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mercoledì, Maggio 1, 2024

Metanizzazione: basta code, polvere e caos. Così non si può, si lavori solo di notte!

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Cantieri da Incubo. Perrone come Candiano. Gravi disagi, lo sfogo delle imprese e dei cittadini a Casamicciola e Barano

Ida Trofa | Il traffico intorno all’isola è bloccato, promiscuità dei traffici, eccesso di veicoli, ma principalmente per via dei lavori che muovono in ogni direzione delle sue già compromesse e delicate infrastrutture. I sindaci hanno dato il via libera ai lavori per GAS e fibra ottica, hanno scelto di riadattare. Tutto giusto e sacrosanti. Purtroppo, però, molto intempestivo. L’isola non può sopportare altri sessanta giorni di caos per i cantieri per la metanizzazione. Si lavori solo la notte oppure si trovi una soluzione. A dirlo sono cittadini ed imprese oramai allo stremo.

Dopo una lunga fase di lockdown e nello strenuo tentativo di riprendere la normalità e la vita, da settimane sono alle prese con il caos dei blocchi stradali, delle code e dell’enorme stato di precarietà connesse a queste opere interminabili ed invasive. In gran parte di tratta dei cantieri per la metanizzazione della CPL Concordia . Inaccettabili il disagi collegati, specie in questa congiuntura da bollino rosso con il caldo torrido a rendere tutto più insopportabile. Ma soprattutto bisognerebbe riflettere della opportunità di andare avanti con detti cantieri in pieno luglio, quando ci addentriamo ormai nel clou della stagione estiva.

Metanizzazione da incubo: Perrone (Corso Luigi Manzi ) come Candiano
E’ così che Perrone si ritrova come Candiano. E’ cosi che l’isola muore di opere pubbliche male organizzate e poco rispondenti alle esigenze del territorio. Specie se parliamo di un territorio con vocazione di sviluppo turistico, post pandemia e post sisma. Da Casamicciola Terme a Barano si leva il medesimo malessere: fermate gli scavi! Se a Candiano i cittadini di Buonopane sono alle prese con la lavorazione del metano che impediscono la vita normale di giorno e di notte, gestiti solo affidandosi al buon cuore ed all’umore del direttore dei lavori di turno, in quel di Corso Luigi Manzi a Perrone sono le imprese a storcere il naso, puntando il dito contro i disagi dei lavori fissati in pieno luglio, dall’8 luglio fino al termine dei lavori. Tutto mentre la litoranea resta intasata da settimane con enorme nocumento per tutto l’anello isolano della ex SS270. A Casamicciola il problema è dunque ben più grave. Si combatte su più fronti e strade, dalle periferie al centro è tutto un cantiere in corso.
Non dimentichiamo che i lavori per la metanizzazione sono in opera anche a Lacco Ameno. Tutto un blocco insomma.

Programmazioni fatte senza né testa né coda per le quali i cittadini chiedono l’immediato intervento delle istituzioni, dei sindaci Dionigi Gaudio e Giovan Battista Castagna. Cosi non si può andare avanti. Ne va della vivibilità e soprattutto della sopravvivenza di chi sulle strade ci lavora, chi grazie alla praticabilità delle stesse riesce ad attrarre clientele. Oltre ad essere un problema per l’intera isola con il caos lungo le strade principali e secondarie, la metanizzazione sta producendo effetti a catena che rischiano di sommergerci in questa delicata congiuntura in cui si tenta di ripartire dopo la fase buia del covid 19 che ancora minaccia l’imminente futuro.

Da tanto, troppo tempo si registrano storie di ordinaria follia è il momento di affrontare la questione e porre in essere una seria programmazione. Serve un azione forte dei sindaci, serve sapere se esistono e fanno qualcosa i vari assessorati alla viabilità.
Senza un azione forte di programmazione, senza una decisone risolutiva, sarà la fine e non sono esclusi disordini e contestazioni vedentesi da parte di chi, imprese e cittadini, persuasi di essere vittime del malgoverno e di una politica più attenta agli appalti ed alle commesse che agli interessi della gente.

Le iniziative da prendere per superare questa impasse sono bloccate perché i sindaci si girano dall’altra parte. Eppure è giunto il momento di affrontare la dura realtà. L’invasività di questi lavori si è trasformata in paralisi per la vita di tanti ischitani e turisti che da una anno i aspettano la riapertura e sblockdown, aspettavano l’estate e il ritorno degli affari legati anche all’indotto turistico e invece si trovano a dover vivere un nuovo inferno: il gas! Probabilmente dovranno aspettarne almeno il doppio della chiusura pandemica per riuscire a percorrere nuovamente senza patemi le vie di Ischia.

Il piano di emergenza attualmente utilizzato (quello con la parziale disposizione di lavori notturno sul lungomare di Casamicciola Terme e tra Castiglione e punta di Perrone) nono ha funzionato
Quando finirà questo inferno? Senza l’intervento delle istituzioni, chi sa di lavori pubblici prevede un tempo minimo fissato al prossimo autunno. Se tutto andrà bene!

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