazione web. Non capisco perché sono fake solo quando criticano il giornale mentre lei contesta l’anonimato quando critica o addirittura offende altri! Si preoccupi dei suoi buoni comportamenti, compreso quello di usare nomignoli offensivi….Addio!

    • Tu non esponi i fatti, ti nascondi e, solo quando sei stato scoperto hai iniziato a fare la vittima. Ma i codardi che si nascondono non hanno diritto a nessun diritto.
      Tu scrivi e godi della libert’ che ti concedo io sul mio giornale perchè credo nel dibattito. Anche con gli sconosciuti o con chi si nasconde perchè, come spesso accade, hanno bisogno di nascondersi perchè sono i peggiori della società. Quindi è importante sapere chi scrivi dall’altra parte. Per ora sei un fake codardo che usa lo stesso ip, ma cambia nomi e mail. Un poverino. Un poveruomo che ha rinunciato alla sua identità.

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