fbpx
lunedì, Maggio 6, 2024

Serie D. Mario Lubrano: “Sarà una bella Ischia!”. Il progetto tecnico dei gialloblu

Gli ultimi articoli

Dalle conferme nel roster futuro alle recenti separazioni con alcuni protagonisti dell’impresa promozione. Il direttore sportivo Mario Lubrano ha fatto il punto sulla situazione in casa Ischia, sulle operazioni in corso per rinforzare la squadra e sul rapporto sempre più solido con mister Enrico Buonocore.

“Ancora una volta ci tengo a ringraziare il Presidente Taglialatela, il suo lavoro è commovente, non ci sono aggettivi per descrivere l’impegno che sta mettendo in campo, da oltre un anno, per il progetto dell’Ischia. L’impegno c’era già negli anni scorsi, ho avuto modo di constatarlo. Da quando Taglialatela ha preso possesso della società e quindi la carica di presidente, si sta facendo in quattro per far sì che l’Ischia possa avere un presente e un futuro roseo. L’anno scorso, di questi tempi, parlavamo di una società che rinasceva tra mille incertezze, poi alla fine sapete tutti com’è andata. Ciò è stato possibile grazie al suo impegno, coadiuvato da chi l’ha sostenuto dal punto di vista economico e non solo. Poi c’è stato un gran contributo da chi ha operato in quest’anno per far sì che questo risultato fosse possibile, così come Franco Tutino che è sempre qui con noi e che è un pilastro del nostro progetto. Il fatto che siamo qui a un anno di distanza, dopo la vittoria dell’Eccellenza e un campionato nazionale alle porte, ci riempie d’orgoglio e ripaga i tanti sacrifici fatti, ci carica di responsabilità per questa nuova stagione che andremo ad affrontare. Da qualche giorno siamo al lavoro per allestire la rosa per il prossimo campionato di Serie D. L’anno scorso siamo stati protagonisti di una grande annata che resterà per sempre nella storia dell’Ischia, così come i nomi dei venticinque calciatori che hanno partecipato a questa straordinaria impresa nella stagione del Centenario. Nel calcio, soprattutto a questi livelli, lo scenario cambia e quindi c’è stato qualche addio in questi giorni che ha fatto scalpore. Però arriveranno giocatori utili e funzionali alla causa per il progetto tecnico che stiamo inaugurando”.

Come mai non c’è stata continuità per una squadra autrice di un super campionato?
“Partiamo da un presupposto: l’Eccellenza e la Serie D sono due categorie diverse, ma non mi riferisco soltanto all’aspetto tecnico, ma soprattutto a quello numerico. L’anno scorso avevamo l’obbligo di inserire due under, quindi avevamo una rosa distribuita con diciotto over e sette under. Oggi in campo gli under dovranno essere quattro, quindi significa che la parte di under all’interno di un organico, che dovrà essere comunque numericamente simile a quella dello scorso anno, andrà a crescere. Dei diciotto over, sette dovranno essere in campo, mentre nei nove in panchina saranno quattro. Quindi ci sarà posto per undici over in distinta, quindi più di tredici o quattordici in rosa non si possono avere. Considerando che l’anno scorso erano diciotto e che una squadra che va ad affrontare una categoria superiore avrà bisogno di innesti, i posti da liberare erano parecchi. Qualcuno è andato via per nostra scelta, condivisa tra me e l’allenatore. Quando una squadra vince un campionato s’innesca un’altra dinamica. Se un attaccante fa 20 gol in Eccellenza in una squadra che vince, quel giocatore è il primo che viene cercato dalle compagini che puntano al successo nella stagione seguente. Si scatena quindi un’asta, anche dal punto di vista economico, su quel calciatore che una società che si appresta ad affrontare una categoria superiore non può contrastare.

La separazione da alcuni elementi è venuta per motivi naturali, ci siamo salutati con una stretta di mano e con un ringraziamento reciproco perché in quest’anno abbiamo tratto giovamento noi dalle loro prestazioni e gli stessi calciatori dall’ambiente e dall’organizzazione, oltre al progetto tecnico, presenti ad Ischia. Non ci potevano essere i presupposti per andare avanti. Rientra in questo discorso sicuramente Ciro Simonetti. Situazione analoga anche per Michele Longo con il quale, a fine campionato, c’era sta una mezza promessa di rinnovo, poi chiaramente ha avuto delle proposte importanti in Eccellenza difficili da rifiutare. Ciò però non mette dubbi sull’affetto e l’amore che Longo ha per l’Ischia, nonostante abbia giocato qui per soli sei mesi, e l’affetto che noi abbiamo nei suoi confronti. È vero che si parla di calcio, ma è normale affezionarsi ai calciatori e Longo è uno di questi ragazzi.

