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mercoledì, Maggio 1, 2024

Punizione esemplare per i bracconieri ischitani | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 13 dicembre 2023

Ieri sera, mentre mi preparavo per partire in nottata verso la terraferma alla volta di una giornata di caccia alla beccaccia in piena regola, come mio solito insieme al “maestro” Giovanni La Marca, mi è tornata innanzi la notizia dell’arresto in flagranza di reato di due bracconieri ischitani di 49 e 43 anni, in quel di Casamicciola.

Devo complimentarmi vivamente con il Corpo Forestale dell’Arma dei Carabinieri per questa brillante ed esemplare operazione, tenuto conto che in passato non sono mai stato troppo tenero con la relativa componente locale presente qui sull’Isola. In particolare, l’attenzione di un mio #4wd di un paio d’anni fa si focalizzò proprio sull’impunità di un bracconiere il cui profilo, a quanto pare, coincide proprio con uno dei due arrestati lunedì scorso e processati per direttissima ieri, non riuscendomi a spiegare come la “latitanza” dei Forestali locali consentisse tale reiterazione del crimine che, oggettivamente, era sotto gli occhi di tutti.

Raccontai, infatti, che questo “signore” era uno di quelli che, nottetempo, gironzolava indisturbato per i boschi ischitani con tanto di fucile e faro in punta, per ammazzare beccacce di frodo non solo in violazione delle normative vigenti ma, come se non bastasse, senza licenza di caccia e porto di fucile. Bastava guardare verso Buceto e dintorni in piena notte per vedere una luce quanto meno di insolita intensità illuminare i folti castagneti della zona.

Per colpa di questo genere di “signori”, i cacciatori come me che rispettano le regole sono costretti a percorrere centinaia e centinaia di chilometri (talvolta migliaia) per poter vivere un’esperienza venatoria degna dell’arte di Diana, quando il passo della beccaccia (quest’anno più generoso che mai dalle nostre parti) consentirebbe agli amanti ischitani della cerca col cane all’ambito scolopacide di evitare tali onerosi spostamenti, che sia in Italia sia -per i più fortunati- all’estero si rendono sempre più necessari per una battuta in santa pace e senza rischiare la pelle. Ma soprattutto, si presta il fianco agli ambientalisti di tutta la settimana (non solo della domenica) e al loro immancabile sparo nel mucchio, con accuse ingrate ad una categoria che ben conosce cosa significhi la tutela della natura e il rispetto delle regole. E quando non è così, dovrebbe essere puntualmente punita. Proprio come in questo caso!
Bene, bravi!

1 COMMENT

  1. Quanto accaduto è davvero sconcertante, in quanto mette in chiaro l’arroganza ed il menefreghismo di chi si riteneva onnipotente nei confronti della legge, nonché “padrone” di luoghi mitici e superiore verdi la nobile categoria dei seguaci di Diana da sempre rispettosi delle regole emanate dallo Stato.
    Complimenti per l’attenta disamina e. per aver tenuto alto l’orgoglio di noi tutti cacciatori…grazie Davide per la tua *attenzione”!

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