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mercoledì, Maggio 1, 2024

Stani Verde: «Del Deo quando si attiva combina solo guai. Perciò deve essere mandato via dal popolo»

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«Se esiste l’abusivismo è perché non abbiamo mai avuto gli strumenti che regolamentassero il nostro territorio». E sui fanghi al Casale: «Secondo me si è ripiegato su quelle aree perché quelle all'ingresso del paese forse erano di persone vicine al sindaco che non avrebbero gradito…». Un plauso ai tecnici comunali. Ma dagli amministratori nessun indirizzo sul rischio sismico ed idrogeologico. Il disastro lavori pubblici: «Quando li mettevamo in guardia ci deridevano in Consiglio comunale»

La tragedia del 26 novembre, l’intero territorio isolano a rischio sismico ed idrogeologico, le iniziative del sindaco di Forio Francesco Del Deo. Ne abbiamo parlato con il consigliere di opposizione Stani Verde.

– Il 26 novembre ci siamo svegliati in un inferno. 12 vittime, un paese rivoluzionato e tanti dubbi sul futuro…
«La cosa che ci spaventa di più è proprio che abbiamo un paese al momento rivoluzionato. Però abbiamo anche timore che, come accaduto in passato, la memoria sarà breve e dimenticheremo presto il dolore e soprattutto il pericolo che incombe sulle nostre teste e sotto i nostri piedi. Intendo il pericolo del terremoto, quando dico sotto i nostri piedi, e il rischio idrogeologico sulle nostre teste, perché abbiamo la montagna alle spalle che resta fragilissima appunto per il dissesto idrogeologico. Poi c’è l’erosione dal mare che mi spaventa, perché temo che, come al solito, dopo il momento dello sconforto, come già successo, le Amministrazioni non profonderanno gli sforzi necessari per risolvere questi problemi che ormai sono diventati atavici».

– Abbiamo avuto tutti rispetto per le 12 vittime. Ma ora è il tempo di capire cosa è successo e cosa fare. Che ne pensi della gogna mediatica che ha colpito la nostra isola?
«Credo che sia stato vergognoso l’atteggiamento dei media a livello nazione. Ci siamo ritrovati in un tritacarne mediatico e con rappresentanti delle istituzioni locali che sono stati incapaci di difenderci. La realtà è questa, l’abusivismo ad Ischia esiste ed è un problema, però in questo caso è chiaro a tutti, ormai l’hanno spiegato a più riprese, che questa frana non è stata dovuta all’abusivismo. Lo ripeto, la causa di questa frana non è stata l’abusivismo. L’amara verità è che molte persone sono state costrette a costruire, a volte, in zone a rischio e, come un paradosso, abbiamo scoperto che addirittura le abitazioni che sono state travolte si trovavano in una zona bianca. Una zona che non era tra quelle a rischio idrogeologico.

Ma comunque i nostri rappresentanti non hanno avuto il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, dire che è tutta colpa del governo, della Regione, della Città Metropolitana. Ci sta perché è giusto, è vero che è colpa della politica a tutti i livelli, ma è colpa anche della politica a livello locale, soprattutto è colpa di chi amministra, magari da oltre quarant’anni, e non ha fatto nulla per mettere in sicurezza il proprio territorio. Non ha fatto nulla per creare le condizioni affinché la nostra gente potesse costruire in sicurezza, con tempi certi. E sono, soprattutto, persone che da oltre quarant’anni continuano a prenderci in giro e lo hanno fatto anche con l’ultimo PUC, il piano regolatore. Quello di Forio, che è stato approvato “tanto per” solo per evitare il commissariamento e solo perché era una prassi, ma se andiamo ad analizzarlo, come è stato anche dichiarato dallo stesso sindaco in una trasmissione televisiva, forse di Mediaset, con quel piano regolatore che ha approvato lui non si può costruire nemmeno un metro cubo. Ci rendiamo conto che è assurda una dichiarazione che stride e contrasta proprio con la necessità del territorio. Noi non abbiamo bisogno di un piano regolatore che ci vieti di costruire, perché se esistono le costruzioni abusive, è proprio perché alle persone non è mai stata data una possibilità di costruire; si sono sempre sentite rispondere no a prescindere, perché non avevamo appunto gli strumenti che regolamentassero il nostro territorio e indicassero ai cittadini dove e come poter costruire».

PASSERELLE MEDIATICHE

– I riflettori si sono accesi su Ischia e, diciamocelo, spesso sotto i riflettori si sono ritrovati i meno titolati. Che ne pensi delle apparizioni di sindaci e altri
«Come dicevi giustamente tu, c’è stato il momento del silenzio e il momento in cui anche chi aveva tanto da dire, come noi, ha fatto bene, per rispetto delle vittime, a tacere. Era il momento in cui bisognava dare il tempo a chi ne aveva i titoli di intervenire e cercare di risolvere il problema nel più breve tempo possibile. Cercando di mettere in atto le migliori soluzioni per uscire fuori da questa catastrofe».

