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domenica, Maggio 19, 2024

Vescovo Lagnese: “Auguri don Emanuel, auguri comunità di San Sebastiano in Forio”

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Il discorso del Vescovo Lagnese all’ingresso del nuovo parroco, Don Emanuel Monte, nella parrocchia di San Sebastiano in Forio.

Carissimi un saluto affettuoso a tutti voi convenuti qui per prendere parte alla divina eucarestia e per unirvi nella preghiera a don Emanuel Monte che entra, questa sera, come parroco di San Sebastiano in Forio.
Saluto la comunità parrocchiale che ci accoglie e che questa mattina ha accompagnato don Pasquale Mattera a Fontana. Saluto la comunità di Maria Santissima Madre della chiesa in Fiaiano che accompagna e consegna alla comunità di Forio don Emanuel. Saluto il sindaco di Forio e il nuovo sindaco di Barano che accompagna don Emanuel. Saluto i sacerdoti, i diaconi e tutti voi. Un saluto particolare permettetemi ancora a don Pasquale Mattera col quale siamo uniti spiritualmente, mentre noi celebriamo l’eucarestia lui sta celebrando il Corpus Domini a Fontana. In questi giorni ci siamo tutti incontrati diverse volte e ho visto il clima di grande comunione e disponibilità nel fare le cose insieme per il Signore e questo è molto bello. E’ bello quando i preti si vogliono bene, c’è un profumo tutto particolare che si respira e nessuna tentazione del Maligno può davvero sfiorarci. Ed è bello anche aver scelto questa festa del Corpus Domini per l’ingresso dei nuovi parroci perchè, come dice il Vangelo, Gesù si rivela a noi come il pane di cui tutti abbiamo bisogno. E questo pane passa attraverso le nostre mani, e mani dei sacerdoti che rendono presente Gesù. Allora accogleire don Emanuel come nuovo parroco in questa solennità mi sembra che sia già una parola che il Signore ci dice. Perchè viene qui don Emanuel? Viene per portare il Signore, viene perchè il Signore possa diventare pane per tanta gente e senza di lui non possiamo vivere. C’è tanta vita in queste strade e specialmente nella stagione estiva, ma senza Signore questa vita non è vera. Solo se ci nutriamo di lui e facciamo crescere la sua presenza con la sua Parola, donata a noi con il battesimo ed alimentata con l’Eucarestia, che noi possiamo vivere della vita di Dio. Come dice Gesù: chi mangia di questo pane, vive in eterno. Questa vita eterna non è solo la vita oltre la morte, non è la vita del cielo e del paradiso alla quale guardiamo. Come nell’orazione: Signore come siamo tutti seduti attorno a questa mensa, possiamo un giorno seder intorno al banchetto del Cielo. Puntiamo lì, è quello il nostro traguardo ed è per questo che don Emanuel vi viene consegnato, perchè vi possa accompagnare, condurre verso quel banchetto, quella meta, verso quella patria che è il cielo.
Ma la vita eterna inizia già quaggiù, la vita di Dio che stata riversata in noi nel battesimo, ma che per crescere ha bisogno che noi ci alimentiamo della Parola di Dio e dell’Eucarestia.
Don Emanuel viene per questo, viene inviato per questo, perchè annunci la Parola di Dio, il Vangelo del Signore a questa comunità e a tutti coloro che verranno qui in questa città, tutti coloro che passeranno queste strade, e passeranno per le sette chiese di cui lui diventa responsabile. Che attraverso la sua presenza tutti possano sentirsi toccati dall’amore di Dio, sperimentare che Dio non vole altro che il nostro bene, la mia felicità, la tua felicità, la nostra felicità. E per questo Lui, attraverso la presenza di questi uomini poveri come noi ci guida e ci accompagna, ci parla e ci prende per mano perchè noi possiamo fare esperienza del suo amore.
