Per Speranza “e’ l’ora della cooperazione internazionale, nessuno si salva da solo. Abbiamo bisogno che l’Europa cambi le sue politiche datate, non possiamo consentire che a una crisi sanitaria si sommi una crisi economica e sociale”. Poi, ha ricordato tutte le misure messe in campo dall’Italia: “Siamo un grande paese che ha svolto un lavoro serio, le prime misure sono state adottate il 22 gennaio e il 31 gennaio il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza, siamo stati i primi a denunciare la possibilita’ di un’estensione del contagio. Abbiamo adottato misure proporzionali all’estensione del contagio, misure replicate da molti paesi del mondo. E’ stata ed e’ ancora durissima, contro un nemico invisibile e sconosciuto stiamo affrontando sfide inedite e difficilissime, la risposta c’e’ stata ed e’ tutt’ora in corso”. Speranza ha ringraziato tutti, dai cittadini che si sono impegnati a rispettare le limitazioni ai sanitari impegnati in prima linea e per questo si pensa al dopo: “Dobbiamo uscire da questa crisi piu’ forti di come siamo entrati, avremo tempo e modo di valutare ogni atto. Il servizio sanitario universale del nostro Paese e’ il patrimonio piu’ prezioso che possa esserci, su di esso dobbiamo investire con tutta la forza che abbiamo. Dobbiamo fare un investimento strategico sulla salute”, ha concluso Speranza.
(ITALPRESS).