– Hai ascoltato il sindaco Del Deo in audizione? Cosa ne pensi?
«Quando ho ascoltato il nostro sindaco in televisione e quando ho ascoltato il suo intervento in Commissione Ambiente ho capito che se le nostre speranze devono dipendere dal sindaco di Forio, bene, allora abbiamo poche possibilità di uscirne e di risolvere questo problema. Ho definito il suo intervento il “nulla cosmico”. Solo le solite cose, i soliti numeri imparati a memoria, le solite frasi dette cercando di attirare consenso e di buttare un po’ di fumo negli occhi alla gente cercando di far credere che loro sono presenti. Purtroppo, però, sono presenti ma solo per le passerelle mediatiche. Poi se andiamo a vedere tutti gli atti che hanno approvato, quei pochi atti che hanno prodotto sono sbagliati nella forma e nella sostanza».

LA MOVIMENTAZIONE DEI FANGHI

– Da giorni Forio è al centro della movimentazione dei fanghi. Prima a Cavallaro con alcune scelte poco chiare e ora al Casale. Che idea ti sei fatto?
«Che Forio abbia dato disponibilità per depositare momentaneamente i fanghi di Casamicciola, io non ho nulla da dire su questa scelta perché siamo una comunità e questa poteva essere l’occasione per dimostrare di non essere comunità solo a chiacchiere, ma dimostrarlo con i fatti. Come al solito, però, a pensare male si fa peccato, ma forse ho ragione nell’affermare che c’erano delle aree all’ingresso del paese che potevano essere utilizzate a tale scopo, lontano dalle abitazioni, ma soprattutto lontane dal centro abitato. E invece poi si è ripiegato su delle aree che sono vicine al centro sportivo. Quello che dovrebbe essere il centro sportivo, perché nella zona tra il Palazzetto dello sport e il campo di calcio. Secondo me si è ripiegato su quelle aree perché quelle all’ingresso del paese forse erano di persone vicine al sindaco che non gradivano quei fanghi in quella zona.

Oggi non me la sento di fare una polemica sul fatto che stiamo ospitando, diciamo, i fanghi per stoccarli. Però la mia paura è questa, che il sindaco Del Deo per mostrarsi operativo abbia dato questa disponibilità e poi, come al solito, non sarà presente per controllare che le cose vengano effettuate nel modo giusto, senza arrecare danno alla cittadinanza. Innanzitutto lì non è stato calcolato un potenziale rischio. In quella zona ci sono delle falde che si trovano proprio a pochissimi metri di profondità e quindi si dovrà fare molta attenzione nell’usare quell’area. Perché i fanghi non dovranno assolutamente entrare a contatto con il terreno. Questo me lo hanno assicurato i tecnici del Comune, che verranno usate tutte le precauzioni e verranno installati dei teli che eviteranno il contatto dei fanghi con il terreno. Però ho comunque paura, perché in qualunque occasione il nostro sindaco entri ad essere operativo, combina dei guai. Per questo motivo noi saremo molto vigili per quanto riguarda questa situazione».

IL PROBLEMA DELLA QUOTIDIANITA’

– Secondo te quale deve essere l’apporto del Comune di Forio che non sia strumentale come quello realizzato da Del Deo?
«Innanzitutto il sindaco e l’Amministrazione oggi si dovrebbero preoccupare di mettere in sicurezza il nostro territorio, perché noi abbiamo tante situazioni di pericolo che sono state segnalate al Genio Civile dai nostri ottimi tecnici, che in questi giorni almeno loro sono stati presenti e in primis Luca De Girolamo, che sta coordinando un po’ tutte le operazioni. Sono stati veramente molto efficienti ed hanno dimostrato veramente di avere a cuore Forio. Hanno profuso degli sforzi enormi per cercare di monitorare tutto il territorio, hanno dimostrato di esserne capaci. Peccato che nessuno in passato abbia ben pensato di dare loro, come indirizzo, proprio quello di monitorare, prima che si verificasse la tragedia, la montagna ma anche la costa, che sta franando in maniera a dir poco incredibile.

Oltre a questo dal sindaco di Forio mi aspettavo che fosse un po’ più solerte anche nel cercare di risolvere il problema della nostra quotidianità che è stata stravolta, specialmente per quanto riguarda i trasporti. Gli studenti devono raggiungere gli altri comuni dell’isola? Un’isola spezzata, divisa a metà e nessuno, fino ad ora, è riuscito a mettere in campo un’iniziativa che potesse quantomeno permettere ai nostri figli di poter continuare a studiare. Poter continuare a svolgere la loro vita in maniera non dico normale, perché se non passerà un po’ di tempo è difficile tornare alla normalità, ma quantomeno in maniera adeguata».

