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giovedì, Maggio 2, 2024

Un approfondimento | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 21 settembre 2023

Al termine del #4WARD di domenica scorsa dal titolo “Assertività e leadership responsabile nella politica locale”, ho posto quattro quesiti a cui, quest’oggi, vorrei provare a rispondere. Procediamo!
1. In che modo una leadership politica assertiva può modellare le politiche e determinare un cambiamento reale? 

Il duplice esempio di Stani Verde a Forio è lampante. Per la prima volta nella storia dell’Isola, uno dei sei comuni riesce ad ottenere con largo anticipo (senza dubbio ulteriormente migliorabile in futuro) un finanziamento a cinque zeri per la programmazione natalizia. E la scelta dell’acquisizione al patrimonio degli immobili abusivi incarna alla perfezione il concetto di leadership responsabile, assumendo una decisione palesemente impopolare ma ricondotta alla necessità di evitare il grave danno della demolizione al territorio e valorizzando adeguatamente l’immobile abusivo. Al riguardo, però, ora toccherà constatare la qualità delle relative scelte all’ombra del Torrione!

2. Quali sono le potenziali insidie ​​e sfide affrontate dai politici assertivi nel clima politico odierno

A mio giudizio, il rischio principale corso da qualsiasi sindaco è quello di cadere nel tranello (o peggio ancora, consapevolmente) di dover accontentare tutti per tutto, dagli elettori ai suoi stessi compagni di cordata; e di conseguenza, perdere di vista il bene comune e gli obiettivi ad esso correlati. Del resto, non mi stancherò mai di sostenere che non c’è tutela dell’interesse privato dove non si riesce a tutelare quel che è di tutti.

3. Può esistere un equilibrio tra assertività e collaborazione in politica e, in tal caso, come può essere raggiunto? 

Se è vero (non per tutti, lo ammetto) che quel che si fa per il Paese resta al Paese, ritengo che uno dei più grandi segnali di maturità politica sia dato dal rispetto reciproco dei ruoli di maggioranza e opposizione, mantenendo viva la capacità di riconoscere un’iniziativa o una proposta oggettivamente meritoria e sostenerla trasversalmente.

4. Prima di tutto questo, quanto l’ischitano medio è pronto ad affrontare un così radicale cambiamento del suo approccio alla politica e del conferimento del suo consenso personale?

Qui di parole ne servono decisamente poche: l’ischitano medio di buona volontà non ne può più dei suoi amministratori, ma non è ancora pronto a un cambiamento così epocale. Magari con un’alternativa seria sì, ma non ne sono certo.

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