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mercoledì, Maggio 1, 2024

L’insostenibile coprifuoco di luglio | #4WD

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Quando qualche giorno fa Vi scrissi che anche il governo Draghi stava cominciando a deludere rispetto alle tonanti aspettative dell’opinione pubblica (me compreso) fui giusto profeta. E’ altrettanto vero che io abbia scritto anche delle mie perplessità sulle modalità adottate per i primi, timidissimi tentativi di riapertura; ma quel che contava di più, a mio giudizio, era l’auspicio di un’azione seria e concreta che sostenesse privati e aziende dopo i danni incalcolabili causati dalla pandemia e disciplinasse le riaperture contando sull’effettivo rafforzamento del piano vaccinale e arrivando ad estate inoltrata con i contagi sotto controllo e il lavoro a vele relativamente gonfie.

L’ipotesi, invece, di prorogare il coprifuoco delle ore 22.00 fino alla fine di luglio rappresenterebbe la definitiva condanna a morte di una miriade di imprenditori del turismo (e non solo), i quali si vedrebbero costretti nel bel mezzo della stagione a rinunciare ai momenti topici della giornata lavorativa, riducendo ulteriormente le possibilità di recuperare un bel po’ di incassi preziosi con l’obbligo di abbassare le saracinesche quando la serata, per un ristorante (e non solo), si può dire che è appena cominciata.

L’astensione di Salvini, che ha lasciato sorpreso il suo stesso premier apparentemente cascato dal pero come se tuttora le logiche politiche gli fossero sconosciute, la dice lunga sui livelli di praticabilità a lunga distanza di una coalizione che al suo interno non risparmia sorprese oggi e continuerà così anche nell’immediato futuro. E’ comprensibile che il leader della Lega, in passato, abbia dovuto “piegare a libretto” sull’impraticabilità di alcune sue proposte (pace fiscale in primis); ma come pretendere da lui di venir meno anche oggi ad altre sue prerogative, allorquando s’intende giungere alle porte di agosto con gli stessi orari di chiusura praticati finora?

Sarebbe un suicidio politico insostenibile anche per De Gasperi, figuriamoci per lui.

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