DISASTRI ALLA FORIANA

– Ho letto che il sindaco di Forio vuole ripartire dalla sicurezza, eppure lascia che un tombino crei disastri nel centro del paese e che il costone lungo la strada che porta a Citara resti un pericolo costante…
«Quello di via Giovanni Mazzella è sicuramente un altro pericolo e un rischio con il quale dobbiamo convivere. Lì c’è qualcosa di assurdo, che va veramente oltre ogni immaginazione. Quel muro di cui prima gli amministratori si vantavano di averlo fatto realizzare grazie al loro intervento e di aver messo in sicurezza il costone. E quando noi avvertivamo che invece si trattava di un pericolo aggiunto ad una situazione già tragica, praticamente ci deridevano ad ogni Consiglio comunale. Ebbene, oggi affermano di essersi resi conto che quello era un pericolo. In realtà, però, le carte parlano diversamente e ci dicono che addirittura il Comune di Forio aveva previsto lo stanziamento per milioni di euro per completare l’opera di quei muri che oggi si dimostrano pericolosi e mal progettati. Per quel muro sono stati chiesti dei finanziamenti per realizzare un rivestimento in pietra. Vergogna su vergogna, assurdo su assurdo».

– I lavori pubblici per Del Deo non sono la migliore cifra narrativa. Guardiamo il water front di Forio…
«Infatti. Basta guardare questa zona per rendersi conto che hanno creato una “piazza parcheggio”. Oltre ad aver arrecato un danno enorme, perché quando piove, come avevamo previsto, si allagano anche i locali e purtroppo nessuno parla perché gli imprenditori hanno paura di parlare e si sentono minacciati da questa amministrazione. E, nonostante tutto questo, quando ci sono delle piogge forti il tombino continua a saltare e il problema non è stato risolto.

Ma al disastro water front, del costone e agli altri causati da Francesco Del Deo e dalla triade, purtroppo ormai diciamo che ci siamo quasi rassegnati. Devo dire la verità, dobbiamo solo aspettare che questo mandato finisca. Il sindaco spera in terzo mandato e anche noi speriamo che gli sia data la possibilità di concorrere per la terza volta. Perché? Perché questa volta il popolo di Forio gli deve far capire che è inadeguato. Gli deve presentare il conto di tutti i danni che ha fatto al paese, perché sarebbe troppo facile, poi, dire che è andato via perché è scaduto il suo mandato. No, Francesco Del Deo e la sua amministrazione devono essere mandati via dal popolo».

NIENTE PIU’ ALIBI

Ed entriamo nella vicenda politica…
«Politicamente, noi stiamo andando avanti interrottamente da 15 anni ormai. La mia azione politica procede e negli ultimi 10 anni si è creato un gruppo coeso. Se prima ragionavo da consigliere comunale, oggi stiamo ragionando come coalizione e questa coalizione cresce sempre di più, un po’ perché, forse, siamo bravi noi a dimostrare che ci teniamo per il paese con i nostri progetti e molti stanno sposando la nostra linea e le nostre idee. Però, dobbiamo dire la verità, stiamo crescendo in maniera esponenziale anche grazie alla cattiva gestione di questa amministrazione e all’incompetenza di queste persone».

Un’amministrazione che, diciamocelo, si mantiene in vita grazie ad un solo consigliere.
«E’ proprio così e, purtroppo, il perdurare di questa amministrazione che non viene interrotta, più il tempo passa e più danni arreca al paese. E’ sotto gli occhi di tutti e mi dispiace per chi fa finta di nulla. C’è chi, come lo struzzo, mette la testa sotto la sabbia, e mi riferisco ai consiglieri comunali che ancora oggi mantengono in piedi questa amministrazione. Se prima potevamo concedergli un alibi perché magari non sapevano della cattiva gestione e potevamo capirli perché provavano a fare qualcosa ma Del Deo li bloccava, adesso, dopo tanti anni, sono complici nel continuare il gioco disastroso di Del Deo e degli altri. Che è il gioco delle assunzioni, il gioco degli appalti dati agli amici degli amici e mi prendo le responsabilità di quello che dico, senza paura, perché gli altri non mi smentiscono».

1 COMMENT

  1. Piazza parcheggio!!!! esatto è una vergogna. sono daccordo con te… purtroppo è una cultura sbagliata quella di lasciare l’auto subito dove si trova un posto libero,, e a pensare che a pochi metri c’è un grande parcheggio quello di marinai d’italia…. Ma prorpio Stany Verde è stato visto parcheggiare di fronte alla Lucciola dove ora c’è il villaggio di natale—-
    dai il buon esempio e non fare come i preti…. fate quel che dico ma non fate quel che faccio–

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