Don Emanuel viene per questo, non gli è costato poco lasciare Fiaiano. E pure ai fiaianesi non è costato poco. Come non è costato poco a don Pasquale andare a Fontana e agli abitanti di questa comunità lasciarlo andare. Però questo è bellissimo, come anche la commozione che ho visto passando da Santa Maria di Loreto, il volto commosso di tanti fratelli della comunità di Fiaiano che vogliono bene a don Emanuel. Ma è bella questa commozione ed anche questa tristezza che un po’ tutti avvertiamo quando si lascia una comunità e si va in un’altra. Anche il vescovo un po’ rivive ciò che ha sentito quando ha lasciato la sua comunità per venire sull’isola. E’ bello che questo taglio costi. Se don Emanuel non provasse dolore nel lasciare la comunità di Fiaiano e la comunità di Fiaiano non provasse dolore nella partenza di don Emanuel, sarebbe un brutto segno, significherebbe che non è stata creata una famiglia. E se Emanuel avesse detto lui al Vescovo di voler essere mandato alla parrocchia di San Sebastiano, ma state tranquilli il vescovo non glielo avrebbe permesso perchè è il modo più brutto di vivere una esperienza di servizio nella chiesa… ma poi pensavo, don Emanuel difronte alle difficoltà dell’annuncio del Vangelo che ci sono ovunque e difronte alle esperienze difficili che tutti i parroci sperimentano nella propria vita, come si sarebbe posto dinanzi al Signore? Cosa direbbe domani al Signore un sacerdote che ha pregato per andare in un posto? Il Signore potrebbe dire “Fratello mio ma io non ti ci volevo mandare sei stato tu.” invece don Emanuel come don Pasquale può dire “Signore ma io non ci volevo andare, ma adesso tu mi hai messo a Forio e tu mi sostieni e mi dai la tua benedizione ogni giorno. Questo lo possiamo chiedere al signore. Così come so che anche la comunità di Fiaiano farà. Don Emanuel lascia la comunità di Fiaiano ma il legame non si interrompe, soprattutto quelli spirituali. Don Emanuel sai che c’è una comunità qui a Forio che da stasera ti vorrà bene e comincerà ad amarti, a seguirti, a obbedirti, ma c’è anche un’altra comunità a Fiaiano che ti sostiene e fa il tifo per te.
Nella consapevolezza che, come diceva la bellissima lettera di don Pasquale, noi siamo qui tutti per servire e perchè questa vita di Dio, che è stata messa nei nostri cuori e che i sacerdoti sono chiamati ad aumentare nel popolo di Dio attraverso i sacramenti, la Parola di Dio e l’Eucarestia, ci faccia vivere il comandamento dell’Amore.
Abbiamo ascoltato nella seconda lettura, tratta dalla I lettera ai Corinzi le parole di Paolo che dice ai cristiani di Corinto che prendere parte al calice della Salvezza, al pane della vita eterna significa fare comunione con Cristo, ma questo significa anche fare una sola cosa fra noi, diventare una comunità, una famiglia. Una comunità nella quale si possa sperimentare la vita eterna che consiste nel vivere il comandamento dell’Amore, quello che Gesù ci ha lasciato la sera prima di morire. Amatevi gli uni e gli altri come io ho amato voi.
Carissimo don Emanuele carissima comunità, questa è la preghiera del vescovo, che davvero attorno alla Parola di Dio, al Vangelo e all’Eucarestia possa crescere una comunità cristiana che vive il rapporto col Signore in modo no individualistico, ma coem esperienza di comunione con i fratelli. Questa è la Chiesa. Che don Emanule possa con voi fare una esperienza di Chiesa, che possa diventare un annuncio per tanti che sono lontani dal Signore. Perchè il mondo creda.
Don Emanuel viene mandato perchè faccia comunità con voi, un segno perchè il mondo possa credere vedendo la vostra unità.
Io invoco, per questo, su don Emanuel e su questa comunità parrocchiale e sulla comunità di Fiaiano la benedizione del Signore. Invoco l’aiuto della Madonna, l’Addolorata qui tanto venerata. Invoco la protezione della Madonna col titolo di Maria Madre della Chiesa venerata nella comunità di Fiaiano, come pure invoco l’intercessione dei santi, di San Sebastiano Martire, di San Gaetano, di San Francesco e tutti i santi che si venerano sul territorio di questa parrocchia. Chiedo anche alla carissima Antonia Spedicati di pregare per te, lei è in Paradiso e anche attraverso il servizio pastorale di don Emanuel lei ha potuto spiccare questo volo. Lei, ne sono certo, intercede per te perchè tu possa continuare ad annunciare il Vangelo a tanti altri giovani che hanno bisogno di conoscere Gesù, di amarlo, di seguirlo e di sperimentare la bellezza di appartenere.
Auguri don Emanuel, auguri comunità di San Sebastiano in Forio.
www.ildispari.it

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