Gaetano Di Meglio | Aspettando che la magistratura inizi a far luce sulla gestione dell’ufficio di piano dei comuni dell’isola, ecco l’ultima sfornata di assunzioni che i buoni politici locali si apprestano a fare. Assunzioni tra D1 e C1 che fanno gola agli assessori dei rispettivi comuni che, poco alla luce del sole, riescono a fare quel po’ di clientela politica e di assunzioni clientelari che, altrimenti, non potrebbero fare nel caso della gestione degli enti comunali.
Lo stratagemma è molto semplice e molto simile a quello che hanno fatto con l’EVI anche se non ricorrono a società interinali come è avvenuto per i “raccomandati” dell’acqua.
LA TRASPARENZA
Per l’Ufficio di Piano, la trasparenza e la correttezza dell’appalto è garantito dalla procedura di gara che si è aggiudicata, invia provvisoria, la “Eco società cooperativa sociale onlus”. La coop “Eco”, con il ribasso del 3%, ha battuto la concorrente R.T.I. costituendo: Società Cooperativa Sociale La Gioiosa con la quota di partecipazione del 60% e la Cooperativa Sociale GIULI con la quota di partecipazione del 40%.
La cooperativa di Scafati ha firmato l’accordo quadro “con unico operatore economico per l’affidamento dei servizi per l’accesso, la presa in carico e il funzionamento ufficio comune di piano – presso le antenne sociali e presso l’ufficio di piano” per l’importo al netto del ribasso offerto del 3,00% pari a € 515.871,07 iva esclusa al 5% e per i seguenti importi orari del personale da impiegare per i seguenti profili: Assistente Sociale – Istruttore Direttivo Amministrativo (categoria e posizione economica D1)= €. 18,01/h omnicomprensivi iva esclusa; Istruttore Amministrativo (categoria e posizione economica C1) = € 16,97/h omnicomprensivi iva esclusa; o Importo a base di gara costo per esperto appalti/mepa Laureato materie giuridico/economiche € 19,50 IVA inclusa;”
Il periodo del servizio, che decorrerà dalla data di affidamento, durerà diciotto mesi anche non continuativi dovrà garantire l’apertura delle Antenne Sociali e supportare l’Ufficio di Piano delle richieste figure professionali, con le modalità e tempi come da Capitolato Speciale, tenuto conto anche delle ulteriori indicazioni come pervenute dai Comuni.
LA LISTA DELLA SPESA: 14 POSTI
Per eseguire questo servizio, il comune di Procida ha bisogno di 2 assistenti sociali. Casamicciola, invece, di un 1 assistente sociale e di 1 diplomati scuola secondaria 2° grado. Quello di Forio, invece, ha bisogno di 1 assistente sociale, di un laureato in materie giuridico-economiche e di ben 3 diplomati scuola secondaria 2° grado. Il comune di Ischia, invece, ha bisogno di sia di 1 assistente sociale sia di un laureato esperto appalti/mepa. Serrara Fontana e Lacco Ameno non hanno fatto richieste. Invece, ed è questa la nota più triste, il comune di Barano ha bisogno solo un diplomato scuola secondaria 2° grado. E, volendo, c’è ancora un altro posto D1 che si può scegliere dove piazzare. Nella tabella, infatti, si legge che c’è un “PROFILO DA INDIVIDUARE” in un comune “eventuale”. Categoria D1.
IL SISTEMA DA ROMPERE.
Con uno sforzo di trasparenza (anche se non richiesto dalla norma) sarebbe interessante che la coop Eco di Scafati facesse un bell’avviso pubblico per la selezione di questi profili. Parliamo di 14 posti di lavori, a tempo determinato. E sarebbe importante che questa richiesta provenisse dal sindaco di Barano, Dionigi Gaudioso che, immaginiamo, sia un sindaco che tenga molto a cuore la trasparenza e la partecipazione. E, inoltre, è l’unico che ha l’imbarazzo in casa. Ricordiamo, infatti, che qualche mese fa, il suo assessore all’ufficio di Piano, Emanuela Mangione, aveva provato a farsi assumere proprio in questo “ambito”. Non vorremo che oggi, con la selezione di questo “diplomato”, si perseguisse lo stesso schema clientelare.
Sia chiaro, la Coop. “Eco”, che nel frattempo garantirà “un Notebook Intel I5-DDR4, una stampante multifunzione, un computer completo Intel, un software la rete del sociale, l’incremento di 16 ore settimanali per il coordinamento e supporto amministrativo e 6 ore settimanali per lo “spazio neutro”, non ha nessun obbligo di trasparenza nell’assumere i candidati. Cosa diversa, invece, la responsabilità morale e politica di un sindaco che, insieme ai suoi colleghi, vuole garantire il meglio possibile per offrire un servizio così importante per il paese. E allora, immaginando di trovarci a “tavola già apparecchiata”, è il caso di fare uno sforzo di trasparenza e di evitare assunzioni telecomandate.
Le possibilità di rendere “pubbliche” queste assunzioni e di consentire alla Coop. Eco di scegliere il meglio per il nostro servizio di “Antenne Sociali” dovrebbe essere una priorità per tutti i sindaci coinvolti in questa vicenda. Da Rosario Caruso a Dino Ambrosino.