Su Padin è stata fatta una valutazione tecnica, l’ho scelto io ad inizio anno e l’ho portato ad Ischia. Ha dato un apporto fondamentale per la promozione, ma abbiamo optato per fare altre scelte dal punto di vista offensivo. Così come altri elementi della rosa che sono andati via, vanno ringraziati per il ciclo che hanno portato avanti: mi riferisco in primis ad Antonio Di Costanzo e Kikko Arcamone, due isolani che hanno dato tanto per l’Ischia. C’è dispiacere nel dover interrompere questo percorso, però vanno fatte delle scelte. Spero possano continuare la loro carriera calcistica perché ormai sono diventati due calciatori importanti in questa categoria. Come ho detto ci sarà la continuità, abbiamo cercato di coinvolgere i profili che riteniamo fondamentali. Pippo Florio, Davide Trofa, Pasquale Chiariello, Giovanni Mattera, Luigi Buono, Giò Cibelli sono confermati. Si aggiungono Giovanni Vito Ballirano, Alessandro Patalano, Matteo Arcamone, Mirko Gemito che è di proprietà dell’Ischia nonché un buon investimento fatto perché è un portiere di valore. Questi ragazzi, affacciandosi al campionato nazionale, avranno modo di farsi notare anche nel calcio professionistico. E poi un elemento che l’anno scorso ha avuto un impatto straordinario con il territorio, dal punto di vista umano e tecnico, è stato Gabriele Pastore: la sua conferma è stata una nostra priorità, ci ha aspettato e ha voluto fortemente restare”.

Spesso in queste situazioni, il fattore ambientale è fondamentale.
“Con Pastore è stato un colpo di fulmine, anche casuale e voluto dal destino. L’anno scorso ho scelto lui come difensore da prendere a dicembre. L’ho aspettato per venti giorni, nonostante l’insistenza di mister Buonocore che voleva in fretta un difensore perché proprio in quel momento, nella partita di Pompei, ultima prima di dicembre, si fece male Di Costanzo. Abbiamo giocato due partite, contro Napoli United e Maddalonese, con Florio centrale. Ho aspettato Pastore fino agli ultimi giorni di mercato, lui è un ragazzo serio e quando prende un impegno tende a portarlo al termine. C’è stata la tentazione immediata di venire ad Ischia, ma non voleva lasciare così l’Agropoli. Poi ha deciso di venire, credo che abbia recitato un ruolo fondamentale nel girone di ritorno, sia a livello tecnico sia su quello caratteriale. È un ragazzo eccezionale, propositivo, serio, così come tutti quelli che ho elencato. Florio, Trofa, Chiariello, rappresentano lo zoccolo duro d’Ischia, a cui si è aggiunto Mattera, la grande sorpresa dello scorso campionato e un calciatore relativamente giovane che può giocarsi un’ottima carta in Serie D.

E sulla situazione Matute?
“Rientriamo nel discorso fatto prima. Ha una carriera importante tra i professionisti, ha fatto tanto in Serie B e Serie C, gli ultimi due campionati di Serie D che ha affrontato con Avellino e Taranto li ha vinti. È sceso di categoria, con il San Marzano ha fatto una finale playoff e con l’Ischia ha vinto il campionato. È un top centrocampista per la categoria, per la dinamica spiegata in precedenza, non c’è stato modo di proseguire il rapporto”.

Tra i nomi accostati all’Ischia c’è quello di un centrocampista che due anni fa è stato il migliore di tutta la stagione tra gli under e l’anno scorso ha disputato un’annata importante, l’ischitano Montanino può essere un’idea?
“Per il momento non è un discorso concreto, ma è un nome che abbiamo fatto nelle nostre valutazioni. Il ragazzo l’anno scorso ha fatto un anno importante da under, ora esce da quella fascia, ciò non significa che non possa giocare in Serie D. Al momento, però, ha intenzione di fare un salto tra i professionisti. È un 2002 e costituisce un valore per le squadre di Lega Pro, per le caratteristiche che ha, farebbe comodo a tantissime compagini di Serie C. Spero che qualcuno lo abbia visto in questa stagione a Matera, io l’ho visto tante volte ed è un giocatore maturo, duttile, perché non ha fatto solo la mezzala ma anche il quinto di centrocampo e il braccetto difensivo in qualche partita. Se fossi una squadra di Lega Pro, è un profilo sul quale punterei. Spero che possa avere qualcuno che assecondi questa sua volontà. Qualora non ci fosse per lui questa possibilità, vedremo se aprire un discorso”.

