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giovedì, Maggio 2, 2024

Loredana Cimmino: «Consapevolezza del rischio, per vivere con serenità il nostro territorio»

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L’assessore del Comune di Casamicciola ha commentato i risultati del lavoro dei Carabinieri Forestali: «Un modello che sarà da esempio in Italia e nel mondo»

Gaetano Di Meglio | L’accordo tra il commissario Legnini e i Carabinieri forestali, siglato nei giorni scorsi presso la struttura commissariale di Ischia, ha suggellato ufficialmente la collaborazione tra le due istituzioni. Ciò ha portato all’elaborazione di nuove cartografie elaborate con le più moderne tecnologie, che saranno utilizzate per gli interventi di messa in sicurezza dell’isola. È stata in particolare utilizzato il sistema Lidar, in pratica una scannerizzazione laser, effettuata con rilievi sia via terra che in volo, che consente una radiografia del territorio, arrivando fino ai 20 centimetri di dettaglio e superando anche le barriere boschive. Una mole di dati che, insieme con quella raccolta dai centri di competenza e dalle università, ha permesso di realizzare un modello digitale dell’isola. Fra gli addetti ai lavori più qualificati c’è senza dubbio l’assessore del Comune di Casamicciola dottoressa Loredana Cimmino, a cui abbiamo posto alcune domande al termine dell’incontro di presentazione del lavoro svolto dai Carabinieri Forestali.

Lei è anche geologa: quanto serve conoscere con un alto grado di precisione il nostro territorio?
«Si tratta di una cosa fondamentale: lo dico da professionista geologa. Quando devo eseguire un sopralluogo, innanzitutto guardo prima le carte, perché devi capire dove vai, cosa c’è sul territorio, per ricostruire il passato, avere un quadro chiaro della situazione presente, e proiettarsi nel futuro. Dunque con questo lavoro penso che oggi abbiamo fatto un grande e importantissimo passo avanti, che credo possa essere preso ad esempio da altre realtà d’Italia e del mondo. Sono quindi davvero contenta di questo risultato, spero quanto prima di avere a disposizione tutti i dati per poterli studiare nel migliore dei modi».

La sicurezza si divide in quella reale e quella percepita. Casamicciola per cominciare ad essere un po’ più tranquilla ha bisogno di tanta sicurezza reale, ma anche di tanta sicurezza percepita, perché una semplice notte di pioggia non deve diventare un incubo.
«Casamicciola è sicuramente un territorio da tenere molto sotto controllo dal punto di vista geologico. Io però penso che stiano eseguendo interventi davvero molto importanti: la struttura commissariale sta intervenendo in più punti del territorio. Quindi è importante capire il termine di questi lavori e poi tener presente anche le carte dell’Autorità di Bacino: il loro lavoro è fondamentale per cercare di capire dove si può ridurre il rischio, che in realtà non può essere azzerato ma si può solo ridurre. In questo modo possiamo sapere quali zone sono un po’ più sicure o un po’ meno, quindi il cittadino oggi deve entrare in quest’ottica d’idee: abbiamo gli strumenti per poter vivere in modo sereno e sicuro. Dobbiamo solo riuscire ad avere tutti i dati raccolti tramite i lavori che progressivamente stanno giungendo a conclusione, porli su un unico tavolo, confrontarli e capire come comportarci, in maniera tale che, quando nei prossimi mesi dovesse arrivare un’allerta meteo, tutti possiamo dormire tranquilli nelle proprie case. Questo è fondamentale».

Forse la vera sfida è quella di diffondere la consapevolezza del rischio, che è forse un passo avanti.
«Io penso sia fondamentale. Con queste mappe, il nostro obiettivo non deve essere soltanto quello di conoscere il territorio, ma di educare il cittadino. Egli in autonomia deve saper utilizzare tutti i risultati degli studi che arrivano nella disponibilità dell’ente comunale, per poter capire cosa si può e cosa non si può fare. Infatti a volte ci scontriamo con muro eretto dai cittadini, e questo muro non deve esserci più: oggi noi dobbiamo superare quel rischio, anche quello presunto, che deve essere oltrepassato per consentirci di vivere serenamente nelle nostre case e uscire tranquillamente per andare a scuola, a lavoro senza la paura di non riuscire più a rientrare, perché magari c’è un’allerta. Ciò non deve più accadere perché dobbiamo poter vivere con serenità il nostro territorio».

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