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giovedì, Maggio 2, 2024

Millennials online: Aumentano i giovani giocatori d’azzardo problematici

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In una società che sembra correre senza fermarsi un attimo non contando le vittime che produce è indispensabile rallentare per cercare di capire meglio quali ragioni spingono i giovani al gioco d’azzardo che sempre più spesso diventa patologico.

Vengono chiamati Millennials e, secondo la UK Gambling Commision, sono sempre più connessi da dispositivi mobili e sempre più sviluppano la possibilità di diventare patologici, ma perché? Perché non sono felici. La loro identikit li fotografa tra i 20 ed i 34 anni, desiderosi di essere ricordati, impazienti, ansiosi e sfiduciati nei confronti del mondo, ma soprattutto nei confronti di loro stessi.

Giocano per guadagnare denaro facilmente e velocemente, spesso per coprire debiti di gioco pregressi ed hanno fino a 5 account diversi con i quali accedere alle piattaforme di gioco. Cercano un diversivo, un gioco più stimolante di tutti gli altri monotoni e sempre uguali perché si annoiano. Cercano il brivido del rischio, le musiche e le luci attraenti della slot machine vogliono sapere se hanno vinto o perso subito. Non sanno attendere e non sanno costruire una dinamica di gioco, ma trovano più facile controllare il telefono per vedere se hanno vinto immediatamente.

L’ampia offerta di piattaforme e casinò online sulla Rete, inoltre non fa che facilitare questi processi ed aumentare le puntate e gli scommettitori. Per di più queste applicazioni possono inviare continuamente notifiche sui dispositivi cellulari ricordando all’utente di avere la possibilità di accedere per una giocata magari con delle promozioni last minute e tali notifiche non sono classificate come messaggi pubblicitari, quindi non regolamentate.

Ma è importante sapere dove sta l’elemento comune tra gioco d’azzardo patologico e dipendenza dai cellulari. Il comune denominatore è la dopamina che il corpo rilascia nel sangue. “È una sostanza chimica che svolge un ruolo determinante sul sistema nervoso simpatico e la sua produzione aumenta il battito cardiaco oltre ad aumentare la pressione sanguigna, e viene rilasciata in conseguenza a stimoli che producono motivazione e ricompensa”, spiegano gli esperti di Gamingreport.it.

La Gambling Commission ha ascoltato un campione di giovani giocatori d’azzardo che ha confermato le sensazioni di ansia e tristezza nel momento del responso del gioco. La preoccupazione è forte nei confronti di questo fenomeno in costante crescita e non sufficientemente regolamentato dalla legge sul gioco in Gran Bretagna come nel resto del mondo. Gli esperti, infatti, vogliono assolutamente e tempestivamente correggere questi dati per evitare una possibile diffusione esponenziale visto che è sempre più frequente che un giocatore occasionale sviluppi una ludopatia. I numeri dei Monopoli di Stato, rielaborati dal Presidente dell’Associazione per lo studio del gioco d’azzardo, Maurizio Fiasco, parlano chiaro ed emerge che la spesa per il gioco d’azzardo è aumentata nel 2017 del 142% rispetto al 2007.

In Italia per cercare di arginare questo fenomeno il governo, nel mese di luglio scorso, ha varato il Decreto Dignità che vieta qualsiasi forma di pubblicità per il gioco d’azzardo non statale.

In Inghilterra, però, la legislazione è totalmente differente e Clive Hawkswood, direttore esecutivo dell’Association of Remote Games, ha evidenziato che il sistema di esclusione da siti di gioco d’azzardo inglese è obsoleto poiché non è possibile tracciare il profilo dei giocatori, mentre in Italia registrarsi su un altro sito dopo essere stati bannati, perché segnalati come giocatori problematici, è praticamente impossibile.

Un’altra misura per cercare di limitare gli effetti della ludopatia è stata inserita nelle linee guida pubblicate per la regolamentazione in concomitanza con la scorsa Coppa del Mondo ed ha obbligato ad inserire nei messaggi pubblicitari un riferimento a begambleaware.org o un messaggio che richiamasse l’attenzione al gioco responsabile.

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