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giovedì, Maggio 2, 2024

Terme Comunali: tegole su tegole | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 14 aprile 2023

Nella vicenda delle Nuove Terme Comunali (torniamo a chiamarle così, vista l’attuale uscita di scena della società di Antonio Fimiani e la conseguente chiusura del capitolo “Terme di Ischia”), l’amministrazione di Enzo Ferrandino sta mostrando ancora una volta tutta la sua pochezza ed incapacità. Bene ha detto un mio ben informato amico: “Si sono praticamente incartati ed il coltello lo ha nelle mani proprio Fimiani. Infatti, oggi se non fanno quello che dice lui il Comune perderà il credito vantato di oltre 580.000 euro, lo stabilimento non opererà questa estate e per fittarlo ad altra ditta dovranno fare dei lavori di adeguamento che per quanto è dato sapere ammontano ad oltre un milione di euro.” E io aggiungo: ma quale società seria intraprenderebbe mai un’impresa del genere con tali presupposti?

E come se non bastasse, così come pochi sanno perché l’omertà di palazzo impone a (quasi) tutti il silenzio, non è certo notizia di oggi l’altro milione di euro da pagare a carico del Comune di Ischia (e quindi di tutti noi), derivante dal fallimento della vecchia società che operava nello stabilimento, prima che un avventato Giosi Ferrandino lo affidasse al disastroso timone triennale (2009/2012) di “Ischia Risorsa Mare”. Proprio in quell’epoca, infatti, era stata avviata una causa contro il Comune per ottenere il pagamento delle attrezzature presenti nello stabilimento al momento dello sfratto. In poche parole, il Comune aveva fittato solo lo stabile ma le attrezzature, gli impianti ed altro erano stati acquistati dalla società fallita. In primo grado, il Tribunale di Ischia aveva respinto la domanda della curatela fallimentare, ma questa ha poi fatto appello e, di recente, la Corte di Appello ha condannato il Comune di Ischia a pagarle oltre un milione di euro. E a quanto pare, tutto consiglierebbe all’ente di evitare un oneroso quanto inutile ricorso in Cassazione, visto il modo in cui la sentenza d’appello è stata incardinata.
A presto per un altro ghiotto capitolo della serie: “Incapaci alla guida del paese”. Quelli che avete votato in continuità, del resto.

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