Ancora segnalazioni di disservizi nei trasporti marittimi, stavolta per quanto riguarda i collegamenti navali tra Pozzuoli e Procida. Le criticità riscontrate nell’ultima settimana sono state evidenziate dal lettore pendolare Paolino, che le ha segnalate anche alle compagnie di navigazione interessate, all’Autorità di regolazione dei trasporti e al sindaco di Procida.
Chiedendo i dovuti controlli e interventi al fine di garantire collegamenti che sulla carta già dovrebbero essere… garantiti. Un dettagliato elenco di tutti i disservizi e disagi che i pendolari sono costretti a sopportare, tra corse sospese e ritardi: «Settimana complicata questa per i collegamenti marittimi Pozzuoli-Procida. In corrispondenza con l’apertura delle scuole la compagnia Gestour ha deciso di sospendere, a tempo indeterminato e senza alcun preavviso agli abbonati, il collegamento con la m/n Macaiva (di fatto un rottame del mare).
Unica possibilità è pertanto la Medmar che, oltre ad aver saltato la corsa lunedì 9 per condizioni meteo marine avverse, non rispetta mai l’orario di partenza previsto. La prima corsa, prevista per le 7:35, non parte mai prima delle 8. Tutto ciò si traduce in continui ritardi per chi, non senza sacrifici, fa il pendolare per lavoro e prova ogni mattina ad arrivare puntuale sul luogo in cui presta servizio.
Chiedo ad ognuno di voi, ciascuno per i compiti che è chiamato ad espletare e per le responsabilità che ad essi conseguono, di intervenire in maniera ferma e netta al fine di garantire i servizi offerti. Oramai da mesi la Macaiva della Gestour sospende senza apparente motivo le corse per Procida il martedì. È assurdo che si consenta a Gestour e Medmar, che di fatto sono duopolisti sulla tratta, di decidere quando e se effettuare le corse che invece dovrebbero essere garantite. E non voglio affrontare in questa sede le condizioni di sicurezza e lo stato delle navi che viaggiano su tale rotta. Il rispetto dei viaggiatori, che rappresentano la fonte primaria del reddito delle compagnie, sembra oramai soltanto una chimera. E la colpa è anche di molti di voi!».