Tanti gli under confermati nel roster, esaurita dunque la lista?
“In questo momento, un’altra scelta che abbiamo fatto, anche dovuta ad una chiacchierata con Claudio Mazzella, il quale per motivi lavorativi non può prendere parte al ritiro pre-campionato del 24 luglio e ci ha fatto presente questa difficoltà, è quella di puntare su un pacchetto di portieri tutto under. Quindi ci sarà l’innesto di un 2003 e di un 2005, in modo da dare il ventaglio di opportunità al mister. Con l’obbligo di quattro under in campo, è importante averne almeno uno in porta. Arriverà un terzino sinistro 2003, poi punteremo su questo gruppo di giovani a cui aggiungeremo qualcos’altro a livello offensivo perché nella nostra idea c’è la volontà di inserire anche under in attacco. Verrà anche un giocatore del Procida, abbiamo individuato Quirino. È un 2004, pronto dal punto di vista fisico, del passo e della tecnica per fare questo salto. È un ragazzo d’impatto, sul nostro campo può essere un valore aggiunto. Calcia con il destro e il sinistro, ha dei numeri importanti, seppur in Promozione, ma sono due anni che ha statistiche notevoli. È un ragazzo che, nel ventaglio di scelte under, ci può stare tranquillamente e ci sarà”.

Ci sono under del Forio o del Barano che possono interessare?
“Qualcuno l’abbiamo anche contattato, però ha optato nel disputare un altro anno di maturità in Eccellenza. Lo sguardo sui ragazzi isolani c’è sicuramente, guardiamo tantissime partite del Barano e del Forio. Magari di quest’ultima squadra di più perché l’anno scorso era nel nostro campionato. Abbiamo parlato con un ragazzo del Forio, ma ha preferito restare lì per continuare il suo processo di crescita”.

Servirà una persona accanto a Buonocore?
“Arriverà un nuovo vice-allenatore che è stato già individuato e scelto dal mister, si chiama Simone Corino. Siamo per il rispetto dei ruoli, questa è una dinamica di competenza del tecnico. Il nostro piacere sarebbe stato quello di avere il coinvolgimento di Massimo Buonocore che per noi è eccezionale, farà sempre parte di noi in qualunque ruolo voglia. Stesso discorso per Franco Impagliazzo e Pierangelo Pesce, quest’anno è stato un elemento fondamentale sia per quanto espresso qualitativamente come preparatore atletico sia umanamente nello spogliatoio per la genuinità trasmessa. Purtroppo la Serie D è un campionato professionistico, ci sono degli impegni gravosi e abbiamo scelto un altro preparatore, ovvero Alfredo Sarno. Siamo contenti di accoglierlo dopo l’esperienza nelle giovanili del Napoli. Luigi Mennella e Michele Migliaccio saranno i preparatori dei portieri”.

Quella che avete disegnato è un’Ischia in progress, ma qual è l’obiettivo?
“Abbiamo le idee chiare su quello che dobbiamo fare. Con Buonocore c’è stata subito grande sintonia nel parlare di calcio e nel condividere le idee. Dal punto di vista tecnico, ragioniamo con una sola testa. Condividiamo interamente il progetto tecnico di ciò che dobbiamo costruire, lavoreremo con la stessa modalità dello scorso anno. Un po’ lo scenario cambia perché partivamo con una base di partenza di una squadra che già aveva un buon campionato nelle gambe, a cui poi abbiamo aggiunto degli elementi di valore per far sì che questa squadra diventasse forte. Ora andiamo ad affrontare una categoria diversa, ma sono sicuro che questa base di partenza che vi ho elencato abbia valore anche in Serie D. Parliamo di calciatori importanti. Sappiamo quello che dobbiamo costruire, siamo consapevoli delle caratteristiche dei giocatori che dobbiamo contestualizzare all’interno di un progetto tecnico voluto e condiviso con l’allenatore. Stiamo cercando i calciatori giusti, in linea con le esigenze economiche della società, per attuare questo progetto. Siamo avanti con qualche obiettivo, ad inizio settimana contiamo di dare qualche notizia in più sulle new entry della squadra, ma sono tutti giocatori di valore e affermati nel panorama di Serie D, stanno condividendo il progetto Ischia perché ha una sua credibilità. Questo club ha storia e cultura calcistica, dal punto di vista del valore della piazza tutti i giocatori che andiamo a contattare hanno piacere a vestire la maglia gialloblù. Il lavoro dello scorso anno ha colpito molti, a livello offensivo noto che molti attaccanti hanno piacere a venire a giocare ad Ischia. Nella passata stagione abbiamo espresso un bel gioco che ha esaltato i calciatori offensivi e quindi tanti ritengono che possano esaltare le loro prestazioni. Siamo a buon punto con tante trattative che stiamo portando avanti”.

