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mercoledì, Maggio 1, 2024

Ischia, Virgo Fidelis: l’Arma ricorda la sua Patrona

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Luigi Balestriere | Una cerimonia sobria e tra pochi intimi. Così i Carabinieri della Compagnia di Ischia hanno celebrato la Virgo Fidelis, la Patrona dell’Arma, nella Chiesa di San Pietro-Santa Maria delle Grazie del Corso Vittoria Colonna.

Alla commemorazione, organizzata nel pieno rispetto delle misure di contenimento della gestione della pandemia dal Capitano Angelo Pio Mitrione, ha partecipato solamente una piccola rappresentanza del personale in servizio tra sottufficiali, militari e della Associazione Nazionale Carabinieri della Sezione di Ischia, “Gen. C.A. Carlo Alberto Dalla Chiesa”, con il suo Presidente, Giovanni Vittozzi.

E’ stato Don Agostino Iovene a celebrare la Santa Messa che, nel corso dell’omelia, ha puntualizzato l’impegno quotidiano e la fede dei militari dell’Arma al giuramento prestato sul territorio nazionale e nelle varie missioni all’estero, oltre alle sue personali esperienze con gli uomini della Benemerita. Rievocata, nella cerimonia, il 79esimo anniversario della Battaglia di Culqualber durante la quale un intero Battaglione dei Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber, per l’appunto. Alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.

La recitazione della Preghiera del Carabiniere ha ulteriormente caratterizzato la celebrazione liturgica.

Sono 71 anni che l’Arma onora la Virgo Fidelis: da quando Sua Santità Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri” fissandone la ricorrenza al 21 novembre.

Per l’Arma, il 21 novembre è anche la giornata dell’Orfano, istituita nel 1948, che assiste i figli dei militari caduti, ad oggi circa 1000.

Il commiato è stato del Capitano Mitrione che ha ringraziato Don Agostino e sottolineato l’impegno dell’Associazione Nazionale Carabinieri durante questi lunghi mesi di emergenza sanitaria attraverso una costante e proficua attività di assistenza alla popolazione, proprio come l’animo di un Carabiniere. Un personale ricordo, poi dell’Ufficiale durante i saluti per il compianto Brigadiere Caramia, scomparso negli anni scorsi, il cui figlio è in servizio nell’Arma ed alle prese con la sua prima destinazione di servizio.

Con queste parole, si è concluso il rito celebrativo che, quest’anno, ha visto ricordare il sentito evento in tono minore e senza alcun festeggiamento solenne nel rispetto del particolare momento di emergenza.

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