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lunedì, Maggio 6, 2024

Ospedale Rizzoli. Storia di straordinaria quotidianità

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Riceviamo e pubblichiamo questa testimonianza di una nostra lettrice, Marianna.

“Un giorno, non tanto lontano, per cause private, mi imbattei nel pronto soccorso del nostro “e dico nostro” nosocomio Lacchese. Già lì 2 ore di attesa per accertamenti su un paziente che da lì a poco entrava in sala operatoria. E con questo passo avanti. Entrati in reparto CHIRURGIA, l’assistenza medica è stata di tutt’altro tenore; l’equipe capitanata dal Dott. Domenico Loffredo con gli anestesisti Dott. Abruzzese e Del Franco, hanno trasmesso tranquillità al paziente ma sopratutto ai famigliari con assistenza periodica. Da qui voglio, con questo articolo, sottolineare una nota alquanto negativa.Premetto che i primi siamo noi, cittadini isolani, italiani e stranieri, che col nostro fare, rendiamo una struttura pubblica, in uno stato letteralmente pietoso (allego foto), ma credo che il problema principale sia dovuto alla carenza di manutenzione ordinaria e pochi, per non dire assenti, controlli da chi di dovere, che dovrebbe rendere fiore all’occhiello questa nostra struttura, anche perché siamo un’isola turistica e come tale, rendiamo servizi a molti visitatori, e da isolana mi vergogno della struttura in cui versa, perché nè asl, nè amministratori si preoccupano di rendere la stessa accogliente e PULITA, quando sono i primi che con le loro “amicizie” ne beneficiano, non rendendosi conto che ne traggono solo figuracce.Vorrei sottolineare, che al di là della struttura FATISCENTE, ci sono operatori nel reparto molto efficienti che portano il nome di LAMA SABATINO, DE VITA ROSSELLA, COLELLA GENNARO, che ringrazio pubblicamente. Concludendo, se non c’è un impegno da parte di tutti, nè un semplice paziente, ne un semplice assessore può cambiare questa nostra realtà.”

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