Che tipo di centravanti state cercando?
“Il mister chiede un lavoro importante agli attaccanti nella doppia fase di gioco. Non cerchiamo un attaccante boa, quindi strutturato fisicamente, ma un profilo mobile che sappia andare negli spazi e giocare con la squadra. Quindi quello sarà il tipo di centravanti che porteremo ad Ischia. L’abbiamo individuato, possiamo considerarci anche fiduciosi per il buon esito della trattativa, ma vediamo. Siamo più avanti per un esterno d’attacco, è un calciatore relativamente giovane, di 24 anni, viene da un anno importante in Serie D. Ha scelto Ischia per cercare di vivere l’anno della consacrazione definitiva. Stiamo acquistando un calciatore che è pronto per il salto di categoria o consolidarsi un top della quarta serie. Ci vuole ancora qualche giorno. Per il momento siamo avanti per i portieri e per il terzino sinistro, che andrebbero a completare il pacchetto under con Quirino e i ragazzi d’Ischia. Siamo avanti anche per l’esterno offensivo, sono a buon punto le trattative per un difensore centrale di categoria e per un centravanti. Qualcosa dobbiamo farla a centrocampo, sicuramente. Pesce? Non resta, c’è stato un confronto con il ragazzo. Aveva esigenze extra-calcistiche, doveva fare dei sacrifici per proseguire qui. Visto che lo scorso anno aveva avuto poco spazio, abbiamo ritenuto opportuno lasciarlo libero di fare esperienza in un progetto più adatto”.

Tra quelli andati via, chi avresti tenuto?
“Faccio un nome: Longo. Per me è un giocatore che doveva fare la Serie D. Matute è stato un giocatore fondamentale, avremmo voluto tenerlo, però Longo è in quell’età dove avrebbe potuto giocarsi la Serie D. È un attaccante top della categoria, l’Acerrana ha fatto un grandissimo acquisto, sono sicuro che si ripeterà”.

Il Forio sembra aver fatto un grande lavoro finora, cosa ne pensi delle altre?
“A fine campionato ho tifato affinché si salvasse perché rappresentava un’altra opzione importante per i ragazzi d’Ischia, ha costruito una bella organizzazione societaria perché il Presidente Amato sta facendo importanti investimenti dal punto di vista economico per costruire un grande Forio. Sta mettendo un budget importante in campo, da alta classifica”.

I fattori primari per l’Ischia e l’importanza dei tifosi in ottica abbonamenti.
“La costanza e l’equilibrio sono i fattori più importanti in un progetto tecnico, sono punti fondamentali del nostro modo di vedere il calcio e li condividiamo. L’abbonamento va sottoscritto perché, dopo tanti sacrifici, l’Ischia torna nella vetrina nazionale. Non sono ischitano, ma ho sempre visto e tifato per l’Ischia, so quanto la tifoseria abbia sofferto quando c’è stato il fallimento. Dopo tante delusioni, anche in Eccellenza, abbiamo vinto questo campionato e affacciarci sui campi nazionali non è un risultato da poco. Taglialatela è una garanzia. Non dobbiamo prendere in giro la gente, non possiamo costruire una corazzata, ma abbiamo le idee chiare e i giocatori da prendere per attuare il nostro progetto. Vogliamo praticare un calcio piacevole attraverso la nostra identità, andando ad inseguire risultati che permetteranno all’Ischia di essere protagonista anche in Serie D”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos