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martedì, Maggio 14, 2024

“Le tottò sul popò”, punizione francese per Massimo De Luise. Un regalo alla Maddalonese

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Eccellenza. Crisi “morale” per Iervolino: punito (e umiliato) l’attaccante dopo un viaggio a Parigi. Voleva un souvenir della Torre Eiffel? Una società bicefalo incoerente con le sue decisioni...

Il lato “ciuccio e presuntuoso” dell’Ischia Calcio che naviga in modalità “Touristone” inizia a venire fuori. Questa volta, però, le punte di ridicolo si alzano alte sul Mazzella.

Lo abbiamo scritto nei giorni scorsi con educazione e “stile”, ma oggi possiamo affrontare il problema De Luise con maggiore eco e vigore. Durante la conferenza stampa all’ora del The (come la Regina Elisabetta), Mister Iervolino spiega cosa è successo con Massimo De Luise.

Alla domanda sui mal di pancia dei tifosi e sulle pessime prestazioni della squadra (e anche questo abbiamo detto e ridetto) l’uomo della provvidenza gialloblu venuto da Lacco Ameno non ha dubbi: «Ripetiamo discorsi fatti ormai da mesi, la società ha fatto delle scelte, abbiamo sposato il progetto e andiamo avanti con ragazzi che stanno dando l’anima. Ho fatto qualche nome per attingere da società isolane ma per accordi intercorsi tra le società, potremo intervenire solo dalla prossima sessione di mercato». Già perché nel Barano, nel Real Forio e nelle altre società sportiva isolane militano piccoli Messi, piccoli Ronaldo e piccoli Insigne che c’è solo l’imbarazzo della scelta per affrontare il girone di ritorno di questa Eccellenza….

E dopo questa previsione di “futuro” e di “calcio champagne”, Iervolino interviene sull’assenza domenica scorsa di Massimo De Luise che, è bene chiarirlo a tutti era in PERMESSSO PER UN VIAGGIO (a Parigi) concesso dalla società.

Facciamoci subito due domande.

De Luise si è allontano senza che nessuno sapesse niente e senza avvisare la squadra?

De Luise si è allontanato in maniera autorizzata e concordata con la società?

Due domande che meritano risposta soprattutto per interpretare il continuo della risposta di Iervolino.

L’allenatore spiega che «l’attaccante ha preso delle decisioni, prendendosi le responsabilità, in accordo con la società e il gruppo è stato stabilito che non sarà a disposizione per la gara di Maddaloni».

E qui scopriamo che l’Ischia è una società bicefalo. Nell’Ischia Calcio le decisioni vengono prese dalla “società” e dal “gruppo”. Ovvero? Si i giocatori si sono messi in circolo come in una riunione di alcolisti anonimi e hanno processato Massimo De Luise? Qual è il gruppo che prende le decisioni? Nessuno lo sa….

Ma il tempo delle perle non sono ancora finite. E’ ancora l’ex laccaiuolo della provvidenza che ci illumina la vita: “Quando dimostrerà di poter far parte di un gruppo che ha piacere di stare insieme, potrà riprendere il suo posto. Stiamo facendo un percorso lungo, vogliamo diventare belli, forti ma al momento di sicuro c’è che il gruppo è unito”.

Cioè quando? Quando decide il gruppo? Quando interviene zio Giosi? Quando finisce la punizione per Massimo De Luise?

«Il motivo dell’esclusione è questo, anche se non sei professionista, devi dare conto ad un gruppo che fa dei sacrifici».

Resta da capire se Massimo De Luise è andato a Parigi come un abusivo o come un calciatore che ha avvisato la sua società.

Tutto questo “paparaustiello” di scemenze messe infila fino a quando deve durare?

I più interessati si chiedono se Massimo avesse portato una piccola Torre Eiffel per Iervolino come souvenir?

Ahi ahi, caro Massimo, ora ti alleni da solo e ti prendi “le tottò sul popò”…

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